Fatti chiave:
- L’iPhone 17 di Apple arriva nei negozi: La nuova serie iPhone 17 di Apple ha debuttato in tutto il mondo il 19 settembre con grandi folle e una forte domanda, soprattutto in Cina [1]. Il boom dei preordini ha persino spinto Apple ad aumentare la produzione dell’iPhone 17 base del 30% [2].
- Huawei contrattacca: Il colosso cinese Huawei ha usato il 19 settembre per lanciare a livello globale il suo smartphone Nova 14 (dopo un debutto solo in Cina a maggio) insieme a nuovi smartwatch, scegliendo proprio il momento in cui gli iPhone di Apple arrivavano nei negozi [3]. Il Watch Ultimate 2 di Huawei può persino funzionare a 150 m di profondità grazie a un particolare design a “sigillo meccanico” [4].
- Xiaomi punta al trono di Apple: Il CEO di Xiaomi Lei Jun ha annunciato che l’azienda salterà la serie “16” e accelererà il lancio del flagship Xiaomi 17 questo mese per sfidare direttamente Apple. “La serie Xiaomi 17 rappresenta un salto generazionale… completamente confrontata con l’iPhone e pronta per una competizione testa a testa!” ha dichiarato [5]. I modelli Xiaomi 17/17 Pro/17 Pro Max debutteranno con il nuovo chip Snapdragon 8 Elite Gen 5 di Qualcomm [6].
- Chip di nuova generazione svelati: Qualcomm ha ufficialmente nominato il suo prossimo processore mobile di punta come Snapdragon 8 Elite Gen 5, confermando che alimenterà i prossimi telefoni premium come Xiaomi 17 e la serie Samsung Galaxy S26 [7] [8]. Il rivale MediaTek è pronto a presentare il suo chip Dimensity 9500 5G il 22 settembre, poco prima di Qualcomm – con il Vivo X300 (in uscita il 13 ottobre) e l’Oppo Find X9 previsti come primi adottanti [9] [10].
- Samsung punta ancora di più sui pieghevoli: Il primo smartphone tri-fold di Samsung – inizialmente atteso per fine settembre – è stato rimandato a ottobre/novembre, ma potrebbe vedere un lancio più ampio del previsto [11]. Un nuovo rapporto afferma che Samsung sta persino considerando un lancio negli Stati Uniti per il dispositivo tri-fold “nel tentativo di rilanciare il mercato”, una svolta rispetto ai piani precedenti di limitarlo all’Asia [12].
- Il mercato mobile in ripresa: La produzione globale di smartphone è salita a 300 milioni di unità nel Q2 2025, in aumento di circa il 5% su base annua [13]. Le correzioni di inventario e la ripresa della domanda hanno favorito i produttori cinesi – la produzione di Oppo è aumentata del 35% trimestre su trimestre (aumentando la sua quota di mercato dal 9% al 12%) [14] – mentre i leader di mercato Samsung e Apple hanno registrato lievi cali stagionali in vista dei nuovi lanci [15].
- Oltre i telefoni – nuove frontiere: Il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha presentato occhiali smart da $799 (i “Meta Ray-Ban Display”) con schermi integrati, definendoli un passo verso “superintelligenza personale” che un giorno potrebbe sostituire gli smartphone [16]. E nel settore delle telecomunicazioni, SpaceX ha confermato di lavorare con produttori di chip per la connettività diretta satellite-to-phone, puntando a iniziare i test di Starlink sugli smartphone entro il 2026 [17].
Frenesia per iPhone 17 di Apple e prime reazioni
L’ultima gamma di iPhone 17 di Apple è arrivata ufficialmente sugli scaffali dei negozi venerdì 19 settembre – e il lancio ha rispettato le aspettative. Centinaia di acquirenti si sono messi in fila negli Apple Store da Pechino a New York il giorno del lancio, segnalando una forte domanda iniziale [18]. In Cina, circa 300 persone hanno preso d’assalto il negozio principale di Apple a Pechino quella mattina per ritirare i dispositivi preordinati, con molti interessati al modello Pro Max di fascia alta (prezzo da ¥9.999, circa $1.400) [19]. “Mi piace molto il nuovo design della serie 17… Anche il modello Air sembra bello, ma il Pro Max offre una durata della batteria maggiore,” ha detto un acquirente entusiasta a Pechino [20], riferendosi alla nuova variante ultra-sottile iPhone 17 Air di Apple e ai miglioramenti della batteria sul Pro Max.
L’alta domanda per l’iPhone 17 standard ha sorpreso persino Apple. I forti numeri dei preordini hanno spinto l’azienda a chiedere ai fornitori di aumentare la produzione dell’iPhone 17 base da $799 di circa il 30% [21]. Questo suggerisce che più consumatori del previsto stanno scegliendo il modello base più economico rispetto alla versione Pro da $1.099 o più. In particolare, il modello base di iPhone 17 ora include funzionalità che una volta erano riservate ai modelli Pro – come uno schermo più luminoso e resistente ai graffi e una fotocamera frontale migliorata – riducendo il divario nell’esperienza [22]. La scommessa di Apple è che questi aggiornamenti attireranno gli acquirenti più attenti al prezzo e rilanceranno la crescita delle vendite di iPhone, che era stata lenta poiché le persone tenevano i telefoni più a lungo [23]. Tuttavia, gli analisti avvertono che uno spostamento verso i modelli a prezzo più basso, pur aumentando la quota di unità, potrebbe ridurre i margini di profitto di Apple nel breve termine [24].
I primi segnali sono positivi per il cruciale trimestre festivo di Apple. Il lancio di iPhone 17 avrebbe scatenato liste d’attesa di settimane a livello globale per alcuni modelli [25]. Le varianti Pro più premium stanno guidando gran parte della domanda, grazie a miglioramenti come una maggiore durata della batteria, fotocamere più avanzate e una maggiore resistenza (Apple ha introdotto un nuovo vetro “Ceramic Shield 2”) [26]. Apple punta su questo slancio per rafforzare la sua posizione nei mercati chiave – soprattutto in Cina, dove la sua quota di mercato degli smartphone è recentemente scesa a circa il 12%, rimanendo indietro rispetto ai rivali locali Huawei, Oppo e Xiaomi [27]. Dopo anni di aggiornamenti incrementali, il nuovo design e la gamma ampliata di funzionalità di iPhone 17 rappresentano il tentativo di Apple di rilanciare le vendite. “iPhone 17 Pro è di gran lunga l’iPhone più potente che abbiamo mai realizzato… iPhone 17 Pro stabilisce un nuovo standard per l’industria degli smartphone,” ha dichiarato il responsabile marketing di Apple Greg Joswiak durante il lancio [28]. Ora, con iOS 19 (rinominato iOS 26 secondo la nuova convenzione di Apple) in fase di rilascio e i nuovi dispositivi nelle mani degli utenti, tutti gli occhi sono puntati su Apple per vedere se riuscirà a trasformare l’entusiasmo del lancio in una crescita sostenuta fino alla fine del 2025.
Samsung punta su pieghevoli ed esperimenti di nuova generazione
Samsung, nel frattempo, sta raddoppiando i suoi sforzi nel settore dei telefoni pieghevoli e cerca di spingersi ancora oltre. L’azienda sudcoreana ha iniziato a stuzzicare il pubblico con il suo primo smartphone tri-fold in assoluto – un dispositivo con due cerniere che può aprirsi fino a diventare un display più grande simile a un tablet. Inizialmente si vociferava che il lancio sarebbe avvenuto entro la fine di settembre, ma il debutto del tri-fold sarebbe stato posticipato a fine ottobre o addirittura novembre [29]. Il ritardo è arrivato insieme alla notizia che Samsung ha anche rimandato la presentazione di un nuovo visore XR (extended reality), segno che l’azienda si sta prendendo più tempo per perfezionare i suoi prodotti all’avanguardia [30].
Fondamentalmente, Samsung potrebbe espandere il lancio del tri-fold in più mercati rispetto a quanto inizialmente previsto. Rapporti precedenti avevano suggerito che il dispositivo tri-fold sarebbe stato rilasciato solo in Corea del Sud e in Cina. Ma secondo un rapporto della CNN citato da fonti del settore, Samsung sta ora valutando anche un lancio negli Stati Uniti per il telefono tri-fold [31] [32]. Si dice che l’azienda stia “valutando ancora in quali mercati lanciare il dispositivo”, ma vede un possibile debutto negli Stati Uniti come un modo per “rivitalizzare il mercato” [33]. Se dovesse concretizzarsi, sarebbe una sorprendente inversione di rotta e segnalerebbe la fiducia di Samsung che la sua nuova tipologia di dispositivo possa trovare pubblico a livello globale – anticipando forse mosse simili da parte dei rivali. (Huawei ha già mostrato prototipi tri-fold come la serie Mate XT in Cina [34], ma questi non sono arrivati nei mercati occidentali.)
L’attuale gamma di pieghevoli Samsung – le serie Galaxy Z Fold e Z Flip – ha aiutato l’azienda a guadagnare terreno nel segmento premium, ritagliandosi una nicchia dove Apple non è ancora presente [35]. Con i foldable in crescita di popolarità, Samsung sembra intenzionata a mantenere il suo vantaggio. Le indiscrezioni suggeriscono anche miglioramenti software in arrivo: una prima anteprima della prossima interfaccia Android di Samsung, One UI 8.5, è emersa online, suggerendo che l’azienda perfezionerà ulteriormente l’esperienza utente per i suoi dispositivi Galaxy [36]. Inoltre, il portafoglio di fascia media di Samsung continua ad espandersi; ad esempio, questa settimana ha annunciato silenziosamente un modello Galaxy A17 4G, che va ad affiancare la versione 5G lanciata ad agosto [37]. In sintesi, la strategia di Samsung è chiara: continuare a innovare sull’hardware (dai display multi-folding ai wearable e XR) assicurandosi che il software e l’ecosistema restino attraenti. Mentre Apple entra nel territorio dei pieghevoli di Samsung solo con dispositivi “flat”, Samsung cerca di prendere il volo nell’innovazione dei form-factor e mantenere gli smartphone Android entusiasmanti.
Il ritorno globale di Huawei: Nova 14 & nuovi wearable
Il colosso tecnologico cinese Huawei ha segnalato che non intende tirarsi indietro nell’arena degli smartphone. Il 19 settembre a Parigi, Huawei ha organizzato un lussuoso evento di lancio “Ride the Wind” per presentare diversi nuovi prodotti a livello globale – segnando uno dei suoi eventi internazionali più audaci da quando le sanzioni statunitensi hanno colpito il suo business degli smartphone. L’annuncio principale è stato il lancio globale della serie Huawei Nova 14 di smartphone [38]. Questa linea di punta di fascia media era stata lanciata in Cina quattro mesi fa; portarla ora sui mercati esteri è una mossa per riconquistare quote di mercato internazionali. Il tempismo è stato significativo: il lancio globale della Nova 14 di Huawei è avvenuto lo stesso giorno in cui Apple ha iniziato a consegnare gli iPhone 17 in tutto il mondo [39], invitando direttamente a confronti e competizione.
Huawei ha anche utilizzato l’evento per mostrare la sua crescente forza nei dispositivi indossabili smart. Ha presentato il Huawei Watch GT 6 (in due dimensioni, 46mm e 41mm) e un più estremo Watch Ultimate 2. Il Watch GT 6 vanta fino a 14 giorni di autonomia per il modello più piccolo e 21 giorni per quello più grande, migliorando significativamente rispetto al suo predecessore [40] [41]. Huawei ha persino ridisegnato l’antenna GPS e gli algoritmi, aggiungendo il supporto al sistema satellitare indiano NavIC, per migliorare la localizzazione del 20% [42]. Il robusto Watch Ultimate 2, invece, presenta un innovativo “sigillo meccanico” che protegge altoparlante e microfono fino a 150 metri di profondità sott’acqua [43]. In effetti, consente la messaggistica subacquea tra orologi basata su sonar (fino a 30m di distanza) imitando la comunicazione dei delfini [44] – una funzione futuristica per gli appassionati di immersioni. Questi tipi di salti tecnologici sottolineano come Huawei abbia puntato fortemente sugli indossabili e altri gadget di consumo, dato che le vendite di telefoni erano limitate. E la strategia sta dando i suoi frutti: Huawei è ora il leader globale nei dispositivi indossabili da polso, conquistando il 20% delle spedizioni mondiali di smartwatch/bracciali nel Q2 2025 (davanti a Xiaomi e Apple) [45]. Sul fronte dei telefoni, la serie Nova 14 potrebbe non essere all’altezza delle ex top di gamma Mate o P di Huawei, ma rappresenta l’intento di Huawei di rimanere rilevante a livello internazionale. Spingendo i modelli Nova all’estero (probabilmente con chip 4G e il proprio HarmonyOS), Huawei sta ricostruendo la sua base utenti dove può. L’azienda ha messo in evidenza funzionalità creative e un’enfasi sull’appeal giovanile in questi dispositivi, cercando di differenziarsi dai rivali focalizzati solo sulle specifiche tecniche. È una sfida difficile senza i servizi Google in molti mercati, ma Huawei è chiaramente in modalità di recupero ed espansione. Come ha affermato un dirigente Huawei durante l’evento, il marchio punta a “rafforzare i legami con i giovani utenti attraverso prodotti tecnologici di fascia alta e all’avanguardia nella moda” che uniscono le comunità a livello globale [46]. Con una Huawei in ripresa e altri marchi cinesi all’attacco, la pressione competitiva su Apple e Samsung – soprattutto in Asia, Europa e nei mercati emergenti – è in costante aumento.Xiaomi accelera il lancio del flagship per sfidare Apple
Un altro concorrente cinese, Xiaomi, ha fatto scalpore sfidando apertamente il dominio di Apple. In una mossa audace di marketing (e di numerazione), Xiaomi ha annunciato che salterà completamente la generazione “Xiaomi 16” passando direttamente alla serie Xiaomi 17 per il suo prossimo flagship [47]. Il CEO Lei Jun ha rivelato questa strategia sui social media il 15 settembre, inquadrandola esplicitamente come una risposta diretta al recente lancio dell’iPhone 17 di Apple [48]. “La serie Xiaomi 17 rappresenta un salto generazionale nelle capacità del prodotto,” ha dichiarato Lei Jun, aggiungendo che i nuovi dispositivi sono “completamente confrontati con l’iPhone e pronti per una competizione testa a testa!” [49]. In altre parole, Xiaomi vuole che i consumatori (e i media tecnologici) confrontino direttamente il suo prossimo “17” con il 17 di Apple – numero per numero, caratteristica per caratteristica.
Non solo Xiaomi sta accelerando la sua timeline di lancio (lo Xiaomi 15 dello scorso anno è arrivato a ottobre, mentre la serie 17 è prevista per fine settembre), ma sta anche facendo il massimo sull’hardware. Il presidente di Xiaomi, Lu Weibing, ha confermato che i Xiaomi 17, 17 Pro e 17 Pro Max saranno i primi smartphone al mondo a presentare il chipset Snapdragon 8 Elite Gen 5 di Qualcomm [50]. Qualcomm ha presentato questo chip di nuova generazione lo stesso giorno dell’annuncio di Xiaomi, e Xiaomi non ha perso tempo a garantirsi il diritto di vantarsi del nuovo silicio. Lo Snapdragon 8 Elite Gen 5 – costruito con tecnologia avanzata a 3nm – è pronto a rivaleggiare con il chip A19 Pro di Apple e a offrire salti in avanti nelle prestazioni AI e grafiche [51] [52]. Ottenendo l’accesso anticipato, Xiaomi segnala l’intenzione di competere nel segmento ultra-premium per specifiche e velocità, non solo per il prezzo.Questo approccio aggressivo è in linea con la più ampia strategia di Xiaomi di “premiumizzare” la propria immagine di marca. Tradizionalmente nota per dispositivi dal buon rapporto qualità-prezzo, Xiaomi sta scalando costantemente la fascia di prezzo: ha già conquistato il 62% delle vendite globali di telefoni Android sopra i 600 dollari nel primo semestre 2025 (anche se Apple domina ancora la quota premium complessiva) [53] [54]. L’azienda ha anche nuove iniziative – come i veicoli elettrici – e vede un effetto alone nel dimostrare la leadership tecnologica all’avanguardia. Sfruttando il suo vantaggio da first-mover con lo Snapdragon 8 Elite Gen 5 e adottando una convenzione di denominazione simile a quella di Apple (persino un modello “Pro Max” richiama Apple), Xiaomi punta chiaramente a posizionarsi come un’alternativa pari ad Apple nella mente dei consumatori. La vera prova arriverà quando la serie Xiaomi 17 sarà lanciata ufficialmente (prevista a giorni) e vedremo se attirerà davvero acquirenti di fascia alta – soprattutto in Cina, dove il rilascio del modello iPhone 17 Air di Apple sarebbe stato posticipato, dando a Xiaomi un vantaggio temporale sul mercato domestico [55].
Innovazioni nei chipset: Qualcomm & MediaTek preparano il terreno
Dietro questi scontri tra smartphone, i giganti dei semiconduttori stanno lanciando i motori che alimentano la prossima generazione di dispositivi. Qualcomm ha annunciato ufficialmente che il suo prossimo processore mobile di punta sarà chiamato Snapdragon 8 Elite Gen 5 [56]. Questa denominazione ha suscitato scalpore – passando dall’“Snapdragon 8 Elite” dello scorso anno direttamente a “Gen 5” – ma Qualcomm ha spiegato che si tratta di un allineamento del nome al fatto che questa è la quinta generazione dei suoi chip della serie 8 (contando dalla Gen 1 alla Gen 3, poi “Elite” come Gen 4) [57]. Qualunque sia il nome, questo nuovo system-on-chip (SoC) dovrebbe essere una bestia in termini di prestazioni, realizzato con il processo all’avanguardia a 3nm di TSMC e potenzialmente dotato di core CPU Oryon personalizzati [58]. Qualcomm sta tenendo i dettagli per il suo Snapdragon Summit più avanti nell’anno, ma ha confermato chi riceverà il chip per primo: la serie 17 di Xiaomi sarà tra le prime a essere lanciata con l’8 Elite Gen 5, e anche i futuri top di gamma Galaxy S26 di Samsung lo utilizzeranno (probabilmente in una speciale edizione “for Galaxy”) [59] [60]. In sostanza, molti dei migliori telefoni Android del 2026 funzioneranno su questa piattaforma, che Qualcomm spera senza dubbio possa colmare il divario con i chip proprietari di Apple. Non volendo essere da meno, MediaTek – il principale rivale di Qualcomm nei SoC per smartphone – si sta preparando a svelare il proprio silicio di nuova generazione. MediaTek Dimensity 9500 sarà ufficialmente presentato il 22 settembre [61]. Questa tempistica è strategica: arriva solo pochi giorni prima degli annunci dettagliati attesi da Qualcomm per il Gen 5, assicurando che MediaTek resti al centro della conversazione. Secondo indiscrezioni del settore (ora confermate da MediaTek sui social media cinesi), il Dimensity 9500 sarà il chip di punta 5G del produttore taiwanese per il 2025, probabilmente prodotto anch’esso su un nodo di classe 3nm [62]. Tuttavia, i telefoni con Dimensity 9500 non arriveranno prima di ottobre, mentre i telefoni con Snapdragon Gen 5 (come Xiaomi 17) saranno lanciati sul mercato a settembre [63]. Il primissimo dispositivo a montare il Dimensity 9500 sarà la serie X300 di Vivo, in uscita in Cina il 13 ottobre [64]. Vivo ha persino anticipato di aver collaborato su una versione personalizzata del chip, dotata di una NPU AI migliorata e di un chip imaging proprietario (Blueprint V3+) che insieme abilitano funzionalità come il video ritratto 4K 60fps – presentato come una novità assoluta per smartphone [65]. Subito dopo Vivo, anche Oppo Find X9 e X9 Pro adotteranno il Dimensity 9500, con lanci previsti intorno al 16 ottobre [66].Le chip wars sono significative perché si traducono in vantaggi concreti per i telefoni: prestazioni più veloci, maggiore durata della batteria, elaborazione fotografica più avanzata e intelligenza artificiale integrata. Il dominio di Qualcomm nel segmento premium sarà messo alla prova dalle continue ambizioni di MediaTek (MediaTek ha già ottenuto risultati nella fascia medio-alta con la sua serie Dimensity). Per i consumatori, le notizie della scorsa settimana significano che, sia che tu acquisti un top di gamma Android di fine 2025 da Xiaomi, Samsung, Vivo o Oppo, sotto il cofano probabilmente avrai bleeding-edge 3nm silicon a guidare l’esperienza. Questa corsa agli armamenti preannuncia anche una competizione intensa man mano che ci avviciniamo al 2026: a quel punto, Qualcomm’s Gen 5 and MediaTek’s 9500 si scontreranno con l’A19 di Apple e forse con il prossimo Tensor di Google per il titolo di chip per smartphone più veloce al mondo.
Sviluppi Software e OS
Nella frenesia dei lanci hardware, ci sono stati anche alcuni cambiamenti notevoli dal lato software del mondo mobile. Innanzitutto, insieme all’hardware di Apple arriva anche nuovo software: iOS 19 (che internamente sarebbe chiamato iOS 26 in un reset della numerazione) ha iniziato a essere distribuito sugli iPhone prima della consegna di iPhone 17. Questa ultima versione di iOS porta un rinnovamento visivo – descritto da alcune fonti come un’interfaccia “Liquid Glass” – e miglioramenti alle funzionalità AI di Apple (marchiate come Apple Intelligence). Ad esempio, gli utenti noteranno suggerimenti Siri più intelligenti direttamente sul dispositivo e capacità di visione artificiale migliorate nell’app Foto, grazie al A19 Pro chip’s AI neural engine e alle ottimizzazioni di iOS [67] [68]. L’integrazione stretta tra hardware e software di Apple è ben visibile: funzionalità come la nuova fotocamera frontale Center Stage da 18MP su iPhone 17 sfruttano gli algoritmi di iOS per mantenere automaticamente gli utenti nell’inquadratura durante le videochiamate [69]. Sebbene gli aggiornamenti software di Apple siano iterativi, l’azienda sta integrando sempre più AI nell’esperienza iOS, mantenendo il passo con la tendenza del settore incentrata sull’intelligenza artificiale.
Sul fronte Android, il sistema operativo mobile di Google mantiene la sua posizione dominante – e ha persino ricevuto un riconoscimento dai regolatori cinesi questa settimana. In un importante aggiornamento normativo, la Cina ha improvvisamente chiuso la sua indagine antitrust sul sistema operativo Android di Google [70]. L’indagine stava valutando se l’elevata quota di mercato di Android in Cina (praticamente tutti gli smartphone non Apple lì utilizzano una qualche versione di Android) costituisse un comportamento anticoncorrenziale. La decisione di Pechino di archiviare il caso, riportata dal Financial Times, di fatto assicura che Android di Google possa continuare la sua presenza ubiqua negli smartphone cinesi senza nuove restrizioni [71]. Questa mossa, probabilmente influenzata da considerazioni più ampie sui negoziati commerciali USA-Cina, riduce l’incertezza per i produttori di telefoni cinesi come Oppo, Xiaomi e vivo [72]. Potranno continuare a fare affidamento su Android (sebbene di solito sulla versione cinese senza i servizi Google) come base dei loro dispositivi. È un promemoria che, nonostante gli investimenti della Cina in sistemi operativi nazionali (come HarmonyOS di Huawei), Android rimane profondamente radicato nell’ecosistema mobile globale e cinese. Per Google, evitare un cambiamento forzato in Cina è una vittoria silenziosa – Android continuerà ad alimentare la stragrande maggioranza dei circa 3 miliardi di smartphone nel mondo per il prossimo futuro.Anche il software di Samsung è stato al centro delle notizie tramite canali non ufficiali. Immagini trapelate della prossima One UI 8.5 di Samsung suggeriscono che l’azienda stia preparando un aggiornamento della sua interfaccia Android per un prossimo rilascio [73]. One UI 8.5 dovrebbe debuttare sul prossimo top di gamma Samsung o tramite un aggiornamento della serie Galaxy S25 entro la fine dell’anno. I leak mostrano lievi modifiche all’interfaccia, forse nuovi design per il pannello notifiche e widget potenziati dall’IA, mentre Samsung continua a perfezionare l’esperienza utente. Vale la pena notare che Samsung sta allineando sempre più i rilasci di One UI agli aggiornamenti delle versioni Android; quando Android 14/15 sarà ampiamente distribuito, One UI 8.5 garantirà agli utenti Samsung le ultime funzionalità con le personalizzazioni dell’azienda. In un mercato competitivo, un software fluido e aggiornato può essere importante quanto le specifiche tecniche – quindi Samsung sta comunicando ai suoi utenti che sono in arrivo miglioramenti.
Nel frattempo, un altro sviluppo correlato al software proviene dal mondo dei social media: la lunga saga delle operazioni statunitensi di TikTok ha visto nuovi movimenti. Discussioni di alto livello tra Stati Uniti e Cina hanno delineato un quadro in cui l’attività americana di TikTok potrebbe essere scorporata e affidata a un consorzio di investitori statunitensi (inclusi Oracle e fondi di venture capital) per affrontare le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale [74] [75]. Sebbene non riguardi direttamente i telefoni, l’esito potrebbe influenzare milioni di utenti mobili e l’ecosistema delle app. Si sta delineando un accordo per mantenere TikTok operativo negli Stati Uniti (con la supervisione dell’algoritmo da parte del team di ByteDance a Pechino) [76]. Questo sottolinea come geopolitica e distribuzione del software siano intrecciate – un tema che si riscontra anche nel caso Android in Cina.
In sintesi, le ultime 48 ore hanno visto il software mobile evolversi in modo costante, senza grandi lanci di sistemi operativi (la prossima versione di Android è attesa più avanti in autunno). Tuttavia, le decisioni prese nelle sale riunioni e negli uffici governativi – dal design di iOS da parte di Apple alla gestione del destino di Android in Cina – continuano a plasmare silenziosamente le esperienze software sui nostri dispositivi.
Tendenze di mercato e prospettive del settore
Dati e sviluppi recenti dipingono un quadro cautamente ottimistico per l’industria mobile mentre si avvia verso la fine del 2025. La produzione globale di smartphone è tornata a crescere dopo un paio d’anni turbolenti. La società di ricerche di mercato TrendForce ha riportato che la produzione mondiale di telefoni ha raggiunto circa 300 milioni di unità nel Q2 2025, con un aumento del 4,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente [77]. Questa crescita, seppur modesta, suggerisce che la domanda dei consumatori si sta stabilizzando nonostante l’inflazione e le difficoltà economiche. Una combinazione di aumento stagionale delle vendite e correzioni di inventario presso i produttori ha contribuito a questa ripresa [78]. Ad esempio, i produttori cinesi come Oppo e Transsion (che vende i marchi Tecno e Infinix nei mercati emergenti) hanno registrato un forte rimbalzo dopo aver smaltito le scorte in eccesso – la produzione di Oppo è aumentata del 35% dal Q1 al Q2, facendo salire la sua quota globale dal 9% al 12% [79], e anche la produzione di Transsion è cresciuta del 33% [80].
Le classifiche dei principali produttori di smartphone sono rimaste sostanzialmente stabili, ma con alcuni spostamenti di quota. Samsung ha mantenuto la sua posizione #1 per volume, producendo circa 58 milioni di unità nel Q2, anche se ciò rappresenta un calo del 5% rispetto al trimestre precedente poiché l’entusiasmo iniziale per i suoi flagship di inizio 2025 è diminuito [81]. Questo ha lasciato Samsung con circa il 19% della quota globale (in calo rispetto al 22% del Q1) [82]. Apple si è posizionata al #2 con circa 46 milioni di iPhone prodotti, circa il 15% di quota – un calo del 9% rispetto alla produzione del trimestre precedente, poiché Apple si trovava nella fase di stallo pre-lancio [83]. Da notare che, su base annua Apple è comunque cresciuta di circa il 4%, grazie alle ottime performance della serie iPhone 16 nei mesi precedenti e agli sconti aggressivi in mercati come la Cina che hanno mantenuto stabili le vendite [84]. Xiaomi ha mantenuto la terza posizione con circa il 14% di quota (42 milioni di unità), grazie all’espansione in regioni come America Latina e Africa oltre ai sussidi cinesi che hanno incrementato le vendite locali [85]. Oppo (con OnePlus/Realme) ha riconquistato la posizione #4 come menzionato, e Transsion è balzata al #5 a livello globale – un’ascesa notevole per il produttore focalizzato sull’Africa – facendo scendere leggermente Vivo (ora #6) nonostante la crescita sequenziale dell’8% di Vivo [86].Questi numeri evidenziano alcune tendenze: la domanda premium rispetto a quella value sta biforcando il mercato, e i player dei mercati emergenti stanno crescendo rapidamente. I lievi cali di Apple e Samsung erano previsti, dato il loro ciclo di lanci. Il vero test sarà il Q4 2025, quando le vendite di iPhone 17 di Apple saranno pienamente riflesse e quando i brand cinesi come la serie Xiaomi 17 arriveranno sul mercato – potenzialmente rafforzando ulteriormente questi marchi. Gli osservatori del settore prevedono una battaglia per il trimestre delle festività molto intensa, con Apple che spera in un super-ciclo di upgrade e gli OEM cinesi pronti a capitalizzare su eventuali incertezze. C’è anche il fattore della incertezza economica: i budget dei consumatori sono più ristretti in molte regioni, favorendo i dispositivi di fascia media. Questo potrebbe avvantaggiare marchi come Xiaomi, Transsion e la serie A di Samsung, a meno che la strategia di Apple di offrire modelli più vecchi a prezzi scontati non conquisti quella fascia di mercato.
Sul fronte normativo, oltre al caso Android in Cina menzionato in precedenza, le autorità di regolamentazione a livello globale restano attive nel settore mobile. Nell’UE, le grandi aziende tecnologiche (inclusi Apple e Google) si stanno preparando a conformarsi al Digital Markets Act (DMA), che tra le altre cose obbligherà Apple a permettere app store di terze parti e possibilmente l’interoperabilità di iMessage nel 2024. Sebbene non sia una notizia immediata del 19–20 settembre, questa regolamentazione imminente sta influenzando le decisioni attuali delle aziende (ad esempio, iOS 17/18 di Apple aveva già predisposto le basi per il sideloading in Europa). In India, l’obbligo imposto dal governo di supporto alla navigazione NavIC negli smartphone entro il 2025 sta spingendo gli OEM a collaborare strettamente con i produttori di chipset per includere il sistema alternativo al GPS dell’India. Infatti, la nuova serie iPhone 17 di Apple supporta già NavIC nativamente, e altri produttori stanno seguendo l’esempio [87] [88].Infine, uno sviluppo degno di nota nel settore delle infrastrutture delle telecomunicazioni potrebbe plasmare l’esperienza mobile del futuro: il piano di SpaceX per la comunicazione diretta satellite-telefono. Durante una conferenza sulla tecnologia spaziale a Parigi la scorsa settimana, la presidente di SpaceX Gwynne Shotwell ha rivelato che l’azienda è in trattative con importanti aziende di semiconduttori per creare chip per smartphone in grado di connettersi direttamente ai satelliti Starlink di SpaceX [89]. Hanno acquisito uno spettro wireless speciale (la banda 2 GHz precedentemente di proprietà del fornitore satellitare EchoStar) a questo scopo e puntano ad avere chip modificati pronti entro due anni [90]. L’obiettivo è iniziare i test del servizio satellitare diretto al dispositivo entro la fine del 2026 [91]. È importante sottolineare che SpaceX intende collaborare con gli operatori di rete mobile invece di aggirarli – potrebbe vendere all’ingrosso questa capacità satellitare ai carrier affinché i loro abbonati abbiano copertura nelle aree remote tramite satellite [92]. Se avrà successo, ciò potrebbe significare che entro il 2027 circa, il tuo telefono (con il chip giusto) potrebbe passare automaticamente alla modalità satellitare dove manca la copertura cellulare – realizzando davvero l’idea di “nessuna zona d’ombra”. È un promemoria che la definizione di rete mobile si sta espandendo oltre le torri cellulari terrestri.
Fonti: Sono stati consultati i principali siti di notizie tecnologiche e comunicati ufficiali (Apple Newsroom, Reuters, SCMP, Android Authority, ecc.) dal 19 al 20 settembre 2025, per garantire accuratezza e citazioni [93] [94] [95] [96] [97] [98] [99] [100] [101] [102], tra gli altri. Questo riepilogo raccoglie i più significativi annunci relativi ai telefoni cellulari, aggiornamenti di mercato e mosse del settore nel periodo indicato, riflettendo un panorama smartphone in rapida evoluzione.
References
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