Svolte nel 5G, Addii al 3G e Mosse di Potere nelle Telecomunicazioni – Aggiornamento Globale GSM Internet (3–4 Ottobre 2025)

Ottobre 6, 2025
5G Breakthroughs, 3G Farewells & Telecom Power Moves – Global GSM Internet Update (Oct 3–4, 2025)

Punti salienti

  • Gli Stati Uniti accelerano sul 5G (e puntano al 6G): La FCC si è mossa per prevenire ostacoli locali e accelerare la costruzione di torri wireless, garantendo che stati/città “non possano bloccare illegalmente il 5G o le future implementazioni 6G” [1] come parte di una nuova iniziativa per “potenziare” il rollout delle reti.
  • Aste per lo spettro in aumento in tutto il mondo: L’ente regolatore indiano ha delineato una mega-asta su 10 bande – inclusa la banda upper 6 GHz per la prima volta [2]. Lo Sri Lanka ha emesso l’avviso finale per lanciare la tanto attesa asta per lo spettro 5G [3], mentre la Turchia ha fissato al 16 ottobre la data per la sua gara 5G (con servizi previsti per aprile 2026) [4]. In Europa, il Regno Unito sta avviando un’asta di frequenze mmWave ad alta banda (26 GHz & 40 GHz) nelle principali città a ottobre [5].
  • I grandi operatori scommettono sull’espansione del 5G:BT (UK) ha annunciato un piano ambizioso per coprire il 99% della popolazione con 5G standalone entro il 2030 – quattro anni in anticipo rispetto agli obiettivi dei concorrenti [6] – implementando nuove radio Ericsson che aumentano la capacità uplink di 4× e oltre 1.500 small cell a livello nazionale [7] [8]. Verizon (US), nel frattempo, ha stretto una partnership con GE Vernova per aggiungere una piattaforma wireless industriale per le aziende di servizi pubblici, con l’obiettivo di modernizzare le reti energetiche con connettività LTE/5G sicura e affidabile [9].
  • Scossoni di mercato e fusioni:Vodafone ha rafforzato la sua presenza nell’Europa dell’Est accordandosi per acquisire Telekom Romania Mobile (business post-pagato più spettro/torri) da OTE, come parte di un accordo congiunto con Digi che acquisisce gli utenti prepagati [10]. Leader del settore come Telefonica stanno sollecitando i regolatori a consentire una maggiore consolidazione – sottolineando che in Europa ci sono 41 operatori di telecomunicazioni con più di 500mila utenti (contro solo 5 negli Stati Uniti) [11] – sostenendo che “togliere il freno” a fusioni e acquisizioni creerebbe operatori più forti e innovativi [12]. (Le autorità UE stanno effettivamente valutando di allentare le regole sulle fusioni in risposta a queste richieste [13].)
  • 4G/5G in crescita, 2G/3G in calo: L’eliminazione globale delle reti legacy sta accelerando. Negli Stati Uniti, il 3G è stato disattivato nel 2022 e i principali operatori prevedono di ritirare il 2G entro il 2025 [14]. In tutta Europa, le reti 3G sono in gran parte smantellate ora, e la maggior parte dei paesi punta a spegnere completamente il 2G entro il 2030 [15] (ad esempio, la Germania ha terminato il 3G nel 2021 e fermerà il 2G entro il 2028; la Francia manterrà il 2G fino a fine 2026 e il 3G fino al 2029 [16]). Anche i paesi che hanno adottato più tardi stanno programmando la dismissione: la Turchia, che lancerà il 5G nel 2026, prevede di spegnere i servizi 2G e 3G entro il 2029 [17].
  • Le nuove frontiere del 5G – RedCap e altro: Una nuova analisi di settore prevede che il 2025 sarà un anno di svolta per le reti 5G Standalone pure e per l’adozione di dispositivi IoT a capacità ridotta (RedCap) [18]. I ricercatori di Omdia sottolineano che, per la prima volta, produttori di dispositivi e reti sono allineati su RedCap – come dimostra il supporto RedCap nell’ultimo smartwatch di Apple – e i primi dispositivi RedCap commerciali (T-Mobile US ne ha lanciato uno a fine 2024) stanno arrivando sul mercato [19]. Si prevede che l’Asia-Pacifico guiderà questo boom IoT, e si prevede che il network slicing 5G entrerà finalmente in uso commerciale reale (con operatori come T-Mobile e Verizon che offriranno slice) per aiutare le imprese – il 33% delle quali considera il 5G privato fondamentale per la sicurezza – a personalizzare la connettività [20].
  • Il 5G abilita nuove imprese: Le reti mobili avanzate stanno rendendo possibili innovazioni un tempo ritenute impossibili. Un esempio: l’operatore del Kuwait Zain ha appena facilitato un intervento chirurgico a distanza da record mondiale – un medico in Kuwait ha eseguito con successo una procedura robotica su un paziente a 12.000 km di distanza in Brasile, grazie al collegamento ad alta velocità di Zain (80 Mb/s con soli 199 ms di latenza) che ha fornito una connettività affidabile e quasi istantanea [21]. Questo traguardo dimostra come le infrastrutture 4G/5G a bassissima latenza possano supportare applicazioni mission-critical dalla telemedicina all’industria intelligente, riducendo le distanze come mai prima d’ora [22] [23].

Aggiornamenti su spettro e regolamentazione

Stati Uniti – Spianare la strada al 5G: I regolatori statunitensi stanno adottando misure aggressive per accelerare il dispiegamento della prossima generazione di reti wireless. Il 30 settembre, la Federal Communications Commission ha adottato nuove proposte per semplificare la costruzione delle infrastrutture a livello nazionale. La FCC prevede di annullare ritardi ingiustificati da parte di autorità statali e locali, garantendo di fatto che le autorità locali “non possano bloccare illegalmente il 5G o i futuri dispiegamenti 6G” [24]. Snellendo la burocrazia per i permessi e chiarendo le regole (inclusa una possibile “rocket docket” per le controversie), i funzionari puntano a “supercaricare” la densificazione e gli aggiornamenti delle reti 5G [25] [26]. Il Commissario FCC Brendan Carr ha osservato che questa agenda “Build America” libererà spettro e rimuoverà ostacoli per soddisfare la crescente domanda di wireless [27]. Parallelamente, i responsabili politici statunitensi stanno pianificando le future aste di spettro. I piani più recenti della FCC per il 2026 includono l’asta delle restanti frequenze AWS-3 mid-band entro giugno 2026, con altre bande (ad es. la parte superiore della banda C a 4 GHz e persino alcune licenze a 600 MHz) prese in considerazione per le successive aste [28] [29]. Anche la National Telecommunications and Information Administration (NTIA) ha identificato nuove frequenze da studiare per le aste – da 1675 MHz fino a 7,4 GHz – mentre l’America cerca più banda per il 5G/6G nei prossimi anni [30].

Asia – Grandi aste per lo spettro 5G: Diversi governi asiatici si sono mossi per assegnare spettro critico alla banda larga mobile. L’Autorità di Regolamentazione delle Telecomunicazioni dell’India ha avviato una imponente vendita di spettro che copre quasi 10 diverse bande[31]indianinfrastructure.com. Per la prima volta, questa prossima asta includerà le frequenze della fascia superiore dei 6 GHz[32]indianinfrastructure.com[33]indianinfrastructure.com[34]indianinfrastructure.com[35]indianinfrastructure.com. Nel frattempo, Sri Lanka è sul punto di lanciare i servizi 5G dopo anni di preparazione. Il 3 ottobre, le autorità di Colombo hanno annunciato la formale Notice of Assignment[36]dailymirror.lk. In un processo di 40 giorni (con tutti i documenti ora pubblici sul sito del regolatore), lo Sri Lanka assegnerà le frequenze e prevede di concludere l’asta entro due mesi[37]dailymirror.lk[38]dailymirror.lk[39]dailymirror.lk{{T35}} [40].

Medio Oriente e Turchia – 5G all’orizzonte: In Turchia, le autorità hanno confermato i piani per tenere una tanto attesa gara per le frequenze 5G il 16 ottobre 2025, con il servizio commerciale 5G previsto per l’inizio del 1° aprile 2026 [41] [42]. L’asta offrirà 11 pacchetti di frequenze (per un totale di 400 MHz di spettro nelle bande 700 MHz e 3,5 GHz) e punta a raccogliere almeno 2,1 miliardi di dollari [43] [44]. I principali operatori mobili turchi – Turkcell, Turk Telekom e Vodafone Turkey – sono tutti idonei a partecipare con le loro attuali licenze GSM/4.5G [45]. Questo lancio del 5G arriva dopo anni di ritardi; i funzionari hanno osservato che le concessioni 2G/3G esistenti dureranno fino al 2029, dopodiché entrerà in vigore un nuovo regime di licenze (con requisiti di condivisione dei ricavi) per tutti gli operatori [46] [47]. Altrove in Medio Oriente, anche altri paesi stanno riallocando le frequenze per il 5G. Ad esempio, Israele ha annunciato che spegnerà le reti 2G e 3G entro la fine del 2025 per liberare spettro, proprio mentre la copertura 5G si espande (una tendenza rispecchiata negli stati del Golfo che dismettono le reti legacy per concentrarsi su 4G/5G). Queste mosse sulle frequenze sottolineano un’accelerazione regionale più ampia verso la prossima generazione di internet mobile.

Europa – 5G ad alta banda e oltre: I regolatori europei hanno continuato a sviluppare strategie per lo spettro 5G e future 6G. Nel Regno Unito, Ofcom sta iniziando la fase principale della sua prima asta dello spettro 5G mmWave nell’ottobre 2025 [48]. Le licenze nelle bande 26 GHz e 40 GHz – ben 6,25 GHz di spettro millimeter-wave in totale – saranno assegnate, con un focus sulle principali città dove la capacità 5G ultra-veloce è più necessaria [49] [50]. (Ofcom ha accettato le domande per l’asta a metà settembre e ha liberato i vecchi collegamenti fissi dalla banda per fare spazio [51] [52].) Questo spettro ad alta frequenza può offrire velocità multi-gigabit e bassa latenza, che secondo i regolatori potrebbero sbloccare nuove applicazioni 5G per consumatori e aziende nel Regno Unito [53]. Anche l’Europa continentale ha visto sviluppi nello spettro 5G: la Francia ha fatto progressi nell’assegnazione della banda 3,5 GHz agli operatori industriali per reti private, la Spagna ha preparato un’asta per i 26 GHz, e la Polonia ha finalmente ripreso la sua asta C-band bloccata, tra altri aggiornamenti. Guardando alla prossima generazione, la Commissione Europea e la CEPT hanno avviato i primi studi sulle frequenze terahertz che potrebbero sostenere il 6G negli anni 2030, assicurando che l’Europa rimanga competitiva nel lungo periodo.

Iniziative e investimenti degli operatori di telecomunicazioni

Il salto di BT verso il 5G nel Regno Unito: Il gruppo britannico delle telecomunicazioni BT (EE) ha presentato una roadmap di rete ambiziosa progettata per superare i suoi concorrenti nell’era del 5G. L’azienda si è posta l’obiettivo di raggiungere una copertura della popolazione al 99% con il 5G Standalone entro la fine dell’anno fiscale 2030, ovvero quattro anni in anticipo rispetto alle tempistiche dichiarate pubblicamente dai suoi rivali britannici [54]. Per raggiungere questo traguardo, BT sta già implementando apparecchiature 5G avanzate. La sua divisione mobile EE è stata la prima in Europa ad attivare i nuovi radio AIR 3284 di Ericsson – unità con antenne massive MIMO integrate che migliorano notevolmente le prestazioni della rete [55]. Finora sono attivi solo due siti (a Leeds), ma ne sono previsti centinaia; queste radio ad alta capacità possono offrire fino a 4× più capacità di uplink e 100× la capacità complessiva della rete 4G, il che aiuterà a gestire il traffico dati intenso in aree affollate e grandi eventi [56]. Insieme alle macro celle, BT ha accelerato il rollout urbano delle small cell per colmare le lacune di copertura e aumentare la velocità – oltre 1.500 small cell sono ora operative (500 aggiunte solo nell’ultimo anno in città come Belfast, Bristol e Oxford) [57]. Ha inoltre lanciato un sistema di Advanced RAN Coordination (ARC) a fine settembre che consente a gruppi di siti cellulari di condividere il carico e ridurre al minimo le interferenze, una caratteristica senza precedenti al mondo per migliorare l’esperienza utente [58]. Il responsabile della rete di BT, Howard Watson, ha sottolineato che raggiungere il 99% di copertura 5G è una pietra miliare importante ma non il traguardo finale – saranno necessarie ulteriori soluzioni mirate (ad esempio lungo le linee ferroviarie e negli edifici) per affrontare le ultime sfide di copertura [59]. In particolare, BT ha invitato il governo britannico a sostenere questo slancio semplificando i permessi urbanistici, migliorando l’accesso allo spettro e riconsiderando le elevate tariffe per lo spettro che possono ostacolare il rollout [60]. L’operatore ha citato studi secondo cui una migliore connettività mobile potrebbe sbloccare 230 miliardi di sterline di valore economico per la Gran Bretagna, sottolineando l’importanza di un 5G rapido e ubiquo [61].

La mossa di potere di Verizon nelle utility: Negli Stati Uniti, Verizon sta estendendo la sua presenza 5G aziendale nel settore energetico. Verizon Business ha annunciato una nuova partnership con GE Vernova (la divisione energia di GE) per integrare la piattaforma MDS Orbit di GE – una soluzione wireless industriale – nell’offerta di Verizon per le aziende di servizi pubblici [62]. Questa piattaforma consentirà agli operatori delle reti elettriche e ad altre utility di sfruttare le reti wireless di Verizon per attività mission-critical come l’automazione della rete, il monitoraggio remoto e la connettività della forza lavoro. Il sistema GE Vernova supporta una combinazione di comunicazioni (LTE industriale, narrowband con licenza, Wi-Fi senza licenza) su un unico dispositivo robusto [63], ed è costruito secondo standard rigorosi (con forte cybersicurezza e protezione dagli impulsi elettromagnetici) per garantire affidabilità. Integrandolo, Verizon punta a fornire una infrastruttura sicura e flessibile per modernizzare le reti di utility obsolete [64]. Il vicepresidente enterprise di Verizon, Jim Kilmer, ha osservato che le aziende energetiche stanno attraversando una “trasformazione massiccia” delle reti e hanno bisogno di comunicazioni affidabili e flessibili per gestirla [65]. Con questa collaborazione, Verizon può offrire soluzioni di rete privata che collegano sensori, sistemi di controllo (SCADA) e squadre sul campo in tempo reale su 4G/5G – consentendo una distribuzione dell’energia più intelligente e una risposta più rapida ai blackout. Mitesh Parikh di GE Vernova ha aggiunto che l’esperienza wireless di Verizon, combinata con la tecnologia industriale di GE, aiuterà le utility a “modernizzare le loro operazioni di rete”, segnando un’evoluzione nel modo in cui le infrastrutture critiche vengono digitalizzate [66]. La partnership si basa su una relazione già esistente tra le aziende e mette in evidenza come le telco si stiano spostando oltre i servizi per i consumatori per offrire connettività specializzata per l’Internet of Things (IoT) in vari settori.

Caso d’uso pionieristico del 5G – Chirurgia remota: L’impatto reale delle reti mobili avanzate è stato illustrato in modo spettacolare questa settimana in Kuwait. L’operatore Zain Kuwait ha annunciato di aver reso possibile un Guinness World Record per l’intervento di chirurgia robotica remota a distanza più lunga mai realizzato [67]. In questa impresa di telemedicina, un chirurgo situato presso il Jaber Al-Ahmad Hospital di Kuwait City ha eseguito un preciso intervento di riparazione di ernia su un paziente che si trovava a San Paolo, Brasile – a oltre 12.000 km di distanza [68]. La procedura si è basata sulla rete MPLS internazionale di Zain, che ha garantito una connettività quasi in tempo reale tra la console del chirurgo e il sistema chirurgico robotico all’estero. Nonostante la grande distanza, la latenza è stata mantenuta a un livello sorprendentemente basso di circa 199 millisecondi grazie a un collegamento dedicato da 80 Mbps, assicurando che i comandi del chirurgo e il feedback del robot fossero quasi istantanei [69]. Zain ha dichiarato che l’ultra-bassa latenza e l’elevata affidabilità sono state critiche per il successo dell’operazione – qualsiasi ritardo significativo o perdita di dati potrebbe essere letale in chirurgia [70]. L’amministratore delegato dell’azienda, Nawaf Al-Gharabally, ha affermato che la “infrastruttura digitale e rete avanzata” di Zain ha fornito una “connessione stabile e istantanea” che ha permesso ai chirurghi di operare con fiducia tra continenti [71]. Il Ministero della Salute del Kuwait, che ha collaborato alla sperimentazione, l’ha definita qualcosa di fantascientifico diventato realtà [72]. I funzionari hanno sottolineato che dimostra come la connettività dell’era 5G possa ridurre il divario sanitario globale – uno specialista può curare un paziente a distanza in aree prive di tale competenza. Il risultato evidenzia la più ampia promessa delle reti 5G nell’alimentare applicazioni mission-critical: dalla chirurgia remota ai veicoli autonomi, fino alle fabbriche intelligenti, dove la reattività istantanea e l’affidabilità assoluta sono fondamentali. L’intervento da record di Zain rappresenta una pietra miliare non solo per il Kuwait ma per la telemedicina a livello globale, evidenziando un futuro in cui la distanza non è più una barriera all’assistenza d’avanguardia [73]

Movimenti di mercato e consolidamento del settore

Fusioni che rimodellano i mercati: La scorsa settimana ha visto un movimento significativo sul fronte delle fusioni e acquisizioni nel settore delle telecomunicazioni, proseguendo una tendenza al consolidamento del mercato nel 2025. In Romania, Vodafone e l’operatore locale Digi hanno concluso un accordo atteso da tempo per rilevare Telekom Romania Mobile, il terzo operatore mobile del paese. In base all’operazione (appena approvata dalle autorità di regolamentazione), Vodafone Romania – parte del gruppo Vodafone con sede nel Regno Unito – acquisirà la base clienti con contratto (post-pagato) di Telekom, insieme a un consistente pacchetto di licenze per lo spettro e torri mobili, rafforzando la propria posizione a livello nazionale [74] [75]. Nel frattempo, Digi (l’operatore in rapida crescita in Romania) acquisirà il business degli utenti prepagati di Telekom [76]. Questa suddivisione consente ai due acquirenti di assorbire oltre 4 milioni di abbonati e asset di rete di Telekom, eliminando di fatto un concorrente. L’accordo segna anche l’uscita di OTE (Grecia) dal mercato mobile rumeno (OTE, in parte di proprietà di Deutsche Telekom, era azionista di Telekom Romania). Con Orange già al primo posto in Romania, il mercato diventa ora un’arena a tre attori guidata da Orange, Vodafone e Digi. Gli analisti del settore sottolineano che, suddividendo gli asset, Vodafone e Digi rafforzano ciascuno i propri punti di forza: Vodafone acquisisce infrastrutture e clienti di maggior valore per spingere i suoi servizi 5G, mentre Digi (nota per i piani a basso costo) amplia notevolmente la propria base di abbonati. La fusione rumena esemplifica un modello più ampio di consolidamento delle telecomunicazioni europee, poiché le aziende cercano scala per sostenere i pesanti investimenti nel 5G.

L’appello di Telefonica a una visione più ampia: A livello continentale, l’amministratore delegato della Telefónica spagnola, Marc Murtra, si è espresso apertamente sulla necessità di ulteriori fusioni e acquisizioni nel settore delle telecomunicazioni – e il suo messaggio sta trovando riscontro negli ambienti politici. Murtra sottolinea che il mercato europeo delle telecomunicazioni è eccessivamente frammentato, con 41 operatori che servono ciascuno popolazioni superiori a 500.000 abitanti, rispetto ai soli 5 operatori di questo tipo negli Stati Uniti [77]. Questa frammentazione, sostiene, ostacola la capacità di competere con i giganti globali. In recenti interviste e in un prossimo piano strategico, il capo di Telefónica ha invitato i regolatori europei ad allentare la loro storica opposizione alle grandi fusioni nel settore delle telecomunicazioni [78]. Propone una sorta di “contratto sociale” in cui le autorità consentano alle telco di consolidarsi e raggiungere una maggiore scala, in cambio di maggiori investimenti da parte degli operatori in settori critici come la cybersicurezza, l’IA e i data center [79]. “Se l’Europa vuole un’autonomia strategica nella tecnologia, dovremo avere grandi… titanici operatori [di telecomunicazioni] europei,” ha dichiarato Murtra a Reuters [80], avvertendo che altrimenti le infrastrutture tecnologiche chiave potrebbero finire sotto il controllo esclusivo di “tech bros” non europei [81]. Secondo lui, “basterebbe solo sollevare un po’ il piede dal freno e permettere al mercato di… consolidarsi” [82] affinché il settore possa riorganizzarsi. Questa prospettiva arriva mentre aumentano le pressioni finanziarie sugli operatori storici – la stessa Telefónica sta riducendo le proprie attività (vendendo unità in America Latina per liberare capitale da destinare ad acquisizioni) ed esplorando partnership. Da notare che la posizione europea potrebbe ammorbidirsi: i regolatori UE hanno recentemente segnalato che potrebbero allentare le regole sulle fusioni per le telecomunicazioni [83], dato l’intenso fabbisogno di investimenti per il 5G/6G e la volontà geopolitica di sovranità sulle reti dell’UE. Gli analisti bancari prevedono un aumento delle fusioni nazionali nei prossimi anni, seguite forse da mega-operazioni transfrontaliere [84]. Siamo giàvedendo indizi: in Francia, ci sono segnalazioni che Orange, Bouygues Telecom e Iliad abbiano discusso un’offerta congiunta per spartirsi la rivale SFR (l’operatore del gruppo Altice) – anche se Altice ha dichiarato di non aver ancora ricevuto alcuna offerta formale [85]. E in Regno Unito/Italia, Vodafone sta fondendo la sua divisione britannica con Three e sta parlando con CK Hutchison riguardo all’Italia, rispettivamente. Anche se non tutte le operazioni ipotizzate si concretizzeranno, la tendenza generale è chiara: le telco europee cercano forza nei numeri. Come ha commentato un veterano del settore, se la consolidazione riceverà il via libera, “altri operatori storici come Orange, Deutsche Telekom e BT potrebbero seguire l’esempio di Telefónica” nel perseguire fusioni [86] – potenzialmente ridisegnando il panorama della fornitura di internet mobile in tutto il continente.

Aggiornamenti di rete e dismissione delle reti 2G/3G

Con l’accelerazione delle implementazioni di 5G e fibra, gli operatori di tutto il mondo stanno gradualmente ritirando le vecchie reti 2G e 3G che sono state il pilastro delle comunicazioni mobili per decenni. Il cambiamento è necessario per riutilizzare lo spettro a favore di tecnologie 4G e 5G più efficienti, ma viene gestito con attenzione per minimizzare i disagi.

Nord America: Gli Stati Uniti sono stati all’avanguardia. Tutti i principali operatori statunitensi hanno completamente dismesso le loro reti 3G entro il 2022, ponendo fine all’era dei servizi UMTS/CDMA. Ora si stanno concentrando sugli ultimi lasciti – le reti 2G (GSM/EDGE) – che dovrebbero essere disattivate entro la fine del 2025 nella maggior parte dei casi [87]. Questo libererà preziose frequenze a bassa banda per LTE e 5G. Il Canada segue un percorso simile: i suoi operatori hanno già in gran parte spento il 2G e prevedono di chiudere il 3G entro la fine del 2025 [88]. L’impatto principale consiste nell’assicurarsi che i dispositivi più vecchi ancora in uso (come sistemi di allarme o telefoni a conchiglia) vengano aggiornati; sia le autorità statunitensi che quelle canadesi hanno emesso avvisi pubblici riguardo l’imminente dismissione di 2G/3G. Parallelamente, gli operatori stanno potenziando la copertura 4G nelle aree rurali e implementando il 5G a bassa banda (600 MHz, 850 MHz) per garantire che, quando 2G/3G verranno spenti, i clienti abbiano comunque un segnale per voce e dati di base.

Europa: L’approccio dell’Europa al tramonto delle reti varia da paese a paese, ma la tendenza è quella di dismettere prima il 3G, poi il 2G. Diversi mercati europei – Germania come esempio principale – hanno terminato il servizio 3G già da tempo (la Germania lo ha fatto nel 2021) ma mantengono il 2G attivo un po’ più a lungo per dispositivi M2M legacy e per il fallback vocale, nel caso della Germania fino al 2028 [89]. La motivazione è che il 2G (GSM) è una rete più semplice e a basso consumo, utile per cose come i contatori intelligenti, mentre il 3G è stato reso superfluo dal 4G. Francia sta adottando una tempistica opposta: gli operatori francesi prevedono di spegnere il 2G entro la fine del 2026, ma manterranno il 3G fino al 2029 per garantire la copertura nazionale durante il rollout del 5G [90]. Altri paesi come Svizzera e Norvegia hanno già spento completamente il 2G, concentrandosi solo su 4G/5G, mentre Italia e Spagna hanno disattivato la maggior parte dei segnali 3G e puntano al 2028–2030 per la fine del 2G. In tutta l’UE, quasi tutte le nazioni hanno date obiettivo entro il 2030 per il ritiro del 2G al più tardi [91]. Il Regno Unito ha un piano particolarmente a lungo termine: le reti britanniche (EE, Vodafone, O2, Three) hanno concordato con il governo di eliminare gradualmente sia il 2G che il 3G entro il 2033 [92]. Questa tempistica estesa offre un ampio margine, anche se in pratica il 3G nel Regno Unito probabilmente scomparirà molto prima (dato che l’uso del 3G è ora sotto l’1% del traffico). Infatti, a partire da ottobre 2025, alcuni operatori britannici (come Virgin Media O2) hanno già smesso di offrire il servizio 2G/3G ai roamers in entrata [93] [94] – un segno che queste reti stanno diventando dormienti. Nel complesso, i regolatori europei stanno coordinando per garantire che il roaming transfrontaliero non sia impattato da questi spegnimenti, e che utenti speciali (come i sistemi di emergenza eCall nelle auto o persone anziane con telefoni solo 2G) abbiano soluzioni disponibili quando le reti verranno disattivate.

Asia-Pacifico e oltre: Nei mercati asiatici avanzati, il tramonto del 2G/3G è in gran parte concluso. Il Giappone ha terminato il servizio 2G già nel 2012 (essendo stato un precursore nell’adozione del 3G) e i suoi operatori stanno ora procedendo allo spegnimento delle ultime reti 3G entro la fine del 2026 [95]. La Corea del Sud ha anch’essa dismesso il 2G, e l’uso del 3G è sotto l’1% poiché l’adozione del 5G lì supera il 50% degli utenti. La Cina, con la più grande base mobile al mondo, è stata più graduale a causa della pura scala – ma anche la Cina ora riporta che gli utenti 2G e 3G rappresentano meno dell’1% dei suoi 1,6 miliardi di abbonamenti [96]. I provider cinesi stanno rifunzionalizzando ampie porzioni di spettro 2G/3G per espandere la capacità 5G, soprattutto per le sue reti 5G standalone e i servizi IoT. Nei mercati in via di sviluppo, gli operatori stanno bilanciando l’espansione con il supporto ai sistemi legacy: molti paesi in Africa e Asia meridionale hanno ancora una notevole base di utenti 2G (per servizi voce/SMS di base e mobile money su telefoni semplici). È probabile che manterranno il 2G attivo ancora per un po’ (alcuni regolatori africani parlano del 2030+), anche se il 3G lascia spazio al 4G. Da notare che l’India – che ha fatto un salto diretto verso il 4G diffuso – ora sta puntando al 5G mentre pianifica una graduale eliminazione del 2G (il governo ha accennato a un “tramonto del 2G” nei prossimi anni per sostenere i suoi obiettivi Digital India). La Turchia, come menzionato, ha un calendario chiaro: avendo esteso le licenze 2G e 3G fino ad aprile 2029, le ritirerà a quel punto come parte del piano di implementazione del 5G [97]. E l’Australia ha appena terminato il 3G nella maggior parte delle aree nel 2024, con il 2G già fuori uso dal 2017. In sintesi, entro la fine degli anni 2020, quasi tutto il mondo sarà solo 4G/5G, con le reti GSM e 3G finalmente relegate alla storia – segnando la fine di un’era, mentre ne inizia una nuova (5G Advanced e 6G).

5G Standalone, IoT & Tendenze future

Con l’adozione globale del 5G ormai oltre la fase iniziale, l’attenzione si sta spostando sulle prossime ondate di innovazione mobile – ovvero reti 5G completamente indipendenti, nuovi dispositivi IoT e la preparazione per il 6G. Esperti del settore e recenti rapporti offrono una panoramica su ciò che sta arrivando:

L’anno di svolta del 5G Standalone: La società di ricerca Omdia ha pubblicato un’analisi che evidenzia il 2025 come punto di svolta per il 5G Standalone (SA) – le reti 5G pure non più ancorate ai core 4G. Dopo un 2024 più lento del previsto (alcuni lanci sono stati posticipati), gli operatori di tutto il mondo stanno accelerando le implementazioni SA, e Omdia è “fiduciosa che il [2025] porterà svolte” per la tecnologia [98]. Perché il 5G SA è importante? Permette funzionalità avanzate come il network slicing, la latenza ultra-bassa e la connettività massiva di dispositivi – elementi chiave per l’Industria 4.0, l’IoT avanzato e, in futuro, il 6G. Ad oggi, solo circa 40+ operatori hanno il 5G SA attivo, ma molti altri sono pronti a lanciare nei prossimi dodici mesi (inclusi grandi player in India, Europa e America Latina). Il rapporto sottolinea che in settori come la manifattura e l’automazione, le aziende stanno già sfruttando reti SA sperimentali, e i benefici (ad es. latenza garantita sotto i 5 ms, o la connessione senza soluzione di continuità di migliaia di sensori) stanno finalmente venendo realizzati su larga scala [99]. Una delle sfide è stato il supporto dei dispositivi – che porta alla seconda parte delle previsioni di Omdia.

Dispositivi RedCap pronti a scalare:RedCap (Reduced Capability) è una variante del 5G NR progettata per dispositivi più semplici e a basso costo (come indossabili, sensori industriali, ecc.) che non necessitano delle massime velocità del 5G. Il rapporto Omdia indica il 2025 come “la prima volta che hardware ed ecosistemi di rete sono allineati su RedCap” [100]. In altre parole, le reti sono operative e i dispositivi stanno finalmente arrivando. Un traguardo importante è stato l’inclusione del supporto RedCap da parte di Apple nel suo ultimo Apple Watch, a dimostrazione che anche i principali produttori sono coinvolti [101]. T-Mobile US ha persino lanciato il primo dispositivo commerciale 5G RedCap in Nord America alla fine del 2024 (un hotspot per l’IoT) [102], segnando una “tappa significativa” nel portare questa tecnologia fuori dai laboratori [103]. RedCap colma un’importante lacuna: offre prestazioni molto migliori rispetto al 4G LTE-M/NB-IoT, ma con una complessità (e si spera anche un costo) inferiore rispetto ai modem 5G completi – ideale per il panorama IoT in rapida crescita. All’inizio, i dispositivi RedCap (come smartwatch, occhiali AR e monitor industriali) sono costosi, ma Omdia prevede che i prezzi scenderanno con l’aumentare dell’adozione [104]. La Cina dovrebbe essere un motore chiave, potenzialmente sovvenzionando RedCap per implementazioni IoT di massa, il che aumenterebbe i volumi e abbasserebbe i costi [105]. Secondo le previsioni di Omdia, la regione Asia-Pacifico (in particolare Cina, Corea, Giappone) dominerà la crescita delle connessioni RedCap fino al 2030, anche se Europa e Nord America vedranno anch’esse un costante aumento delle connessioni IoT (vedi grafico) [106] [107]. In sostanza, il terreno è pronto per un’esplosione di dispositivi connessi 5G – non solo telefoni, ma tutto, dai dispositivi indossabili per la salute alle apparecchiature per le fabbriche intelligenti – man mano che le reti Standalone e i dispositivi RedCap si rafforzano reciprocamente nel loro sviluppo.

Network slicing e 5G privato diventano commerciali: Un’altra funzionalità del 5G promessa da tempo – il network slicing – sta ora diventando realtà. Il slicing consente agli operatori di creare reti virtuali su misura sulla stessa infrastruttura fisica, con prestazioni personalizzate per utenti specifici (ad esempio, una slice a bassa latenza per una flotta di veicoli autonomi, o una slice ad alta affidabilità per una rete di sensori industriali). Secondo Omdia, il 2025 vedrà il slicing “entrare in una fase commerciale” dopo anni di dimostrazioni [108]. I giganti delle telecomunicazioni negli Stati Uniti come T-Mobile e Verizon sono stati tra i primi a muoversi, offrendo servizi iniziali basati su slice ai clienti aziendali [109]. In Europa, Vodafone ed Ericsson hanno dimostrato quest’anno il slicing automatizzato end-to-end per un’applicazione di auto connessa, e le telco asiatiche (NTT Docomo, SK Telecom, ecc.) stanno lanciando slice manager per clienti aziendali. L’emergere del 5G Standalone è un prerequisito per il vero slicing, quindi man mano che i core SA vengono attivati in più reti, il slicing potrà scalare. Gli analisti sono ottimisti che entro la fine del 2025 molte aziende multinazionali utilizzeranno sia slice degli operatori sia reti 5G private per una connettività sicura e dedicata. Un recente sondaggio di settore ha rilevato che il 33% delle aziende che implementano IoT considera il 5G privato essenziale per affrontare problemi di sicurezza o prestazioni nelle proprie operazioni [110]. Questo si allinea con la tendenza del slicing: alcune aziende affitteranno una slice da un operatore, altre potrebbero costruire la propria rete 5G in sede (con spettro locale). In entrambi i casi, la possibilità di adattare finemente le reti wireless alle esigenze delle applicazioni è rivoluzionaria. Consente nuove fonti di ricavo per gli operatori (vendendo slice premium o gestendo reti private) e dà alle aziende la fiducia per eseguire applicazioni critiche in modalità wireless (qualcosa che raramente veniva fatto su Wi-Fi best-effort o reti pubbliche condivise in passato).

Verso il 6G e oltre: Sebbene la diffusione del 5G abbia ancora molta strada da fare, l’industria non ha smesso di guardare avanti. Sono già in corso a livello internazionale le prime discussioni sul 6G – che non è previsto prima del 2030 circa. Proprio questa settimana, l’ITU ha tenuto incontri per definire la visione del 6G, sottolineando obiettivi come l’integrazione nativa dell’IA nelle reti, la latenza sotto il millisecondo e nuovi spettri sopra i 100 GHz. La FCC negli Stati Uniti ha menzionato il “futuro 6G” nel suo ordine sulle infrastrutture [111], segnalando che le politiche attualmente in fase di definizione (come le autorizzazioni semplificate) favoriranno anche qualsiasi futura generazione wireless. Il programma di ricerca europeo Hexa-X sul 6G sta già prototipando collegamenti radio a terahertz e intelligenza di rete che potrebbero costituire la base degli standard 6G entro il 2028. E aziende come Nokia ed Ericsson, fino a Samsung e Huawei, stanno pubblicando white paper sul 6G riguardanti tecnologie come superfici intelligenti riconfigurabili, comunicazioni quantistiche sicure e interfacce radio guidate dall’IA. Per i consumatori, tutto ciò è ancora lontano – ma l’evoluzione 5G Advanced (specifiche 3GPP Release 18 e 19) in arrivo tra il 2025 e il 2026 inizierà a introdurre alcune caratteristiche del 6G (ad es. latenza ancora più bassa, migliore comunicazione tra macchine, capacità di rilevamento tramite segnali wireless, ecc.). In breve, il panorama di internet mobile sta attraversando un periodo di rapido cambiamento: le reti legacy stanno scomparendo, il 5G sta maturando e si sta espandendo verso nuove frontiere, e le basi per il 6G vengono silenziosamente gettate. Gli sviluppi dal 3 al 4 ottobre 2025 – dalle aste e politiche alle innovazioni tecnologiche – evidenziano un’industria globale che si sta preparando al prossimo capitolo della connettività.

Fonti: Reuters; GSMA; Mobile World Live; Fierce Wireless; Telecoms.com; comunicati stampa degli operatori; autorità di regolamentazione (FCC, Ofcom, TRAI, ecc.) [112] [113] [114] [115] [116] [117] [118] [119] [120] [121] [122] [123].

Evolution of Mobile Standards [1G, 2G, 3G, 4G, 5G]

References

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