Rivoluzione Globale delle Telecomunicazioni: Il 5G Avanza, i Satelliti Decollano e i Disservizi Scatenano Proteste (24–25 Settembre 2025)

Settembre 26, 2025
Global Telecom Shake-Up: 5G Surges, Satellites Soar, and Outages Spark Outrage (Sept 24–25, 2025)
  • Traguardo della fibra nel Regno Unito: Openreach ha raggiunto 20 milioni di case coperte con la banda larga interamente in fibra, ma solo circa il 38% ha effettuato l’upgrade dal rame. L’amministratore delegato Clive Selley ha esortato gli utenti a cambiare, affermando che “essere online non è un lusso – è una necessità” [1] [2].
  • Novità su 5G e 6G: Nokia e Boldyn Networks hanno lanciato una rete privata 5G in una delle miniere più profonde d’Europa, dimostrando che il 5G è un “game-changer” nel sottosuolo [3] [4]. Negli Stati Uniti, Verizon ha creato un 6G Innovation Forum con Samsung, Nokia, Ericsson e altri per dare impulso allo sviluppo della prossima generazione wireless [5].
  • Espansione di internet satellitare: Il Senegal ha annunciato un accordo (probabilmente con Starlink) per coprire l’intero paese con banda larga satellitare entro la fine del 2025 [6] [7]. Nel frattempo, il governo indiano ha dato il via libera a Starlink di SpaceX per operare – segnando il primo ISP satellitare in India – ma ha fissato un limite di 2 milioni di connessioni utente a livello nazionale [8] [9].
  • Grandi movimenti in orbita: Amazon ha lanciato altri 27 satelliti del Progetto Kuiper il 25 settembre, facendo avanzare la sua costellazione pianificata di 3.200 satelliti (ora oltre 100 satelliti Kuiper sono in orbita) [10] [11]. Il rivale AST SpaceMobile ha fatto notizia quando sono emerse voci secondo cui il miliardario Carlos Slim sta aumentando il suo investimento – potenzialmente fino a 22 miliardi di dollari – in AST, dopo che la América Móvil di Slim ha abbandonato un accordo con Starlink in seguito a una disputa pubblica con Elon Musk [12] [13].
  • Scossoni nel mercato MNO: L’ente regolatore del Pakistan sta bloccando la vendita dell’unità mobile di Telenor Pakistan al concorrente PTCL, citando questioni di concorrenza e conformità; i funzionari dubitano che la fusione possa procedere nei tempi previsti [14]. (In Europa, le voci di consolidamento sono continuate quando Vodafone e Digi hanno concordato di acquisire le restanti attività di Telekom Romania pochi giorni prima [15].)
  • Interruzioni di Internet e resilienza: Un’interruzione catastrofica di Optus in Australia (causata da un aggiornamento del firewall andato male) ha bloccato le chiamate di emergenza 000 per 13 ore, collegata tragicamente a quattro decessi [16] [17]. La rabbia pubblica è alta – il Primo Ministro ha definito il fallimento “completamente inaccettabile” [18]. La società madre di Optus, Singtel, si è scusata e ha nominato un’indagine indipendente guidata dalla veterana del settore Kerry Schott per indagare su cosa sia andato storto e prevenire ripetizioni [19] [20].
  • Approfondimenti degli esperti: Un nuovo studio internazionale ha rivelato che il 5G non ha ancora offerto il grande salto rispetto al 4G promesso dal marketing. Nei test condotti in otto città, molte reti 5G hanno mostrato “poco o nessun miglioramento rispetto all’LTE” in termini di latenza o affidabilità [21] [22]. I ricercatori hanno messo in guardia dal correre verso il 6G solo per l’hype, avvertendo di “investimenti sprecati e aspettative pubbliche disattese” se prima non si risolvono questioni fondamentali come le lacune di copertura e il backhaul [23]. Le voci dell’industria hanno ribadito la necessità di concentrarsi sulle prestazioni reali: “Il 5G sembra maturo nelle grandi città, ma … prestazioni costantemente superiori, non ancora,” ha osservato un ricercatore [24].
  • Prospettive degli analisti: Gli analisti di Bank of America hanno stimato il mercato totale indirizzabile per la connettività wireless (cellulare + satellitare) a circa 200 miliardi di dollari all’anno [25]. Vedono i servizi satellitari direct-to-device come complementari alle reti terrestri per coprire le zone morte e connettere circa 2,7 miliardi di persone non connesse [26] [27]. Se AST SpaceMobile e i suoi pari riuscissero a conquistare anche solo il 25% di quel mercato wireless, ciò potrebbe equivalere a circa 15 miliardi di dollari all’anno di ricavi [28]. I dirigenti delle telecomunicazioni sono ottimisti: “Nelle aree dove vive e lavora meno dell’1% della popolazione, se possiamo costruire capacità satellitari affinché i clienti possano fare tutto ciò che amano su una rete terrestre, allora vogliamo esserci,” ha dichiarato il responsabile della rete di AT&T riguardo alla partnership con AST [29]. Previsioni a parte, il rollout del 5G continua ad espandersi – un rapporto di settore conta 644 operatori in 191 paesi che oggi investono nel 5G [30] – mentre la corsa al 6G e alla banda larga satellitare globale si intensifica.

Sviluppi nelle telecomunicazioni e nella banda larga mobile

Il Regno Unito raggiunge il traguardo dei 20 milioni di fibra: L’infrastruttura a banda larga del Regno Unito ha appena segnato un importante traguardo. Openreach (il ramo di rete di BT) ha annunciato che 20 milioni di case e aziende sono ora raggiunte da linee in fibra ottica completa, il che significa che possono ordinare un servizio in fibra fino ai locali a velocità gigabit [31]. Questo aggiornamento nazionale si estende dall’estremo nord della Fair Isle in Scozia fino alla Cornovaglia nel sud [32]. Openreach lo definisce la più grande e veloce realizzazione di fibra in Europa, raggiungendo ora 1 milione di nuovi locali ogni tre mesi [33]. Nonostante l’ampia diffusione, solo circa il 38% dei clienti idonei è passato finora alla fibra, con molti ancora su DSL in rame più lento [34]. L’amministratore delegato di Openreach, Clive Selley, ha esortato le persone a effettuare l’upgrade, sottolineando che nel 2025 “essere online non è un lusso – è una linea di vita. Dalla prenotazione di appuntamenti dal medico di base alla candidatura per un lavoro… la connettività digitale è la porta d’accesso alle opportunità”, e la fibra completa rende quella porta molto più veloce e affidabile [35]. Ha anche avvertito che gli upgrade non avvengono automaticamente – gli utenti devono contattare i fornitori per effettuare il passaggio [36]. Openreach prevede di continuare ad espandere la fibra fino a 30 milioni di locali entro il 2030, incluse le aree rurali più difficili da raggiungere [37]. L’amministratore delegato ha chiesto un continuo supporto da parte dell’industria e del governo (ad esempio aiuti per i costi di costruzione nelle aree rurali, permessi più rapidi, accesso agli edifici condominiali e un ambiente normativo stabile) per “portare a termine il lavoro” della fibra nazionale [38].

Sforzi globali per l’accesso alla banda larga: In tutto il mondo, gli operatori delle telecomunicazioni stanno lavorando per estendere l’accesso a internet veloce. Ad esempio, in Vietnam, l’azienda statale VNPT ha appena acquisito una licenza nazionale per lo spettro a 700 MHz in un’asta tenutasi a settembre. Questo spettro a bassa frequenza (703–713 MHz abbinato a 758–768 MHz) “rafforzerà la copertura 4G e 5G, in particolare nelle aree rurali e difficili da raggiungere,” hanno dichiarato i funzionari [39] [40]. L’ente regolatore del Vietnam ha osservato che con questa asta, la capacità di spettro mobile del paese è aumentata del 94% dal 2020, aiutando il Vietnam a salire al 4° posto nel Sud-est asiatico per banda mobile disponibile [41]. La banda a 700 MHz, un tempo utilizzata per la TV analogica, è molto apprezzata per la sua ampia copertura e la penetrazione negli ambienti interni, rendendola “fondamentale per migliorare la connettività e la trasformazione digitale,” ha aggiunto il regolatore [42] [43]. Le nuove frequenze supporteranno gli obiettivi del Vietnam di copertura del 99% della popolazione entro il 2030 e nuovi servizi IoT/smart city su 5G [44]. Allo stesso modo, in India, l’operatore statale BSNL ha annunciato che lancerà finalmente il 5G nelle principali città (come Delhi e Mumbai) entro la fine del 2025, puntando a recuperare dopo che i concorrenti privati hanno lanciato il 5G un anno fa. Questi sviluppi sottolineano la spinta globale nell’aggiornamento delle infrastrutture a banda larga sia cablate che wireless per connettere più persone a internet ad alta velocità.

Implementazioni e partnership per le infrastrutture 5G e 6G

Il 5G privato va sottoterra: Nokia e l’operatore di infrastrutture Boldyn Networks hanno collaborato per implementare una rete 5G privata all’avanguardia in una miniera finlandese, dimostrando come il 5G possa trasformare anche gli ambienti industriali più ostili. Il progetto presso il sito Callio FutureMINE – un’ex miniera di rame profonda 1,5 km – offre un banco di prova reale per la tecnologia mineraria [45]. La comunicazione stabile sottoterra è notoriamente difficile a causa della profondità, dei tunnel tortuosi e dei macchinari pesanti, ma la nuova rete 5G ora garantisce una connettività robusta su più livelli e chilometri di gallerie [46]. La rete progettata da Boldyn utilizza il kit Modular Private Wireless di Nokia ed è costruita per resistere a condizioni estreme. Permette il controllo remoto di veicoli e macchinari minerari autonomi dalla superficie, così gli operatori non devono più scendere a profondità pericolose [47] [48]. Sostituisce persino i vecchi walkie-talkie, così i minatori possono comunicare senza interruzioni ovunque nella miniera – o anche dalla superficie – tramite dispositivi 5G [49]. L’ampia larghezza di banda consente anche all’azienda tecnologica Cybercube di testare la mappatura 3D e il posizionamento in tempo reale sulla rete, creando un “gemello digitale” della miniera per monitorare persone e attrezzature in tempo reale [50]. Michael Aspinall di Nokia ha dichiarato che “l’estrazione mineraria è uno degli ambienti più difficili al mondo per la connettività, e il 5G privato si sta rivelando rivoluzionario”, rendendo le operazioni “più sicure, più sostenibili e più efficienti” [51]. Jaakko Kuukka di Boldyn ha aggiunto che la rete 5G dedicata è la “spina dorsale della visione di Callio per una miniera di prova completamente automatizzata,” supportando veicoli tele-remoti e controllo in tempo reale in condizioni realistiche senza interrompere le miniere attive [52]. Questa implementazione sottolinea come le reti 5G industriali possano offrire una copertura ultra-affidabile e sicura dove le reti pubbliche o il Wi-Fi non arrivano – il 90% del lavoro minerario sotterraneo potrebbe alla fine essere svolto dalla superficie grazie a tali reti, secondo l’azienda tecnologica mineraria Normet <a href=”https://www.telecoms.com/5g-telecoms.com. Gli esperti notano che il Wi-Fi aperto o le reti pubbliche condivise semplicemente “non funzionano in modo affidabile sottoterra” a causa della latenza e delle interruzioni, mentre una rete 5G progettata appositamente fornisce il collegamento a bassa latenza e ad alte prestazioni necessario [53].

Verizon mobilita l’industria per il 6G: Guardando oltre il 5G, l’operatore statunitense Verizon ha annunciato di aver formato un “6G Innovation Forum” – una partnership di alto profilo volta a plasmare la prossima generazione del wireless. Presentato il 24 settembre, il forum riunisce alcuni dei giganti tecnologici mondiali: fornitori di reti come Ericsson, Nokia e Samsung, oltre ai principali attori nel campo dei dispositivi, dei chip e del software (secondo alcune fonti, sono coinvolti anche Qualcomm, Google, i partner tecnologici di Apple e persino Meta) [54] [55]. La missione del gruppo collaborativo è promuovere la ricerca e gli standard per il 6G, assicurando che l’industria sia allineata sulle tecnologie chiave e sui casi d’uso per reti che non saranno lanciate prima del 2030 circa. Sebbene i dettagli siano limitati (gli articoli completi sono dietro paywall), la mossa di Verizon segnala che la pianificazione per il 6G sta accelerando. L’azienda ha lasciato intendere che aree come progettazione di reti native per l’IA, spettro terahertz, applicazioni XR (realtà estesa) e network sensing potrebbero essere caratteristiche distintive del 6G. Da notare che il forum di Verizon arriva sulla scia di alleanze simili in Asia ed Europa – ad esempio, Giappone e Corea del Sud hanno programmi nazionali di R&S sul 6G, e l’UE ha lanciato la sua iniziativa Hexa-X – ma Verizon sta cercando di galvanizzare una vasta coalizione industriale che includa partner statunitensi e internazionali. Questo potrebbe aiutare a influenzare precocemente gli standard globali del 6G. Il CEO di Qualcomm ha recentemente previsto che il 6G potrebbe debuttare nel 2028 per i primi utenti [56], e in effetti le aziende stanno già iniziando a delineare i contorni del 6G mentre il 5G è ancora in fase di implementazione. Il forum di Verizon mostra quanto sia alta la posta in gioco: nessuno vuole restare indietro nella corsa a definire la prossima era del wireless.

Stato globale del rollout 5G: Mentre le visioni per il 6G prendono forma, la diffusione del 5G continua in tutto il mondo. Secondo la Global mobile Suppliers Association (GSA), a settembre 2025 ci sono 644 operatori in 191 paesi che investono nelle reti 5G (testando, implementando o espandendo il servizio) [57]. Centinaia di operatori hanno già il 5G attivo, dalle grandi città alle aree rurali tramite wireless fisso. Tuttavia, le prestazioni reali del 5G sono sotto esame. Come già osservato, uno studio completo tra Europa e Nord America ha rilevato che l’esperienza utente del 5G varia notevolmente a seconda dell’operatore e della posizione – in alcune città o con alcuni operatori, il 5G offre velocità elevate e latenza ridotta, ma altrove offre pochi miglioramenti rispetto al 4G [58] [59]. Fattori come la banda di spettro utilizzata (il 5G a bassa banda può sembrare come il 4G, mentre il mmWave ad alta banda può essere estremamente veloce ma ha copertura limitata) e la densità dei siti fanno una grande differenza [60]. Gli autori dello studio invitano gli operatori a ottimizzare le attuali reti 5G – ad esempio colmando le lacune di copertura, aggiungendo small cell, utilizzando edge computing – per garantire prestazioni costantemente migliori rispetto all’LTE prima di passare alla prossima generazione [61] [62]. In breve, il 5G è arrivato, ma non sta ancora mantenendo pienamente le sue promesse ovunque. I leader delle telecomunicazioni sembrano riconoscere questa realtà. Ad esempio, il Presidente della Tecnologia di T-Mobile (USA) Ulf Ewaldsson, celebrando un’espansione del 5G da 2 miliardi di dollari in Florida, ha sottolineato non solo la velocità ma anche la resilienza della rete – rafforzando i siti cellulari contro gli uragani e utilizzando il backup satellitare per la risposta ai disastri [63] [64]. “Non abbiamo ancora finito… siamo sulla buona strada per offrire un’esperienza di rete ancora migliore – anni prima di chiunque altro,” ha dichiarato Ewaldsson, vantando la leadership di T-Mobile nel 5G standalone e nella connettività diretta ai satelliti [65]. I suoi commenti riflettono come gli operatori si stiano concentrando su affidabilità e copertura tanto quanto sulla velocità pura, affinché il 5G faccia davvero la differenza nei momenti critici.

Servizi Internet Mobile e GSM Satellitare

Piano nazionale per Internet satellitare in Senegal: All’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York, il presidente del Senegal Bassirou Diomaye Faye ha annunciato un accordo ambizioso per coprire tutto il Senegal con banda larga satellitare entro la fine del 2025 [66]. Parlando a un evento business africano il 22 settembre, ha dichiarato che il governo ha firmato un accordo con un operatore satellitare per fornire “copertura internet nazionale completa” con “perfetta ridondanza per una connettività di qualità superiore” [67]. Sebbene l’operatore non sia stato nominato, tutti gli indizi portano a Starlink di SpaceX come partner – Starlink aveva già aperto i preordini in Senegal e pianificava un lancio nel 2025 in attesa di approvazione [68]. L’iniziativa fa parte del “New Deal Technologique” del Senegal per colmare il divario digitale. Attualmente, solo il 3% delle famiglie rurali senegalesi ha internet a casa, contro circa il 44% nell’area urbana di Dakar [69] [70]. Trasmettendo connettività tramite satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) nelle aree remote (le “zone bianche”), il Senegal spera di saltare la costosa posa della fibra e portare rapidamente online le comunità rurali [71] [72]. Il governo ha già posato 6.000 km di fibra, ma molti villaggi restano lontani dalle dorsali terrestri [73]. Il presidente Faye ha sottolineato che l’accesso universale a Internet è cruciale per “ridurre le disuguaglianze digitali” e alimentare startup e governo elettronico. Oltre alla copertura satellitare, il Senegal sta lanciando un hub nazionale per l’innovazione, un programma di governance digitale (GovNum) e leggi a sostegno delle startup [74]. Se avrà successo, la partnership del Senegal con Starlink (o un fornitore LEO simile) potrebberendendola una delle prime nazioni africane con disponibilità di internet ubiqua, aumentando sia l’inclusione che la modernizzazione economica [75].

Via libera dell’India a Starlink – con limiti: In un importante cambiamento di politica, il Dipartimento delle Telecomunicazioni (DoT) dell’India ha concesso a Starlink un’approvazione provvisoria dello spettro per avviare i servizi di internet satellitare nel paese [76]. Questo segna la prima volta che una società è autorizzata a offrire banda larga satellitare ai consumatori nel vasto mercato indiano [77]. Tuttavia, l’autorizzazione arriva con una condizione importante: il governo sta limitando Starlink a un massimo di 20 lakh (2 milioni) di connessioni in tutta l’India [78]. Il Ministro di Stato per le Telecomunicazioni indiano, Chandra Pemmasani, ha insistito sul limite, probabilmente per proteggere gli operatori locali e gestire l’uso dello spettro [79]. Per Starlink, che di solito punta a decine di milioni di utenti a livello globale, un limite di 2 milioni in un paese di 1,4 miliardi di persone è una restrizione – ma anche raggiungere così tanti abbonati indiani sarebbe significativo. Starlink ha dichiarato di procedere a tutta velocità: prevede di costruire 20 stazioni di terra (teleport gateways) in tutta l’India per ricevere i dati satellitari [80]. L’azienda è in trattative con operatori di data center indiani (come Sify, STT e CtrlS), internet exchange (DE-CIX, Extreme IX), fornitori di fibra e operatori telefonici (Bharti Airtel, Reliance Jio, Tata Comm) per ospitare queste stazioni di terra e integrarsi con la rete nazionale [81]. L’hub è previsto a Mumbai [82]. Un funzionario del DoT ha osservato che Starlink aveva già ottenuto “spectrum provvisorio… pochi giorni fa” e i piani iniziali per 10 siti gateway [83]. In breve, l’India sta aprendo cautamente la porta a internet satellitare LEO – una svolta rispetto a due anni fa, quando aveva bloccato le prevendite di Starlink [84] [85]. Per la connettività dell’India rurale, questo potrebbe essere trasformativo: il servizio satellitare può raggiungere villaggi remoti dove la fibra o persino il 4G sono assenti. Ma imponendo un limite agli utenti, sembra che i regolatori vogliano bilanciare l’innovazione con la supervisione – in sostanza testando l’impatto di Starlink prima di un’espansione più ampia. È anche possibile che il limite venga rivisto in seguito. Da notare che la decisione dell’India arriva mentre il paese esplora anche i propri progetti satcom e promuove la concessione di licenze locali per operatori stranieri (OneWeb, co-posseduta da un conglomerato indiano, sta anch’essa entrando nel mercato). Per ora, la limitata incursione di Starlink sarà osservata con attenzione come test su come Internet satellitare possa coesistere con le telecomunicazioni tradizionali nel mondo in via di sviluppo.

Le mega-costellazioni LEO accelerano: La battaglia delle reti in orbita terrestre bassa si è intensificata in questi giorni. Il Project Kuiper di Amazon ha raggiunto un traguardo importante il 25 settembre, lanciando 27 nuovi satelliti a bordo di un razzo ULA Atlas V dalla Florida [86]. Il decollo è avvenuto alle 8:09 AM ET ed è stato trasmesso in diretta mentre Amazon si avvicina a offrire il proprio servizio di banda larga satellitare [87]. Questo è stato il quinto lancio di Amazon per Kuiper, portando il totale dei satelliti dispiegati a 102 (dopo 2 satelliti di prova precedenti e tre lotti su razzi Atlas V e SpaceX Falcon 9) [88]. L’obiettivo finale: una costellazione di 3.236 satelliti in LEO per fornire internet ad alta velocità a livello globale, in diretta concorrenza con SpaceX Starlink. I 27 nuovi satelliti Kuiper utilizzeranno la propulsione di bordo per raggiungere la loro orbita a 630 km dopo il dispiegamento [89]. Amazon ha assicurato oltre 80 lanci per costruire Kuiper, utilizzando Atlas V, Ariane 6, il prossimo New Glenn di Blue Origin e Falcon 9 [90]. L’Atlas V per questa missione ha volato nella sua potente configurazione 551 (5 booster solidi) per trasportare il carico pesante [91]. Amazon ha testato antenne utente prototipo e ha recentemente firmato con JetBlue come primo cliente aereo di Kuiper (puntando a offrire Wi-Fi a bordo) [92] [93]. Mentre l’impresa di Jeff Bezos accelera il dispiegamento – deve lanciare metà della costellazione entro il 2026 secondo le regole FCC – anche Starlink di SpaceX non resta a guardare. Infatti, SpaceX ha effettuato una grande acquisizione di spettro all’inizio di settembre, accettando di acquistare le licenze di spettro wireless di EchoStar per 17 miliardi di dollari per rafforzare il prossimo servizio Direct-to-Cell di Starlink [94]. Questo accordo dà a SpaceX preziose frequenze S-band/2 GHz (AWS-4 e H-block) ideali per collegare telefoni cellulari standard ai satelliti,e segnala l’intenzione di Elon Musk di rendere Starlink una rete ibrida satellitare-cellulare per servire i telefoni senza antenne speciali [95] [96]. Con SpaceX pronta a testare l’invio di messaggi diretti ai telefoni tramite satelliti (in collaborazione con T-Mobile negli Stati Uniti) e Amazon che pianifica capacità simili, la corsa a coprire ogni centimetro del globo – e ogni dispositivo utente – con connettività è davvero iniziata.

La grande scommessa di AST SpaceMobile in America Latina: Una delle aziende che inseguono il sogno del collegamento satellite-telefono, AST SpaceMobile, ha ricevuto un voto di fiducia dal magnate delle telecomunicazioni Carlos Slim. Secondo quanto riportato il 23 settembre, Slim – proprietario di América Móvil (il più grande gruppo mobile dell’America Latina) – sta “investendo più denaro” in AST, potenzialmente un iniezione da 22 miliardi di dollari (distribuita su varie iniziative) [97]. Slim era già azionista di AST e suo figlio siede nel consiglio di amministrazione di AST, ma questo presunto aumento rafforzerebbe ulteriormente la partnership. Il contesto: a marzo, América Móvil ha annullato un accordo pianificato con Starlink che avrebbe integrato l’internet satellitare di Starlink con i servizi cellulari di AM nei paesi latinoamericani [98]. Quella rottura molto pubblica è seguita a un episodio bizzarro in cui Elon Musk ha insinuato che Carlos Slim avesse legami illeciti in Messico – spingendo Slim a interrompere la collaborazione con Starlink [99]. Ora Slim sembra voler sostenere il rivale di Starlink, AST SpaceMobile. Se la collaborazione si concretizzasse, América Móvil (che opera in 25 paesi e serve oltre 300 milioni di clienti mobili) potrebbe integrare i satelliti direct-to-cell di AST nelle sue reti [100] [101]. In pratica, le torri cellulari di AM sarebbero potenziate dai satelliti BlueBird di AST, estendendo la copertura alle aree remote e migliorando la resilienza del servizio tramite collegamenti satellitari. Per AST, avere a bordo il più grande operatore dell’America Latina è fondamentale – garantisce un vasto mercato integrato per i suoi servizi. AST ha già dimostrato le prime chiamate e sessioni dati da satellite a telefono cellulare (il suo satellite di prova BlueWalker 3 ha effettuato una chiamata 4G diretta a uno smartphone non modificato nel 2023). Ora sta lanciando i suoi primi 5 satelliti commerciali (lanciati questo mese) e punta a un servizio commerciale limitato nel 2024 [102]. Gli analisti del settore vedono un TAM (mercato totale indirizzabile) da “200 miliardi di dollari” per i servizi satellitari direct-to-device a livello globale [103], e Slim chiaramente non vuole cedere questo mercato a Musk. Passando da Starlink ad AST, América Móvil si assicura anche di poter controllare ilesperienza del cliente e branding della connettività satellitare come solo un’altra caratteristica della propria rete, invece di indirizzare gli utenti verso Starlink. Questa guerra per il controllo satellitare in America Latina illustra come la banda larga LEO non riguardi più solo Internet rurale – ora è intrecciata con le strategie degli operatori mobili tradizionali. Come ha osservato un rapporto bancario, gli operatori LEO stanno “potenzialmente puntando a ogni dollaro” delle entrate delle telco, quindi in risposta le telco potrebbero collaborare o investire nei player satellitari [104] [105]. Stiamo vedendo questo accadere con AST e Slim.

Fusioni nel settore satellitare: Sulla stessa linea di consolidamento, gli operatori satellitari SES e Intelsat hanno ufficialmente completato la loro fusione da 3,1 miliardi di dollari poco prima di questo ciclo di notizie (l’accordo si è concluso a metà settembre). La nuova SES–Intelsat vanta ora una flotta di circa 120 satelliti (90 geostazionari e 30 in orbita terrestre media) [106] [107], creando istantaneamente una “potenza globale della connettività multi-orbita” nelle parole dell’amministratore delegato di SES [108] [109]. La logica: unendo le forze, queste aziende tradizionali di comunicazione satellitare possono competere meglio contro i nuovi giganti LEO (Starlink, Kuiper) offrendo reti integrate GEO+MEO con maggiore scala e solidità finanziaria [110] [111]. L’amministratore delegato di SES, Adel Al-Saleh, ha dichiarato che la società fusa investirà in IoT, comunicazioni direct-to-device (D2D) e altri nuovi servizi – hanno persino siglato quest’anno un accordo con Lynk Global per finanziare e rivendere i suoi nanosatelliti compatibili con i telefoni cellulari [112]. I regolatori come la FCC hanno approvato la fusione anche perché vedono le costellazioni LEO destinate a dominare in futuro mercati chiave come il backhaul cellulare e il Wi-Fi a bordo degli aerei, quindi rafforzare gli operatori GEO/MEO potrebbe aiutare a mantenere viva la concorrenza [113] [114]. In un evento celebrativo il 22 settembre, SES ha annunciato l’acquisizione come l’inizio di una “nuova era per la connettività satellitare globale.” Questa tendenza alla consolidazione dell’industria satellitare – insieme a partnership sempre più strette tra operatori satellitari e operatori mobili – sottolinea che i confini tra “internet spaziale” e telecomunicazioni terrestri si stanno sfumando.

Aggiornamenti normativi, aste per lo spettro & decisioni politiche

Il Pakistan blocca una fusione tra operatori telefonici: In Pakistan, un accordo di alto profilo per fondere due grandi operatori ha incontrato un ostacolo. Telenor Pakistan, la filiale locale del gruppo norvegese Telenor, aveva accettato di vendere la sua attività mobile a PTCL (Pakistan Telecommunication Company Ltd, in parte di proprietà di Etisalat degli Emirati Arabi Uniti). Ma a settembre 2023, la vendita è a rischio [115]. Le autorità di regolamentazione pakistane hanno sollevato preoccupazioni sulla concorrenza e sulla conformità, mettendo di fatto in dubbio la possibilità che la fusione possa andare avanti [116]. Il governo teme una riduzione della concorrenza – Telenor è uno dei quattro principali operatori del paese, e la fusione con Ufone di PTCL consoliderebbe la quota di mercato. Potrebbero inoltre essere coinvolti controlli di sicurezza nazionale, dato che una società straniera (Etisalat) acquisirebbe una quota maggiore. I funzionari hanno indicato che anche se approvata, l’operazione non si concluderà presto [117]. Questo mette Telenor in una posizione difficile: l’azienda sta cercando di uscire dal Pakistan a causa di una feroce guerra dei prezzi e della svalutazione della valuta che colpisce i profitti. Per i consumatori e il settore, la fusione bloccata mantiene per ora lo status quo di quattro operatori mobili (Jazz, Zong, Telenor, Ufone). La notizia riflette anche una tendenza più ampia – molti paesi stanno esaminando attentamente le fusioni nel settore delle telecomunicazioni. Nell’UE, ad esempio, i regolatori stanno discutendo fino a che punto consentire la concentrazione (gli operatori sostengono la necessità di scala per finanziare il 5G/6G). Proprio questo mese, i gruppi di telecomunicazioni dell’UE hanno fatto pressione per regole M&A più semplici, affermando che il mercato frammentato europeo (oltre 100 operatori) ostacola gli investimenti nel 5G [118]. Ma le autorità temono prezzi più alti se troppi operatori si fondono. Nel caso del Pakistan, il governo sembra non voler affrettare un accordo che potrebbe ridurre la concorrenza o provocare reazioni politiche (soprattutto con le elezioni alle porte). L’esito resta incerto – Telenor potrebbe cercare condizioni migliori o un altro acquirente, oppure i regolatori potrebbero imporre condizioni per preservare la concorrenza (come concessioni di spettro). Per ora, il messaggio è che la concentrazione nel settore delle telecomunicazioni non è una scommessa sicura, nemmeno nei mercati emergenti.

Riforma della politica dello spettro negli Stati Uniti: Negli Stati Uniti, si è verificato un importante sviluppo nella politica delle telecomunicazioni quando il Congresso ha esteso l’autorità della FCC per le aste dello spettro fino al 2034 [119]. Questa autorità era infatti scaduta all’inizio del 2023, interrompendo la capacità della FCC di mettere all’asta nuove frequenze per i servizi mobili – una situazione che, secondo i leader del settore, avrebbe potuto rallentare i progressi del 5G/6G. I legislatori non solo hanno rinnovato il potere di indire aste, ma hanno anche imposto un’attenzione particolare alle frequenze della banda media: la legge prevede l’identificazione di 800 MHz di nuovo spettro in banda media da mettere all’asta nei prossimi anni [120]. La banda media (circa 1–7 GHz) è particolarmente preziosa per il 5G perché offre un buon equilibrio tra copertura e capacità. È probabile che la FCC punti su bande come 3,1–3,45 GHz, 4,8 GHz, 7 GHz e altre per i futuri utilizzi 5G [121]. Il rinnovo (approvato intorno al 22 settembre) ha acceso il dibattito a Washington: gli operatori mobili e il presidente della FCC lo celebrano come una garanzia per la disponibilità di spettro per il 5G e, in futuro, per il 6G, mentre le agenzie della difesa e gli operatori satellitari vogliono assicurarsi che i loro usi attuali dello spettro siano protetti. Questa nuova legge, parte di un più ampio disegno di legge di bilancio, dà di fatto il via alla prossima ondata di aste dello spettro negli Stati Uniti – possiamo aspettarci aste per la banda 3,3–3,45 GHz forse nel 2026, e forse bande più alte in seguito. La politica prevede anche finanziamenti per liberare alcune frequenze attualmente utilizzate da enti federali. Per il pubblico, il risultato dovrebbe essere più spettro per la banda larga mobile, il che si traduce in un servizio wireless più veloce e affidabile nel prossimo decennio. Il lungo orizzonte temporale (autorità fino al 2034) offre agli operatori del settore la certezza che l’era del 6G disporrà di risorse di spettro garantite dal governo. È un promemoria che, mentre tecnologie appariscenti come i satelliti e i prototipi 6G fanno notizia, il lavoro normativo noioso ma fondamentale di liberare lo spettro è ciò che rende possibile il nostro futuro wireless.

UE e altre politiche globali: Altrove, i regolatori stanno affrontando le implicazioni delle nuove tecnologie. In Europa, lo spettro per i servizi satellitari direct-to-device è un tema caldo – l’Ofcom del Regno Unito, ad esempio, sta spingendo per autorizzare i servizi satellite-to-phone “già dal prossimo anno”, vedendo un’opportunità per guidare in questo settore [122]. Questo comporta trovare il modo in cui satelliti e reti terrestri possano condividere le bande senza interferenze. La prossima World Radiocommunication Conference 2027 (WRC-27) è indicata come cruciale per stabilire queste regole a livello globale [123]. Un’altra tendenza è il servizio universale e l’accesso a Internet come diritto: dall’UE che discute un “mandato gigabit” alle Nazioni Unite che promuovono la connettività universale entro il 2030. E nel campo dei contenuti online, i paesi continuano a rafforzare le normative digitali – ad esempio l’Online Safety Act del Regno Unito, che ha recentemente spinto aziende tecnologiche statunitensi (come Reddit e Wikimedia) a fare causa a Ofcom sostenendo che vada oltre i limiti [124]. Tutte queste mosse politiche, pur non essendo spettacolari come un lancio di razzo o una demo 6G, plasmeranno l’evoluzione dell’industria delle telecomunicazioni e il modo in cui le persone vivranno Internet nella vita quotidiana.

Notizie dagli operatori di rete mobile: fusioni, acquisizioni ed espansioni

Rivoluzione nelle telecomunicazioni in Romania: Proprio prima di questa settimana, Vodafone e Digi hanno concordato di acquisire le restanti attività di Telekom Romania, in un accordo che riflette la continua consolidazione nell’Europa orientale [125]. Telekom Romania (precedentemente di proprietà di OTE/Deutsche Telekom) ha venduto diverse unità – lo scorso anno Orange ha acquistato la sua divisione fissa. Ora Vodafone (forte nel mobile) e Digi (operatore locale in rapida crescita) si alleano per dividersi il resto, inclusa la base di abbonati mobili di Telekom. La mossa, annunciata il 19 settembre, eliminerà il marchio Telekom in Romania e probabilmente porterà Vodafone a una posizione di co-leader di mercato insieme a Orange. Dimostra come anche nei mercati di medie dimensioni gli operatori uniscano le forze per raggiungere la scala. I regolatori UE esamineranno l’accordo, ma esso si allinea alla tendenza di ridurre i mercati a quattro operatori a tre per ottenere margini migliori e investimenti nelle reti. Per i consumatori rumeni, la speranza è un miglioramento del rollout 5G e della qualità del servizio grazie ai nuovi investimenti, anche se alcuni temono una riduzione della concorrenza.

Espansioni nei mercati emergenti: In India, oltre al lancio 5G pianificato da BSNL, i provider privati Jio e Airtel continuano la loro rapida espansione del 5G – entrambi hanno superato le 10.000 città coperte e ora stanno portando il 5G anche nei villaggi tramite l’accesso wireless fisso per la banda larga domestica. Jio ha annunciato una partnership con OneWeb (iniziativa satellitare LEO) per utilizzare il backhaul satellitare al fine di collegare siti cellulari 4G/5G remoti, a complemento della propria dorsale in fibra. In Africa, MTN Group e Airtel Africa hanno ampliato il 4G/5G nelle aree rurali tramite schemi innovativi come la condivisione di rete transfrontaliera e l’uso di hardware OpenRAN più economico per ridurre i costi. Il rapporto GSMA Mobile Internet Connectivity per il 2025 (pubblicato all’Assemblea Generale ONU) ha evidenziato che 4 miliardi di persone ora usano internet mobile, ma 3,4 miliardi sono ancora offline, principalmente nelle regioni in via di sviluppo. I provider stanno lanciando programmi di smartphone a basso costo, reti ibride satellitari-terrestri e servizi finanziari mobili per favorire l’adozione tra il prossimo miliardo di utenti.

Ostacoli M&A e partecipazioni governative: In alcuni mercati, i governi sono intervenuti in materia di fusioni e acquisizioni nel settore delle telecomunicazioni. Ad esempio, in Sudafrica, le autorità di regolamentazione stanno valutando il destino di Telkom mentre cerca una fusione o acquisizione – una proposta di acquisizione da parte di MTN è stata annullata lo scorso anno per questioni antitrust, e ora sono emersi nuovi offerenti (come un consorzio sostenuto dal governo), evidenziando quanto siano strategici gli asset delle telecomunicazioni. Nel frattempo, la Malesia ha completato la fusione tra Celcom e Digi nel 2022 (creando un nuovo leader di mercato), e questa settimana si suggerisce che la Thailandia sia vicina ad approvare una fusione tra True e DTAC dopo lunghe deliberazioni. Il Brasile sta integrando gli utenti mobili di Oi dopo la suddivisione degli asset tra Telefônica (Vivo), Claro e TIM – le autorità garanti della concorrenza stanno monitorando per assicurarsi che i tre grandi operatori rimasti investano nella copertura come promesso. In generale, sebbene il ritmo delle fusioni e acquisizioni tra operatori vari da paese a paese, la pressione economica dovuta agli ingenti investimenti in 5G e fibra sta spingendo molti a consolidarsi o a cercare partnership per la condivisione delle reti. I regolatori si trovano nel mezzo, bilanciando i benefici della scala (implementazione più rapida, costi inferiori per utente) con la necessità di concorrenza per tutelare i consumatori. Questa delicata danza è stata evidente nel caso Telenor-PTCL in Pakistan, e continuerà a essere un tema centrale nelle notizie sulle telecomunicazioni.

Tecnologia di accesso a Internet: innovazioni e interruzioni

Interruzione mortale in Australia: Un forte promemoria di quanto siano critiche le reti di telecomunicazione è arrivato con la interruzione di emergenza di Optus in Australia. Il 18 settembre, Optus (il secondo operatore mobile) ha subito un enorme guasto di rete che ha interrotto le chiamate vocali, gli SMS e, cosa più allarmante, l’accesso ai servizi di emergenza (000) per molti clienti [126]. L’interruzione di 13 ore ha colpito circa 10 milioni di utenti. Tragicamente, si ritiene che quattro persone siano morte perché non sono riuscite a contattare ambulanze o polizia in tempo a causa delle chiamate fallite [127] [128]. Tra le vittime ci sarebbe stato un bambino di 8 settimane nel Queensland e una donna colpita da un malore – i loro familiari hanno continuato a chiamare il 000 da telefoni Optus ma non sono riusciti a mettersi in contatto [129]. L’incidente è stato attribuito a errore umano durante un aggiornamento di routine del firewall di rete [130]. Secondo l’amministratrice delegata di Optus, Kelly Bayer Rosmarin (che si è poi dimessa a causa dell’incidente), un dipendente non ha seguito i protocolli stabiliti durante l’aggiornamento del software del firewall, causando una serie di guasti nell’instradamento delle chiamate [131]. L’interruzione ha disconnesso l’interconnessione di Optus con i centri di chiamata di emergenza in almeno due stati e nel Territorio del Nord [132]. Anche i sistemi di backup non sono riusciti ad attivarsi correttamente. L’indignazione pubblica e il controllo del governo sono stati immediati. Il Primo Ministro Anthony Albanese ha dichiarato che era “assolutamente inaccettabile” che le chiamate al 000 non fossero disponibili [133], e il ministro federale delle comunicazioni ha convocato la società madre di Optus, Singtel, per una spiegazione [134].

In risposta, Optus ha avviato un’indagine indipendente guidata dal membro del consiglio di amministrazione Kerry Schott – una rispettata veterana dell’industria energetica – per indagare a fondo sulle cause tecniche e procedurali [135]. L’amministratore delegato del Gruppo Singtel, Yuen Kuan Moon, ha rilasciato delle scuse pubbliche: “Siamo profondamente dispiaciuti… che i clienti non abbiano potuto collegarsi ai servizi di emergenza quando ne avevano più bisogno,” ha dichiarato, promettendo di collaborare con il consiglio di Optus per evitare che accada qualcosa di simile [136] [137]. Le prime indagini suggeriscono che il blackout avrebbe potuto essere evitabile con una migliore gestione dei cambiamenti: Optus ha rivelato che i protocolli standard di failover “non sono stati seguiti” durante l’aggiornamento del firewall [138]. L’azienda sta collaborando con le autorità di regolamentazione australiane (ACMA e altre) che stanno indagando su possibili violazioni degli obblighi di affidabilità della rete. Optus ha inoltre aumentato le ridondanze per le chiamate di emergenza – ad esempio, garantendo che se una rete fallisce, le chiamate al 000 possano essere instradate tramite altri operatori – e sta compensando i clienti con dati gratuiti. Ma questi provvedimenti arrivano troppo tardi per le famiglie colpite. Il governo sta ora rivedendo gli standard di resilienza delle telecomunicazioni, dato che questo blackout è seguito a un altro blackout della rete Optus nel 2022 (anche se quello non ha avuto impatti sulla sicurezza). L’incidente sottolinea che, poiché ci affidiamo ai telefoni per comunicazioni vitali, anche una affidabilità “cinque nove” potrebbe non essere sufficiente – i sistemi critici necessitano di progetti a prova di errore. Ha anche riacceso il dibattito sul fatto che l’Australia debba imporre il roaming o la condivisione della rete durante le emergenze (così una chiamata può passare su qualsiasi rete disponibile). Il blackout di Optus è diventato un caso di studio su come un singolo errore tecnico possa trasformarsi in una crisi nazionale, e probabilmente porterà a una supervisione regolamentare più rigorosa sulla prontezza delle reti di telecomunicazione in caso di emergenza.

5G vs 4G: testare il clamore: Su una nota più accademica, uno studio di ricerca sulle telecomunicazioni completo pubblicato il 24 settembre ha messo in discussione le ipotesi sulle prestazioni del 5G. Ricercatori della Northeastern University, IMDEA Networks e altri hanno misurato le reti 5G e 4G in otto città (tra cui Boston, Berlino, Madrid, ecc.) nell’ultimo anno [139]. Il loro risultato principale: la diffusione del 5G è ampia nelle principali aree urbane, ma non significa sempre una migliore esperienza utente rispetto al 4G [140]. In alcune città e con alcuni operatori, hanno riscontrato “nessun chiaro vantaggio in termini di latenza” per il 5G – e in alcuni casi, il 5G era in realtà più lento o più incostante dell’LTE [141]. Un coautore, Claudio Fiandrino di IMDEA, ha osservato che la tanto decantata latenza ultra-bassa del 5G non si è manifestata in modo uniforme: “la stabilità non si è ancora tradotta in vantaggi costanti di latenza rispetto al 4G… la realtà è più varia di quanto suggerisca il marketing.” [142]. La variazione spesso dipendeva da come l’operatore implementa la rete – ad esempio, se il 5G di un operatore è principalmente su DSS (condivisione delle bande 4G) o se la densità delle celle 5G è bassa, gli utenti potrebbero vedere pochi benefici. Al contrario, alcune reti con ampio spettro mid-band e molte small cell offrivano ottime velocità/uplink 5G. Lo studio ha combinato dati crowdsourced e test controllati, includendo anche una configurazione mmWave in laboratorio, per ottenere sia una visione ampia che approfondita [143]. Il messaggio per utenti e decisori politici è che “5G” non è un monolite – bisogna guardare al proprio operatore e alla propria posizione per sapere se supera davvero il 4G [144] [145]. Per applicazioni sensibili alla latenza come AR/VR o guida autonoma, questa sfumatura è fondamentale: essere semplicemente su 5G non garantisce una latenza sotto i 20 ms se la rete non è ottimizzata per questo. I ricercatori hanno lanciato un avvertimento amichevole riguardo al passare troppo velocemente al 6G: se saltiamo alla prossima “G” senza comprendere appieno i problemi reali del 5G, rischiamo “una cattiva allocazione delle risorse… e di minare la fiducia” quando le promesse non corrispondono alla realtà [146]. Invitano a continuare le misurazioni su larga scala e la trasparenza da parte degli operatori sulle prestazioni della rete. In sostanza, non credere ciecamente al clamore – testa e verifica. Questo tipo di studio è prezioso perché porta dati nella discussione. Mentre si intensificano le discussioni sul 6G (con visioni di comunicazioni olografiche e reti guidate dall’IA), le lezioni dal lancio del 5G – sia i successi che i limiti– dovrebbe informare su come procede l’industria. La buona notizia è che il 5G sta migliorando costantemente; man mano che viene distribuito più spettro mid-band e che i core 5G standalone entrano in funzione, molte reti colmeranno il divario e supereranno realmente l’LTE sotto tutti gli aspetti. Fino ad allora, i consumatori potrebbero sperimentare un 5G che è “a volte fantastico, a volte così così”, che è esattamente ciò che questa ricerca ha rilevato.

Citazioni da leader e esperti del settore

Nel corso di questi sviluppi, leader ed esperti del settore hanno condiviso intuizioni che evidenziano le opportunità e le sfide nelle telecomunicazioni:

  • Clive Selley (CEO, Openreach) – sul raggiungimento di 20 milioni di connessioni in fibra ma con la necessità che gli utenti effettuino il passaggio: “Nel 2025, essere online non è un lusso – è una linea di vita… La fibra completa rende quel portale [verso le opportunità] più veloce e molto più affidabile… Ma gli aggiornamenti spesso non avvengono automaticamente, quindi le persone devono contattare il proprio fornitore di banda larga per effettuare il passaggio.” [147] Questa citazione sottolinea l’importanza della banda larga nella vita quotidiana e la sfida dell’ultimo miglio per portare i clienti sulle nuove tecnologie.
  • Michael Aspinall (Head of Enterprise, Nokia Europe) – sul 5G privato nel settore minerario: “L’estrazione mineraria è uno degli ambienti più difficili al mondo per la connettività, e il 5G privato si sta rivelando rivoluzionario… Insieme a Boldyn Networks, stiamo permettendo a Callio di dimostrare come reti sicure, affidabili e ad alte prestazioni possano trasformare le operazioni sotterranee — rendendole più sicure, sostenibili ed efficienti.” [148] Sottolinea come il 5G possa risolvere problemi industriali reali che la tecnologia precedente non poteva affrontare.
  • Masayoshi Son (CEO, SoftBank) – parlando del grande progetto di data center AI Stargate (una joint venture da 500 miliardi di dollari tra OpenAI, SoftBank e Oracle), Son ha dichiarato con enfasi: “Stiamo aprendo la strada a una nuova era in cui l’IA fa progredire l’umanità.” (Fonte: Telecoms.com) Pur concentrandosi sull’infrastruttura AI, riflette l’ambiziosa intersezione tra i settori tecnologici – i data center delle telecomunicazioni che alimentano l’IA, la quale a sua volta genera maggiore domanda di rete.
  • Sam Altman (CEO, OpenAI) – sulla necessità di investimenti nel calcolo (progetto Stargate): “L’IA può realizzare la sua promessa solo se costruiamo la potenza di calcolo per alimentarla… Stiamo già facendo progressi storici… muovendoci rapidamente non solo per rispettare l’impegno iniziale [di Stargate], ma per gettare le basi di ciò che verrà dopo.” (Telecoms.com) – Un promemoria che le reti future (6G e oltre) saranno modellate tanto dai carichi di lavoro dell’IA quanto dall’uso umano.
  • Yuen Kuan Moon (Group CEO, Singtel) – scusandosi per il blackout di Optus: “Siamo profondamente dispiaciuti di apprendere dell’incidente di rete presso la nostra controllata Optus… e di sapere che i clienti non hanno potuto collegarsi ai servizi di emergenza quando ne avevano più bisogno.” [149] [150] – Un riconoscimento sincero del fallimento, che mostra il senso di responsabilità delle telco per la sicurezza pubblica.
  • Anthony Albanese (Primo Ministro dell’Australia) – sul blackout di Optus: “Completamente inaccettabile.” [151] – A volte bastano poche parole da un alto funzionario per trasmettere la gravità di un guasto alle telecomunicazioni.
  • Ashok Khuntia (Presidente di Core Networks, Mavenir) – sulla partnership con Iridium per il core satellitare: “Questa collaborazione con Iridium rappresenta una pietra miliare strategica nella missione di Mavenir di abilitare una connettività senza soluzione di continuità tra domini terrestri e non terrestri… una potente dimostrazione di come le soluzioni core di Mavenir, flessibili e scalabili, possano adattarsi alle esigenze in evoluzione delle reti guidate dai satelliti.” [152] – Sottolineando la convergenza tra reti satellitari e terrestri come un unico tessuto connesso.
  • Tim Last (EVP, Iridium) – sul lancio del servizio direct-to-device di Iridium: “Che si tratti di IoT o D2D, Iridium NTN Direct offrirà una soluzione veramente globale, affidabile e pronta per il futuro per MNO, produttori di chip e consumatori in tutto il mondo.” [153] – Dipinge la visione della connettività satellitare non come una nicchia, ma come parte integrante della telefonia mobile mainstream.
  • Joe Russo (EVP Global Networks, AT&T) – sulla partnership con AST SpaceMobile per raggiungere l’ultimo 1%: “In queste aree dove vive, lavora e si diverte meno dell’1% delle persone, se riesco a trovare un modo per iniziare a costruire capacità che permettano ai clienti di fare tutto ciò che amano fare su una rete terrestre, allora vogliamo esserci – ed è per questo che abbiamo collaborato con AST… Portano grande tecnologia e super innovazione per portarci oltre il semplice invio di messaggi di emergenza verso servizi a valore aggiunto sempre maggiori nel tempo. Ma questo non è ancora disponibile oggi.” [154] – Russo riconosce apertamente il limite attuale (oggi è solo testo), ma mostra fiducia che servizi satellitari più completi arriveranno, in linea con le aspettative dei clienti di poter usare il telefono ovunque.
  • Claudio Fiandrino (Professore Ricercatore, IMDEA Networks) – sui risultati dello studio sul 5G: “La diffusione del 5G nelle grandi città si è stabilizzata, ma questa stabilità non si è ancora tradotta in vantaggi costanti di latenza rispetto al 4G/LTE; la realtà è più variegata di quanto suggerisca il marketing… In termini di copertura e stabilità della diffusione, il 5G sembra maturo nelle grandi città, ma la piena maturità non è ancora stata raggiunta per quanto riguarda affidabilità, chiari vantaggi prestazionali ed esperienza utente… Quindi, la maturità è condizionata: distribuito, sì; prestazioni costantemente superiori, non ancora.” [155] [156] – Una prospettiva esperta e sfumata che invita alla pazienza e a continuare il lavoro sul 5G.
  • Bain & Co. Global Tech Report (analista David Crawford) – sulla crisi di capacità di rete e IA: “Entro il 2030, i dirigenti tecnologici dovranno affrontare la sfida di investire circa 500 miliardi di dollari in spese in conto capitale e trovare circa 2 trilioni di dollari in nuovi ricavi per soddisfare in modo redditizio la domanda [IA]… Se le attuali leggi di scala reggono, l’IA metterà sempre più sotto pressione le catene di approvvigionamento a livello globale… il rischio di sovracostruzione e sottocostruzione non è mai stato così impegnativo.” (articolo Stargate di Telecoms.com) – Anche se riguarda l’IA, questa citazione sottolinea un punto più ampio rilevante per le telecomunicazioni: sono necessari investimenti massicci nelle infrastrutture digitali (fibra, 5G, data center, satelliti) per supportare il prossimo tsunami di dati, e monetizzare tali investimenti è una questione urgente. Si suggerisce che telco, aziende cloud e altri debbano collaborare e innovare per evitare colli di bottiglia e tensioni finanziarie.

Ognuna di queste citazioni, da CEO a primi ministri fino agli ingegneri, dipinge una parte del quadro di un settore in evoluzione – che amplia la propria portata, abbraccia nuove tecnologie, ma si confronta anche con insidie e aspettative disattese. Offrono una voce diretta alle notizie, sia che si tratti di entusiasmo per le innovazioni sia di riflessione dopo i fallimenti. In un’epoca in cui le telecomunicazioni sono alla base di quasi ogni aspetto della vita moderna, ascoltare direttamente chi è al comando o in prima linea nella ricerca aiuta il pubblico a capire non solo cosa sta succedendo, ma perché è importante e come i protagonisti stanno pensando al futuro.

Previsioni e analisi degli analisti

Gli analisti di settore e le società di consulenza sono stati impegnati ad analizzare i dati per comprendere queste tendenze e prevedere cosa accadrà dopo:

Previsioni di mercato satellite-cellulare: Gli analisti di Bank of America (BofA) hanno pubblicato un rapporto approfondito stimando la dimensione del mercato globale della connettività telecom e quanto potrebbero conquistare gli operatori satellitari [157]. Hanno stimato il Total Addressable Market (TAM) a circa 200 miliardi di dollari all’anno per i servizi di telecomunicazione a livello mondiale [158]. Questo include circa 30 miliardi di dollari di ricavi “wireless” (mobile), 41 miliardi di dollari nella banda larga fissa, 10 miliardi di dollari nelle comunicazioni per la difesa e una grossa fetta da oltre 100 miliardi di dollari per altri servizi [159] [160] (come reti aziendali, IoT, ecc.). La tesi di BoA è che le costellazioni satellitari LEO (Starlink, Kuiper, OneWeb, AST, ecc.) potenzialmente puntano a quasi tutto quel mercato da 200 miliardi di dollari* offrendo connettività ovunque [161] [162]. Ad esempio, nella banda larga domestica (il segmento wireline da 41 miliardi di dollari), i satelliti potrebbero competere per i clienti rurali che non hanno la fibra – Starlink già applica un costo di circa 80 $/mese in molti paesi, paragonabile ai prezzi della banda larga urbana [163]. La banca vede forse un’opportunità da 40 miliardi di dollari nella banda larga consumer per i LEO (dividendo la popolazione connessa e non connessa) [164] [165]. Nel segmento “wireless” (i 30 miliardi di dollari del mobile), i satelliti che si collegano direttamente ai telefoni potrebbero catturare un quarto dei 5,4 miliardi di utenti di telefoni nel mondo più 2,7 miliardi di persone non connesse <a href=”https://www.advanced-television.com/2025/09/23/bank-ast-starlink-kuiper-targeting-200bn-market/#:~:text=BoA%20expands%20the%20rationale%20behind,billion%20for%20the%20unconnected%20population” target=”_blank” rel=”norefeadvanced-television.com [166]. Anche solo un’adozione del 25% genererebbe circa 24 miliardi di dollari dagli utenti attualmente connessi e 5 miliardi dagli utenti non connessi, secondo le loro stime [167] [168]. In altre parole, se AST SpaceMobile (come esempio) riuscisse alla fine a servire anche solo la metà della base clienti diretta indirizzabile, ciò potrebbe tradursi in circa 15 miliardi di dollari di ricavi annuali [169] – una cifra enorme che spiega perché il suo titolo abbia recentemente entusiasmato gli investitori. Il rapporto di BoA osserva anche che i satelliti possono integrare i segmenti IoT, aviazione, marittimo e difesa (che valgono insieme qualche altro miliardo) [170] [171]. Nel complesso, la loro analisi delinea un quadro di convergenza tra telco e satelliti: invece di essere una nicchia, prevedono un’integrazione, con molte telco che rivendono il servizio satellitare come “aggiunta” ai loro piani [172] [173]. Questo supporta un modello cooperativo – ad esempio AT&T che collabora con AST, T-Mobile con Starlink, Vodafone con AST – in cui gli operatori terrestri incorporano la copertura satellitare a pagamento, invece di una pura competizione. Gli analisti avvertono che gli attuali circa 7 milioni di utenti di Starlink sono solo una piccola parte del mercato, e rimangono sfide tecniche/commerciali, ma credono che la torta totale sia enorme e ancora in gran parte inesplorata [174] [175].

Tendenze globali degli investimenti nelle telecomunicazioni:Dell’Oro Group ha riportato che il CapEx globale delle telecomunicazioni si è stabilizzato nel 2025 dopo un grande aumento trainato dal 5G nel 2020–2022. Si aspettano che il CapEx degli operatori “si normalizzi, non scompaia” entrando nel 2026 [176] – il che significa che le telco continueranno a investire per espandere 5G, fibra e data center, ma il tasso di crescita si appiattirà man mano che si concludono le prime implementazioni del 5G. È significativo che ora gli operatori stiano destinando più capitale a aggiornamenti di capacità, miglioramenti della qualità, automazione ed efficienza energetica invece che solo alla copertura [177]. Questo è in linea con i report della società di consulenza Omdia, che ha previsto che il mercato del cloud delle reti telco (tutto il software cloudificato e l’infrastruttura virtualizzata utilizzata dalle telco) crescerà di circa il 12% nel 2025, il doppio rispetto al 6% del 2024 [178]. In altre parole, gli operatori di telecomunicazioni stanno investendo in reti guidate dal software – come la virtualizzazione della rete core, nodi di edge computing, IA per le operazioni – per ridurre i costi e abilitare nuovi servizi (ad es. network slicing per le imprese).

Adozione del 5G e prospettive dei dispositivi:GSMA Intelligence e altre società di analisi hanno osservato che entro la fine del 2025, le sottoscrizioni 5G a livello mondiale probabilmente supereranno i 2 miliardi, rappresentando circa un quarto di tutte le connessioni mobili. La crescita più rapida si registra in Cina, Nord America e nei paesi del Golfo, con l’Europa che sta recuperando e molti mercati in via di sviluppo ancora prevalentemente su 4G. I produttori di smartphone stanno ora lanciando telefoni 5G economici sotto i 150 dollari, accelerando così l’adozione nei mercati più sensibili al prezzo. Il CEO di Qualcomm, Cristiano Amon, ha suscitato scalpore il 24 settembre affermando che “il 6G arriverà entro il 2028 per dispositivi pre-commerciali” [179], prevedendo di fatto i primi telefoni compatibili con il 6G tra circa tre anni. Sebbene gli standard 6G non siano ancora stati finalizzati (e molti esperti prevedano il 2030+ per le implementazioni reali), la tempistica di Qualcomm indica che la R&S è già molto avanzata e i primi chipset 6G prototipali potrebbero emergere prima del previsto – probabilmente influenzando le funzionalità 5G-Advanced nel frattempo. Il ciclo dell’hype di Gartner per le telecomunicazioni 2025 ha posizionato concetti come “6G” e “reti non terrestri (NTN)” al picco delle aspettative, cioè se ne parla molto ma ci vorranno anni, mentre soluzioni come il 5G privato e Open RAN sono sulla strada verso una produttività concreta.

Previsioni delle società di consulenza: Il rapporto sulle telecomunicazioni 2025 di Deloitte ha previsto una crescita continua del Fixed Wireless Access (FWA) – in sostanza, la banda larga 5G come alternativa al cavo/DSL. Deloitte prevede decine di milioni di nuovi abbonati FWA a livello globale, poiché gli operatori utilizzano le reti 5G per offrire internet domestico, soprattutto nelle aree con scarse opzioni cablate (questo si collega anche alla tendenza FWA satellitare) [180]. Hanno inoltre evidenziato la crescente integrazione dell’IA generativa negli smartphone (co-processori IA per funzioni come la traduzione linguistica in tempo reale o il miglioramento delle immagini direttamente sul dispositivo). Sul fronte aziendale, sia Deloitte che McKinsey hanno sottolineato che le reti 5G private e l’edge computing stanno raggiungendo un punto di svolta: più fabbriche, porti e campus adotteranno il 5G privato nel 2025–26 man mano che la tecnologia matura e i casi d’uso (come l’esempio minerario o la produzione automatizzata) dimostrano il ritorno sull’investimento. Una delle sfide evidenziate è il divario di talenti e competenze – gli operatori di telecomunicazioni hanno bisogno di più esperti di software e cloud man mano che le reti si virtualizzano, quindi potremmo vedere più partnership con fornitori di cloud (come AT&T con Microsoft, Verizon con AWS, ecc.) per gestire la complessità.

Uno sguardo al 2026 e oltre: Alcuni analisti stanno iniziando a discutere delle opportunità di ricavo del 6G – ad esempio, un’analisi di Morningstar del 2 settembre ha considerato come le nuove leggi statunitensi (come il CHIPS Act e i cambiamenti nelle politiche sullo spettro) influenzeranno gli investimenti nel 6G e oltre [181]. L’idea è che i finanziamenti governativi per la R&S sui semiconduttori e i mandati per aprire lo spettro potrebbero dare agli Stati Uniti un vantaggio nello sviluppo del 6G (rispetto al 5G, dove la Cina era in vantaggio iniziale). E sebbene il 6G non sia ancora definito, temi iniziali come reti native per l’IA, frequenze sub-THz e persino capacità di rilevamento (utilizzare le reti per rilevare oggetti/ambiente) sono già all’attenzione. Gli analisti avvertono, tuttavia, che monetizzare il 6G sarà complicato – proprio come l’app killer del 5G oltre la banda larga mobile è ancora oggetto di dibattito (alcuni dicono che sia la base per l’Industria 4.0, le smart city, ecc., ma la realtà aumentata/virtuale per i consumatori ha deluso le aspettative). Quindi è probabile che le società di consulenza consiglino alle telco di sfruttare appieno il 5G (ad esempio, offrendo API di rete, servizi edge cloud e soluzioni verticali) per garantire solidi business case in vista dell’era 6G.

In sintesi, gli analisti vedono un settore delle telecomunicazioni solido e in crescita, ma anche di fronte a esigenze di investimento senza precedenti e a dinamiche competitive. Le previsioni evidenziano enormi opportunità (connettere chi non è ancora connesso, nuovi servizi per le imprese, ubiquità satellitare) pur invitando alla cautela affinché l’hype non superi la realtà (come abbiamo visto con alcune delusioni sul 5G). È un equilibrio tra investire con decisione nel futuro, ma anche valorizzare gli asset attuali e fare bene le basi – un tema che si riflette in molte delle notizie della settimana. I prossimi anni riveleranno quali attori sapranno gestire meglio questo equilibrio e, come sempre, saranno i consumatori a scegliere con le loro preferenze di servizi e fornitori. Per ora, la traiettoria è chiara: più persone online in più modi, velocità maggiori, latenze più basse e reti più intelligenti e sempre più intrecciate con lo spazio – ma anche la necessità di vigilare affinché affidabilità e inclusività tengano il passo con l’innovazione.

Fonti: Le informazioni in questo rapporto si basano sulle ultime notizie e analisi provenienti da fonti e esperti del settore, tra cui Telecoms.com, Reuters, Advanced Television, RCR Wireless, Space.com, EurekAlert, e vari comunicati ufficiali e studi [182] [183] [184] [185] [186] [187] [188] [189] [190] [191] [192] [193] [194] [195] [196] [197] [198] [199] [200] [201], tra gli altri. Queste fonti forniscono una visione connessa di come il 24–25 settembre 2025 sia diventato un punto di svolta nei settori delle telecomunicazioni e di internet – dalla terra al cielo.

5G vs Starlink SPEED TEST

References

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