- I telefoni Pixel 10 di Google debuttano con un chip Tensor G5, modello AI “Gemini” on-device e supporto aggiornamenti per 7 anni [1] [2]. Un nuovo Pixel 10 Pro Fold pieghevole viene lanciato come il pieghevole “più resistente” di Google fino ad ora [3].
- L’iPhone 17 di Apple sta registrando vendite superiori alle aspettative, portando gli analisti a prevedere un aumento della produzione [4] [5]. Apple ha rilasciato rapidamente iOS 26.0.1 per correggere bug di Wi-Fi, rete cellulare e fotocamera sui nuovi iPhone [6], e un iPhone pieghevole è previsto per il 2026 secondo le indiscrezioni [7].
- Samsung starebbe preparando un telefono Galaxy Z “Tri Fold” con un esclusivo schermo triplo pieghevole (che si apre fino a una dimensione tablet da 10″) limitato a 50.000 unità a circa 3.000 $ [8]. Samsung ha anche iniziato a distribuire One UI 8 software, portando funzionalità AI avanzate e una UX migliorata su Galaxy S25 e altri modelli [9].
- I flagship Android cinesi stanno arrivando: OnePlus 15 (chip Snapdragon 8 Gen 5, OLED 165Hz, batteria da 7000 mAh) lanciato in Cina [10]. Vivo X300 Pro (chip Dimensity 9500) è previsto per il 13 ottobre con una fotocamera periscopica da 200 MP [11]. Xiaomi 17 sta per essere lanciato a livello globale con un OLED da 6,3″, batteria da 7000 mAh e Qualcomm AI Engine integrato [12]. Realme ha persino anticipato un telefono edizione speciale Game of Thrones con dettagli di design a tema [13].
- I messaggi satellitari diventano mainstream: T-Mobile ha ampliato la sua rete satellite-to-phone (tramite SpaceX Starlink) per supportare app popolari come WhatsApp, Google Maps e X, mantenendo i telefoni connessi nelle zone morte remote [14]. “Le persone sono entusiaste… il loro telefono può connettersi allo spazio… praticamente un telefono satellitare senza attrezzatura extra,” ha detto un vicepresidente di T-Mobile riguardo alla nuova funzione “T-Satellite” [15].
- Scossoni nel settore:Qualcomm è andata a processo a Londra, affrontando una class action da 480 milioni di sterline che sostiene abbia sovraccaricato le royalty, di fatto una “tassa privata” sugli acquirenti di iPhone e Samsung [16]. Gli analisti riportano che Apple potrebbe aumentare la produzione di iPhone a oltre 90 milioni di unità nel secondo semestre 2025 grazie alla forte domanda [17], e si aspettano il primo iPhone pieghevole di Apple il prossimo anno [18]. Guardando ancora più avanti, Huawei ha fatto scalpore prevedendo che entro il 2035 un utente medio potrebbe consumare 1 terabyte di dati mobili al mese – una previsione che gli osservatori del settore hanno definito “difficile da credere” [19].
Apple: Forti vendite di iPhone e correzioni tempestive
La gamma iPhone 17 di Apple, lanciata il mese scorso, ha avuto un inizio robusto sul mercato. Gli analisti di Morgan Stanley affermano che la domanda è “moderatamente più forte” del previsto per iPhone 17, 17 Pro e 17 Pro Max [20]. L’unico punto debole finora è il nuovo iPhone 17 Air ultra-sottile, che ha registrato una “debolezza relativa” nelle vendite [21]. In risposta alle vendite sostenute, la catena di fornitura di Apple si starebbe preparando a incrementare la produzione a oltre 90 milioni di unità nella seconda metà del 2025 (rispetto al piano precedente di circa 85 milioni) [22]. Il titolo Apple ha già scontato le forti performance di iPhone, ma gli analisti sottolineano che servirebbe un ulteriore rialzo per spingere il prezzo delle azioni ancora più in alto [23].
Apple si è mossa rapidamente per risolvere i primi problemi software per i nuovi possessori di iPhone. Questa settimana ha rilasciato iOS 26.0.1, un aggiornamento minore per correggere problemi di connettività Wi-Fi/Bluetooth, interruzioni della rete cellulare e bug della fotocamera che interessano i modelli di iPhone 17 [24]. Il rapido aggiornamento per la correzione dei bug dimostra l’impegno di Apple nel perfezionare l’esperienza utente dopo il lancio, a seguito di segnalazioni di alcuni malfunzionamenti con il nuovo iOS 26 e l’hardware appena uscito. Apple ha inoltre rilasciato piccoli aggiornamenti per macOS, watchOS, visionOS e tvOS per eliminare i primi bug in tutto il suo ecosistema [25].
Guardando al futuro, l’azienda di Cupertino potrebbe non aver ancora finito con il 2025. Ottobre ha storicamente portato ulteriori annunci di prodotti Apple, e le voci suggeriscono che altri dispositivi (come nuovi iPad o Mac) potrebbero debuttare prima della fine dell’anno [26]. Sul fronte mobile, il 2026 potrebbe portare il più grande cambiamento di design di Apple degli ultimi anni: diversi report di analisti affermano che Apple sta preparando il suo primo iPhone pieghevole per il prossimo autunno [27]. Morgan Stanley descrive i dispositivi pieghevoli come la “più grande innovazione di Apple degli ultimi anni”, prevista tra circa 12 mesi se le voci saranno confermate [28]. Sebbene Apple non abbia confermato, un iPhone pieghevole rappresenterebbe una grande novità nella corsa agli smartphone pieghevoli, attualmente dominata da Samsung e pochi altri.
Google: il lancio di Pixel 10 potenziato dall’IA (e un Pixel pieghevole)
Google ha fatto scalpore con il lancio dei suoi telefoni Pixel di decima generazione. I Pixel 10 e Pixel 10 Pro sono stati ufficialmente presentati con un’enfasi su integrazione dell’IA e supporto a lungo termine [29] [30]. Sono alimentati dal nuovo chip Tensor G5 di Google abbinato al modello di IA “Gemini Nano” integrato nel dispositivo, che consente funzionalità smart più personalizzate e proattive [31]. Ad esempio, Google mette in evidenza la funzione Magic Cue, che può mostrare automaticamente informazioni utili (come i dettagli di un volo in tempo reale quando si chiama una compagnia aerea), dimostrando la capacità del Pixel di anticipare le esigenze dell’utente. La serie Pixel 10 offre anche un design rinnovato con più materiali riciclati, display più luminosi (fino a 3000 nit) e fotocamere migliorate con zoom potenziato dall’IA fino a 100x sul modello Pro [32] [33].
In particolare, Google sta superando persino Apple in termini di longevità del software: la famiglia Pixel 10 riceverà 7 anni di aggiornamenti del sistema operativo, patch di sicurezza e Pixel Feature Drops [34]. Questo promette agli utenti supporto fino al 2032, un impegno senza precedenti che dimostra la fiducia di Google nell’hardware e la volontà di prolungare la vita dei dispositivi. In confronto, la maggior parte dei produttori Android offre 3–5 anni di aggiornamenti, quindi la promessa di 7 anni di Google è una mossa audace per conquistare utenti a lungo termine (e forse una sfida all’industria sulla sostenibilità).
Google sta anche raddoppiando gli sforzi sui foldables. Insieme ai telefoni tradizionali, ha presentato il nuovo Pixel 10 Pro Fold, segnando la seconda incursione di Google nei dispositivi pieghevoli. Descritto come il “telefono pieghevole più resistente” di Google fino ad oggi [35], il Pixel 10 Pro Fold presenta una cerniera perfezionata e una struttura robusta che migliorano il Pixel Fold di prima generazione del 2023. Il Fold ha un display interno delle dimensioni di un tablet per il multitasking e l’intrattenimento, e un sistema di fotocamere Pixel familiare ottimizzato per il formato pieghevole. È dotato dello stesso chip Tensor G5 e delle funzionalità AI dei suoi fratelli non pieghevoli. I preordini sono stati aperti ad agosto e il Pixel 10 Pro Fold arriverà sugli scaffali il 9 ottobre secondo Google, leggermente dopo i principali Pixel 10. Con questo lancio scaglionato, Google si posiziona come un concorrente serio nel segmento premium dei pieghevoli. Le prime recensioni indicano che il software del Pixel Fold è ottimizzato per il multitasking (uso a schermo diviso, stile tablet) e il dispositivo è più sottile da chiuso rispetto ad alcuni rivali. Il continuo investimento di Google in questo settore sottolinea come i telefoni pieghevoli stiano diventando mainstream nel 2025, con l’azienda che fa tesoro del debutto dello scorso anno per perfezionare l’esperienza.
Samsung: Ambizioni Tri-Fold e Software più Intelligente
Samsung sta facendo notizia su due fronti – design hardware all’avanguardia e software potenziato dall’AI. Nel campo dell’hardware, secondo quanto riferito, Samsung sarebbe pronta a svelare uno smartphone tri-pieghevole senza precedenti. Secondo un rapporto dell’Economic Times, Samsung presenterà il Galaxy Z Tri Fold al Summit APEC a fine ottobre [36]. Questo dispositivo presenta un esclusivo display a tripla cerniera che si apre fino a diventare un tablet da 10 pollici – in sostanza un telefono che può essere piegato due volte [37]. Quando è completamente aperto, offre uno spazio simile a un tablet; quando è piegato tre volte, si riduce a una dimensione tascabile con uno schermo esterno per un uso rapido [38]. Questo design pieghevole in tre parti sarebbe una novità assoluta nell’industria degli smartphone, mettendo in risalto la maestria ingegneristica e la leadership di Samsung nei pieghevoli.
Si prevede che il Tri Fold sarà ultra-premium e molto limitato. Le voci dicono che inizialmente saranno prodotti solo circa 50.000 unità, e potrebbe avere un prezzo intorno ai 3.000 dollari dato il suo design complesso [39] [40]. I primi rapporti suggeriscono una disponibilità iniziale principalmente in Corea del Sud, Cina e forse negli Stati Uniti, puntando agli appassionati disposti a pagare cifre elevate per una tecnologia innovativa [41]. Il lancio cauto di Samsung indica che si tratta di una vetrina tecnologica – una dichiarazione che Samsung rimane all’avanguardia nell’innovazione mobile – piuttosto che di un dispositivo di massa. Le specifiche chiave attese includono una fotocamera principale da 200 MP (insolita nei pieghevoli) e il supporto per S-Pen, rendendo il Tri Fold un flagship senza compromessi anche in termini di fotocamera e produttività [42]. Se lanciato come si vocifera, il Tri Fold colmerà il divario tra smartphone e tablet come mai prima d’ora, offrendo sia tascabilità che uno schermo ampio quando necessario [43] [44].
Sul versante software, Samsung ha ufficialmente iniziato il rilascio della sua ultima interfaccia Android, One UI 8, portando l’IA in primo piano nell’esperienza utente Galaxy. Annunciata il 3 ottobre [45] [46], One UI 8 introduce funzionalità di “IA multimodale avanzata” e suggerimenti personalizzati e proattivi integrati in tutto il sistema operativo [47]. Ad esempio, Samsung afferma che i dispositivi Galaxy impareranno le abitudini e il contesto degli utenti per offrire suggerimenti intelligenti (come app o azioni consigliate) su misura per la vita quotidiana di ciascuno [48]. Le nuove funzionalità basate sull’IA includono Now Bar, che mostra informazioni in tempo reale sulle app e controlli multimediali sullo schermo esterno dei pieghevoli, e Now Brief, che fornisce aggiornamenti quotidiani personalizzati (traffico, promemoria, informazioni sulla salute, ecc.) a colpo d’occhio [49]. Samsung sta inoltre ponendo l’accento su privacy e sicurezza per queste funzionalità IA – One UI 8 dispone di un nuovo sistema Knox “Encrypted PDE” che isola i dati personali sensibili utilizzati nei modelli di IA [50], così il machine learning del tuo telefono può personalizzare senza esporre informazioni private.One UI 8 è anche ottimizzata per la vasta gamma di dispositivi Samsung. L’interfaccia si adatta a diversi fattori di forma (foldable, tablet, orologi) per garantire un’esperienza coerente e fluida sia su un Galaxy Z Flip che su un Galaxy Tab [51] [52]. In particolare, One UI 8 include funzionalità per sfruttare meglio i grandi schermi e il multitasking multi-finestra, come una Vista Risultati AI che può mostrare i risultati generati dall’AI accanto ai tuoi contenuti, e un drag-and-drop migliorato di immagini/testi generati dall’AI in modalità split-screen [53]. Samsung ha persino integrato assistenti AI on-device come Gemini Live, che può comprendere ciò che è visualizzato sullo schermo in tempo reale e rispondere a domande o eseguire azioni relative a quel contenuto (un po’ come un assistente AI che vede ciò che vedi tu) [54].
L’aggiornamento One UI 8 ha iniziato il rollout questa settimana prima sulla serie Galaxy S25, e raggiungerà la serie S24, Z Fold 6, Z Flip 6, S24 FE e altri modelli recenti più avanti nell’anno [55]. Integrando l’AI in One UI e perfezionando l’esperienza su grande schermo, Samsung punta chiaramente a “democratizzare l’AI” per gli utenti Galaxy [56] e mantenere un vantaggio mentre le esperienze software diventano un elemento chiave di differenziazione.
Brand cinesi: frenesia di lanci flagship (OnePlus, Vivo, Xiaomi & altri)
Questa settimana, diversi importanti produttori di smartphone cinesi (e i loro sub-brand) hanno annunciato o anticipato i loro ultimi dispositivi flagship, segnalando una frenesia di gadget per ottobre. I consumatori possono aspettarsi specifiche potenti, batterie enormi e fotocamere all’avanguardia, mentre questi brand cercano di superarsi a vicenda – e persino sfidare giganti come Apple e Samsung – nei mercati chiave dalla Cina all’India e all’Europa.
- OnePlus 15 – Prestazioni di nuova generazione: OnePlus apre il mese con il suo nuovo flagship, il OnePlus 15. Il telefono ha debuttato prima in Cina ed è dotato di hardware di altissimo livello: monta il nuovo chipset Qualcomm Snapdragon 8 Elite Gen 5 e abbina 12 GB di RAM a 256 GB di memoria interna [57]. Presenta un display LTPO OLED da 6,78 pollici a 165 Hz di refresh rate [58], ideale per uno scorrimento fluido e il gaming. Da notare che OnePlus ha inserito una enorme batteria da 7000 mAh con ricarica rapida a 120 W, una batteria insolitamente grande per uno smartphone flagship [59]. OnePlus 15 è dotato di un sistema a tripla fotocamera co-sviluppato con Hasselblad, incluso un sensore principale da 50 MP, e si prevede che continuerà la tradizione OnePlus di alte prestazioni a prezzi relativamente aggressivi (probabilmente inferiori a quelli dei flagship Samsung/Apple). Il dispositivo è stato persino presentato al Qualcomm Snapdragon Summit a fine settembre dal CEO di OnePlus India [60], sottolineando che il lancio globale (inclusa l’India) è imminente.
- Vivo X300 Pro – Innovazione nella fotocamera: Vivo ha ufficialmente confermato che lancerà la serie X300 in India il 13 ottobre [61], espandendo la presenza globale dei suoi ultimi flagship. Il modello di punta, Vivo X300 Pro, dovrebbe essere dotato del processore MediaTek Dimensity 9500 (un chip orientato all’IA e all’efficienza) abbinato a fino a 12 GB di RAM [62]. La fotografia è il punto di forza di Vivo: l’X300 Pro sarà dotato di un’innovativa lente teleobiettivo periscopica da 200 MP [63], a testimonianza della continua collaborazione di Vivo con Zeiss optics. Si prevede che questa fotocamera periscopica offra capacità di zoom eccezionali e prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione, mantenendo Vivo tra i migliori camera phone. Il dispositivo dovrebbe anche avere un display OLED ad alta frequenza di aggiornamento e ricarica rapida, ma l’enfasi di Vivo è chiaramente su un “impegno continuo nel progresso della tecnologia di imaging mobile” [64]. Il lancio segue il successo della serie X200 di Vivo, e la linea X300 probabilmente punterà ai segmenti premium in Asia ed Europa, dove Vivo sta rafforzando la sua presenza.
- Xiaomi 17 – AI e durata della batteria: Xiaomi ha recentemente presentato lo Xiaomi 17 in Cina e ora si sta preparando a lanciarlo nei mercati globali, incluso un lancio in India previsto per ottobre [65]. Questo flagship è alimentato dallo stesso chipset di fascia alta Snapdragon 8 Elite Gen 5, e sfrutta in modo unico il motore AI di Qualcomm per l’intelligenza on-device [66]. Xiaomi sta integrando funzionalità AI nella fotocamera e nel sistema (ad esempio, rilevamento scena AI, assistenza vocale personalizzata, ecc.), in linea con la tendenza del settore verso telefoni fortemente basati sull’AI. La variante cinese dello Xiaomi 17 è dotata di un display OLED 1.5K da 6,3 pollici e di una enorme batteria da 7000 mAh [67] [68] – simile a OnePlus 15 – indicando che una batteria da 7000 mAh sta diventando lo standard per i flagship del 2025 focalizzati sulla durata. Con la ricarica HyperCharge da 120 W, Xiaomi promette un utilizzo per tutto il giorno (o più giorni) e ricariche ultra-rapide. Xiaomi ha anche promosso il suo nuovo software HyperOS (che sostituisce MIUI) che dovrebbe debuttare a livello globale sulla serie 17, puntando a un’esperienza più pulita e unificata su tutti i dispositivi Xiaomi. In sintesi, lo Xiaomi 17 si posiziona per offrire un equilibrio tra potenza, intelligenza artificiale e autonomia della batteria a un prezzo competitivo, continuando la spinta di Xiaomi sia nella categoria premium che in quella value-for-money.
- iQOO 15 – Potenza da gaming: iQOO, il sub-brand di Vivo focalizzato su telefoni ad alte prestazioni, lancerà anch’esso il suo iQOO 15 di punta a ottobre [69]. Pensato per gamer e utenti esigenti, l’iQOO 15 dovrebbe rispecchiare molte delle specifiche di OnePlus/Vivo: un chip Snapdragon 8 Gen 5 con 12 GB di RAM, un grande display AMOLED 2K da 6,8 pollici a 144 Hz, e sì, un’altra batteria da 7000 mAh [70]. Un teaser suggerisce persino che l’iQOO 15 avrà illuminazione RGB sul telaio per attirare i gamer [71]. iQOO ha iniziato a stuzzicare il pubblico sui social media (il responsabile marketing di iQOO, Nipun Marya, ha twittato indizi sullo Snapdragon 8 Gen 5 e sulla data di uscita imminente [72]). Con questa scheda tecnica, l’iQOO 15 si preannuncia come un dispositivo potentissimo ottimizzato per il gaming mobile, probabilmente a un prezzo inferiore rispetto ai top di gamma tradizionali ma con prestazioni estreme (una strategia simile all’ASUS ROG Phone ma sotto l’ombrello BBK/Vivo).
- Oppo Find X9 – Raffinatezza da flagship: Oppo (parte dello stesso gruppo BBK di OnePlus e Vivo) sta preparando la sua serie Find X9, con teaser apparsi in India e Cina [73]. Anche se i dettagli sono scarsi, si prevede che il Find X9 monterà uno Snapdragon 8 Gen 5, sensori d’immagine Sony di fascia alta (proseguendo il focus di Oppo sulla fotografia, forse con tuning Hasselblad come OnePlus), e un design elegante. La serie Find spesso mostra le ultime tecnologie Oppo (il Find X9 potrebbe includere una tecnologia di ricarica Oppo di nuova generazione o la loro NPU per l’imaging sviluppata internamente). Altre novità dovrebbero arrivare quando Oppo programmerà l’evento di lancio.
- Realme 15 Pro 5G – Edizione Game of Thrones: In una svolta più giocosa, Realme (un altro marchio BBK) ha annunciato una speciale Realme 15 Pro “Game of Thrones” Edition in arrivo più tardi questo mese [74]. Questa edizione limitata presenterà elementi di design personalizzati ispirati alla famosa serie HBO – pensa a texture effetto pelle di drago, stemmi delle Case o elementi dell’interfaccia utente a tema GoT. Il normale Realme 15 Pro 5G offre già un display AMOLED da 6,8 pollici, chipset Snapdragon 7 Gen 4 e doppia fotocamera da 50 MP nella fascia media [75]. La variante Game of Thrones è principalmente un restyling estetico per attirare i fan del franchise. È una mossa di marketing che sottolinea come i marchi stiano usando collaborazioni con la cultura pop per distinguersi in un mercato affollato. In passato Realme ha già realizzato edizioni Naruto e Dragon Ball Z, quindi questo continua la tendenza di coinvolgere le community di fan. Pur non essendo un lancio “importante” dal punto di vista delle specifiche, aggiunge colore alle uscite di ottobre e mostra la varietà di strategie per suscitare entusiasmo nei consumatori.
- Vivo V60e & Lanci Motorola: Oltre al segmento ultra-premium, vengono lanciati anche telefoni di fascia media. Vivo sta per rilasciare il Vivo V60e in India il 7 ottobre, puntando al segmento medio-alto [76]. Si vocifera che sia dotato di una fotocamera ad alta risoluzione (forse 200 MP) e di un design raffinato per una fascia di prezzo di circa 350 dollari [77]. Anche Motorola lancerà dispositivi come il Moto G06 Power in India il 7 ottobre, che offre una batteria enorme da 7000 mAh e un design in pelle vegana per i consumatori attenti al budget [78]. Questi lanci dimostrano che le batterie da 7000 mAh non sono solo per i top di gamma – l’autonomia è ormai un punto di forza a tutti i livelli di prezzo.
In sintesi, i produttori cinesi e altri OEM Android stanno cogliendo l’occasione di ottobre per lanciare i loro migliori e più brillanti smartphone, molti dei quali vantano chip di nuova generazione, batterie enormi (7000 mAh è un tema ricorrente), schermi ad alto refresh e fotocamere avanzate. L’integrazione dell’IA è anch’essa molto presente (con il motore AI di Qualcomm o NPU dedicate in molti di questi dispositivi). La competizione in mercati come l’India è particolarmente agguerrita questo mese, poiché i marchi programmano i lanci prima della stagione degli acquisti di Diwali. A livello globale, questi dispositivi alzeranno collettivamente l’asticella per i telefoni Android – e i consumatori in Asia e in Europa avranno soprattutto un’ampia scelta di nuovi telefoni, dai campioni di autonomia economici ai foldable all’avanguardia.
La connettività satellitare decolla per gli smartphone
Una promessa di lunga data di connettività sempre attiva sta finalmente diventando realtà: comunicazione satellitare diretta sugli smartphone di tutti i giorni. All’inizio di ottobre, T-Mobile ha annunciato una grande espansione della sua rete basata su satellite, chiamata “T-Satellite,” che collega i normali telefoni cellulari alla costellazione di satelliti Starlink di SpaceX [79]. Inizialmente lanciato in beta durante l’estate (con capacità di invio SMS molto limitate), T-Satellite ora si espande per supportare app popolari e servizi dati per quando gli utenti si trovano in aree remote senza segnale cellulare [80].
T-Mobile afferma che il suo servizio satellite-to-cell ora può connettere app come WhatsApp (per la messaggistica), Google Maps (per posizione e indicazioni di base), e persino X/Twitter in queste zone morte per i dispositivi mobili [81]. In altre parole, se stai facendo un’escursione nella natura selvaggia o guidando attraverso un deserto senza copertura, il tuo telefono può collegarsi automaticamente a un satellite sopra di te e permetterti di inviare un messaggio WhatsApp o visualizzare una mappa – una svolta per sicurezza e comodità. Al lancio, circa una dozzina di app sono ottimizzate per la modalità satellitare, inclusi servizi di base come aggiornamenti meteo (ad es. app Pixel Weather), streaming musicale (Apple Music), condivisione della posizione (Find My Mobile di Samsung) e navigazione sui sentieri (AllTrails) [82]. Il servizio viene fornito senza costi aggiuntivi per gli abbonati al piano top “Experience Beyond” di T-Mobile, e può essere aggiunto per 10$/mese dai clienti di altri operatori (inclusi AT&T e Verizon) che desiderano la funzione satellitare sul proprio telefono esistente [83].
Dietro le quinte, T-Mobile sta sfruttando la rete di oltre 650 satelliti Starlink in orbita terrestre bassa di SpaceX, dotati di antenne “direct-to-cell” [84]. Quando un telefono T-Mobile perde il segnale standard, ora passerà senza interruzioni alla rete satellitare se disponibile [85]. L’operatore ha lavorato a stretto contatto con Apple e Google per implementare un nuovo framework “satellite (SAT) mode” in iOS e Android [86]. Questo permette a qualsiasi sviluppatore di app di rilevare quando il telefono è in modalità SAT e ottimizzare di conseguenza l’uso dei dati. Poiché la larghezza di banda satellitare è limitata, le app in questa modalità si concentrano su funzioni leggere e critiche – messaggistica, piccole immagini, ping GPS – invece di contenuti pesanti in termini di dati. “Parte di ciò che abbiamo fatto è collaborare con Apple e Google per creare framework per la modalità SAT così che qualsiasi app possa adottarla e accedere al canale dati mentre è connessa al satellite,” ha spiegato Jeff Giard, VP Network Innovation di T-Mobile [87] [88].Giard ha osservato che la risposta dei clienti è stata entusiasta. “Le persone sono entusiaste del fatto che il telefono in tasca possa effettivamente connettersi allo spazio,” ha detto a Reuters, “praticamente un telefono satellitare senza dover acquistare attrezzature aggiuntive.” [89] In effetti, la visione di T-Mobile (in collaborazione con SpaceX) è trasformare i normali telefoni 5G in telefoni satellitari in quei rari momenti in cui serve – tutto tramite aggiornamenti software e accordi di rete, senza bisogno di antenne ingombranti o dispositivi speciali. Questo si inserisce nel trend avviato da Apple con Emergency SOS via satellite (introdotto su iPhone 14 per l’invio di messaggi di emergenza). Ora T-Mobile va oltre, abilitando la connettività satellitare di uso generale per i consumatori.
Le implicazioni sono significative: Nel prossimo futuro, perdersi senza “segnale” potrebbe diventare un ricordo del passato. Anche altri operatori e aziende stanno correndo in questa direzione. Infatti, AT&T sta collaborando con AST SpaceMobile su un sistema satellitare diretto-al-cellulare simile (recentemente hanno effettuato una chiamata di prova) [90], e il partner di Apple, Globalstar, prevede di espandere i servizi satellitari per gli iPhone. Anche Google ha integrato un supporto satellitare preliminare in Android 14. Gli esperti del settore prevedono che entro il 2024–25, la messaggistica satellitare potrebbe diventare una funzione standard su molti nuovi smartphone, utilizzata non solo per le emergenze ma anche per la connettività di base in scenari rurali o fuori rete. Anche le autorità di regolamentazione hanno mostrato supporto, con la FCC statunitense che ha semplificato le regole per la condivisione dello spettro tra satellite e cellulare.
Nel complesso, il lancio di T-Mobile rappresenta un passo pionieristico per le telecomunicazioni consumer. Sebbene il servizio attualmente supporti solo attività a bassa larghezza di banda, getta le basi per connessioni satellitari più avanzate (forse in futuro anche dati broadband o chiamate vocali via satellite su telefoni normali). Per ora, l’idea di poter inviare un messaggio letteralmente da qualsiasi parte del pianeta con il proprio telefono normale – senza bisogno di un telefono satellitare speciale – è un salto impressionante. Rappresenta la convergenza tra tecnologia satellitare e reti mobili, offrendo uno sguardo su un futuro in cui la copertura non avrà davvero più zone d’ombra.
Prospettive del settore: cause legali, previsioni e tecnologie future
Oltre ai lanci di prodotti, il settore della telefonia mobile ha visto battaglie legali significative e previsioni orientate al futuro in questi giorni.
Nelle notizie legali, Qualcomm – il principale fornitore di modem e chip per smartphone – si sta difendendo in una class action da 647 milioni di dollari a Londra [91]. Il processo, iniziato questa settimana presso il Competition Appeal Tribunal del Regno Unito, nasce dalle accuse di un gruppo di tutela dei consumatori (sostenuto da Which?, un’associazione britannica di consumatori) secondo cui Qualcomm avrebbe abusato della sua posizione dominante sul mercato per far pagare ai produttori di telefoni come Apple e Samsung royalty sui brevetti eccessive [92]. La causa sostiene che la politica “no license, no chips” di Qualcomm abbia costretto i produttori a pagare tariffe gonfiate, che sono poi state trasferite ai consumatori, agendo di fatto come una “tassa privata su scala industriale” sugli smartphone [93]. Circa 29 milioni di clienti nel Regno Unito che hanno acquistato iPhone o telefoni Galaxy dal 2015 potrebbero avere diritto a un risarcimento se la causa avrà successo [94]. Qualcomm respinge le accuse, sostenendo che le sue pratiche di concessione delle licenze sono eque e che Apple e Samsung – essendo aziende enormi – hanno sufficiente potere contrattuale per negoziare condizioni ragionevoli [95]. Questo caso di Londra è degno di nota perché rispecchia alcune accuse di una causa statunitense (archiviata nel 2023) e un più ampio controllo antitrust che Qualcomm ha affrontato a livello globale. Una sentenza contro Qualcomm potrebbe cambiare il modo in cui la proprietà intellettuale degli smartphone viene concessa in licenza, potenzialmente riducendo i costi per i produttori (e forse i prezzi per i consumatori) nel lungo periodo. Il processo dovrebbe durare circa cinque settimane, quindi il settore seguirà con attenzione.
Sul fronte dell’analisi di mercato, il consenso è che il 2025 stia assistendo a una modesta ripresa della domanda di smartphone dopo un paio di anni negativi. Le forti vendite di iPhone 17 sono una parte importante di questa narrazione. Morgan Stanley non solo ha aumentato le previsioni di produzione a breve termine di Apple, ma ha anche incrementato le stime di ricavi da iPhone per l’anno fiscale 2026, citando fiducia nel ciclo di aggiornamento [96]. La banca d’investimento ha persino alzato il target di prezzo delle azioni Apple, anche se ha osservato che il prezzo attuale riflette già gran parte del successo di iPhone 17 [97]. Gli analisti sono sempre più ottimisti riguardo al ciclo dei dispositivi 2024–2026, principalmente grazie alle nuove forme e tecnologie previste. In particolare, il rapporto di Morgan Stanley di questa settimana ha evidenziato che il primo iPhone pieghevole di Apple è ampiamente atteso per settembre 2026 [98]. Se questa tempistica sarà rispettata, significa che Apple è a meno di un anno dal finalizzare un design pieghevole, il che potrebbe generare una massiccia ondata di aggiornamenti, trattandosi del cambiamento hardware più radicale di Apple in un decennio. Gli analisti hanno definito l’iPhone pieghevole come la “più grande innovazione di Apple degli ultimi anni” e una delle ragioni principali per cui si aspettano che le spedizioni di iPhone crescano nel 2026 e 2027 [99]. L’implicazione più ampia è che gli smartphone pieghevoli, che attualmente rappresentano circa il 5% del mercato premium, potrebbero diventare davvero mainstream se Apple entrasse in gioco – potenzialmente accelerando l’adozione in tutto il settore.Nel frattempo, Huawei – che è stata relativamente silenziosa a livello internazionale a causa delle sanzioni – ha fatto scalpore con alcune previsioni audaci sull’uso dei dati 5G/6G. In un recente forum del settore, gli analisti delle telecomunicazioni di Huawei hanno previsto che entro il 2035 la persona media potrebbe utilizzare 1 terabyte di dati mobili al mese [100]. Sì, 1 TB al mese per utente su dati cellulari. Per confronto, l’uso medio attuale è forse di 15–20 GB al mese su 5G nei mercati avanzati – quindi Huawei prevede un aumento di circa 50× in un decennio. Questa previsione sorprendente (che equivale a ~400 ore di streaming video 4K al mese) è stata accolta con un certo scetticismo; Light Reading ha scherzato dicendo che la cifra di Huawei sembra “assolutamente folle” e difficile da credere [101]. Secondo Huawei, entro il 2035, con l’avvento del 6G e di nuove applicazioni (AR/VR, IoT, veicoli autonomi, streaming ultra-HD, ecc.), il consumo di dati esploderà in modo drammatico. Gli scettici sostengono che anche se le reti potranno supportare un uso di TB/mese, la domanda degli utenti potrebbe non crescere così tanto o potrebbe essere limitata dai modelli di prezzo e dal Wi-Fi offload. In ogni caso, la previsione sottolinea una visione a lungo termine in cui le reti mobili diventano ricche di capacità come la fibra ottica di oggi, gestendo carichi di lavoro enormi. Serve anche come una sorta di autocelebrazione da parte di Huawei, suggerendo che essa (e l’industria delle telecomunicazioni cinese) stanno guardando molto avanti verso un futuro ad alta intensità di dati – anche mentre attualmente lavorano aggirando i vincoli sui chipset.
In sintesi, le notizie di questa settimana non solo hanno portato lanci di dispositivi entusiasmanti, ma hanno anche offerto uno sguardo sul panorama in evoluzione che ci attende. Scontri in tribunale come quello di Qualcomm potrebbero rimodellare l’economia del settore; le previsioni degli analisti indicano dove le aziende si concentreranno (foldable, AI, nuove tecnologie dei chip) nei prossimi 1–2 anni; e le previsioni visionarie di attori come Huawei dipingono un quadro di ciò che potrebbe riservare il prossimo decennio. Tutti questi sviluppi – a breve e lungo termine – evidenziano un settore in continuo cambiamento, spinto da rapida innovazione ma anche alle prese con sfide normative e saturazione del mercato. Il mondo dei telefoni mobili del 2025 è in fermento con nuove idee, e se queste tendenze continueranno, tra un anno potremmo parlare del primo iPhone pieghevole e di telefoni ancora più intelligenti e incentrati sull’AI, mentre inviamo messaggi WhatsApp dalle cime delle montagne tramite satelliti. L’unica certezza è che l’industria mobile non resta mai ferma a lungo.
Fonti: Comunicati stampa e rapporti di Google, Samsung Newsroom e Apple Newsroom; analisi di MacRumors [102] [103] e 9to5Mac; copertura dei media tecnologici da The Verge, Android Authority, Hindustan Times (HT Tech) [104] [105]; Reuters [106] [107] e Light Reading [108] per approfondimenti di settore; e dati di Counterpoint Research tramite Reuters per previsioni di mercato [109] [110].
References
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