- Apple presenta l’ultrasottile iPhone Air ($999) e la gamma iPhone 17 al suo evento “awe-dropping”, vantando un design da 5,6 mm come una “svolta” e nuove funzionalità basate sull’IA [1] [2]. L’amministratore delegato Tim Cook dichiara che “il design è al centro di tutto ciò che facciamo”, promettendo di “alzare ancora una volta l’asticella” [3].
- La serie Pixel 10 di Google debutta (Pixel 10, 10 Pro/XL, persino un Pixel 10 Pro Fold), portando un chip Tensor G5 a 3 nm, funzionalità IA ampliate e il primo Pixel base con teleobiettivo – tutti con il nuovo Android 16 [4] [5]. Un “feature drop” di settembre per Pixel feature drop porta il design Material You “Expressive” anche sui vecchi Pixel e sul Pixel Tablet [6].
- La spinta di Samsung sull’IA: Un evento Galaxy a sorpresa presenta il Galaxy S25 FE (Fan Edition di fascia flagship a $649), Galaxy Tab S11 (il tablet più sottile, 5,1 mm) e Buds 3 FE, tutti con One UI 8 e funzionalità “Galaxy AI” alimentate dal modello Gemini di Google [7] [8]. Samsung conferma un lancio anticipato di S25 FE (4 settembre) e lascia intendere che un dispositivo tri-fold Galaxy arriverà entro fine anno [9].
- Teaser Xiaomi: Xiaomi fissa il 24 settembre per il lancio globale della sua serie 15T (fotocamere Leica con zoom 5× Pro) [10] [11]. Nel frattempo, le indiscrezioni su Xiaomi 16 suggeriscono un debutto a fine mese con un display LTPO da 6,3″ 120Hz, chip Snapdragon 8 Gen5, tripla fotocamera da 50 MP e una enorme batteria da 7.000 mAh (ricarica rapida 100W) con HyperOS 3 [12] [13].
- Punti salienti di Oppo & Vivo: Oppo conferma un lancio in India il 15 settembre per la sua serie di fascia media F31 con Snapdragon 7 Gen3, una batteria da 7.000 mAh (ricarica a 80W) e un design “corazzato a 360°” rugged (IP69/68) [14] [15]. In Cina, il product manager di Oppo Zhou Yibao ha anticipato che il prossimo Find X9 avrà una batteria da 7.025 mAh (Pro: 7.500 mAh) con ricarica rapida a 80W [16] [17]. Vivo segue anch’essa il trend delle mega-batterie – il nuovo Vivo Y500 monta una colossale batteria da 8.200 mAh in un telefono di dimensioni normali da 6,77″ [18] [19], mentre il 2025 vede i telefoni di fascia media spingersi verso batterie da 8.000–15.000 mAh [20] [21].
- Il ritorno di Huawei: Huawei è pronta a rubare la scena ai rivali con il debutto del telefono Mate XTs tri-fold il 4 settembre [22]. Il Mate XTs (successore del Mate XT del 2019) si apre tramite una particolare cerniera tripla a forma di Z trasformandosi in un ampio display simile a un tablet, ora con supporto per M-Pencil stylus per la produttività [23] [24]. Nonostante i divieti statunitensi sui chip, Huawei lo doterà di un nuovo chipset 5G proprietario (realizzato con SMIC), con HarmonyOS 5.1 – evitando Qualcomm/MediaTek a causa delle sanzioni [25]. Secondo quanto riferito, Huawei sta abbassando il prezzo del tri-fold avvicinandolo a 2.000 dollari (contro circa 3.000 dollari prima) per ampliarne l’attrattiva [26].
- Aggiornamenti software e AI: La famiglia iPhone 17 di Apple esegue iOS 26, una riprogettazione importante con l’interfaccia “Liquid Glass”, funzionalità di Apple Intelligence (AI) on-device, Live Translation per le chiamate e un miglioramento del filtro anti-spam per le chiamate [27] [28]. Da notare che l’evento Apple ha in gran parte evitato di parlare di AI generativa dopo aver promosso “Apple Intelligence” lo scorso anno [29] – Cook ha dichiarato a luglio che stanno “facendo buoni progressi su un Siri più personalizzato” in arrivo nel 2026 [30]. Su Android, il rilascio di Android 16 di Google (con temi Material You Expressive) è in corso tramite l’aggiornamento di settembre per Pixel [31]. Il HyperOS 3 di Xiaomi (basato su Android 16) ha iniziato i test beta globali, promettendo prestazioni più veloci del 30% rispetto alla v2, notifiche interattive “Super Island” (in stile Dynamic Island), sfondi AI e integrazione cross-device senza soluzione di continuità anche con dispositivi Apple [32] [33].
- Approfondimenti esecutivi e tendenze del settore: Il vicepresidente di Samsung Daniel Araujo ha confermato agli investitori un “lancio anticipato” per S25 FE e ha ribadito l’indizio di TM Roh che il dispositivo Galaxy tri-fold di Samsung arriverà entro la fine del 2025 [34]. Cambiamenti di mercato: Il secondo trimestre 2025 ha visto un modesto ritorno alla crescita (+1–4% su base annua) nelle spedizioni globali di smartphone [35]. Gli analisti prevedono che Apple potrebbe superare Samsung come primo venditore mondiale di smartphone nel 2025 grazie alla sua gamma rinnovata [36]. Nel frattempo, l’India ha superato la Cina come principale esportatore di smartphone verso gli Stati Uniti nel 2025 – una pietra miliare nella catena di approvvigionamento guidata dall’espansione dell’assemblaggio in India da parte di Apple, Samsung e altri per diversificare dalla Cina [37]. Di fronte a venti contrari geopolitici (ad es. le tariffe cinesi dell’era Trump incombenti), Apple ha già spostato una parte significativa della produzione di iPhone in India e accumulato scorte per evitare uno scenario da “iPhone da 2.000 dollari” [38] [39].
Apple: iPhone “da Sbalordire” e altro ancora
Il grande evento autunnale di Apple (tenutosi il 9 settembre) ha presentato diverse rivelazioni di grande impatto nel settore mobile. iPhone 17 è stato ufficialmente lanciato in quattro varianti: l’iPhone 17 standard, un nuovo iPhone Air ultra-sottile, e i modelli di fascia alta 17 Pro e 17 Pro Max [40] [41]. L’amministratore delegato Tim Cook ha aperto l’evento celebrando l’eredità del design Apple: “Il design è al centro di tutto ciò che facciamo,” ha dichiarato, definendo il sottilissimo iPhone Air da 5,6 mm il “più grande salto di sempre” nel design degli iPhone [42]. Il iPhone Air introduce un display OLED da 6,5 pollici in un elegante chassis in titanio, pesando meno ed essendo più sottile di qualsiasi iPhone precedente [43]. Nonostante il profilo snello, Apple assicura che l’Air è resistente e “anti-rottura”, con lo stesso veloce chip A18, autonomia e connettività (inclusi 5G e Wi-Fi 7) dei modelli più spessi [44]. Con un prezzo di $999 (posizionato tra la base e i Pro), l’iPhone Air sarà disponibile in preordine da venerdì 12 settembre, con lancio nei negozi il 19 settembre [45].
Il resto della gamma iPhone 17 offre aggiornamenti iterativi ma graditi. Tutti i modelli ora partono da tagli di memoria più alti e presentano miglioramenti alle fotocamere – in particolare una nuova modalità dual-capture front camera che registra contemporaneamente sia dalla fotocamera anteriore che da quella posteriore [46]. L’iPhone 17 Pro/Pro Max in particolare ha ottenuto un sistema fotografico più avanzato, incluso il più lungo zoom ottico 8× (teleobiettivo da 200 mm) mai visto su un iPhone e un’elaborazione migliorata in condizioni di scarsa illuminazione grazie a un Photonic Engine aggiornato [47] [48]. Apple ha persino introdotto una nuova fotocamera frontale “Center Stage”: un sensore quadrato da 18 MP con un campo visivo più ampio, che consente al telefono di inquadrare automaticamente selfie o videochiamate e persino di ruotare l’orientamento per includere tutti nell’inquadratura [49] [50]. Per i professionisti del video, iPhone 17 Pro supporta ProRes RAW e una nuova funzione genlock per sincronizzare riprese multi-camera – i primi smartphone a offrire questa possibilità [51] [52].Anche le altre attività mobili adiacenti di Apple hanno avuto spazio sul palco. L’evento ha presentato gli auricolari AirPods Pro 3 con una cancellazione del rumore migliorata e, in particolare, la Traduzione Live in tempo reale: chi li indossa può conversare con qualcuno in un’altra lingua e ascoltare le traduzioni al volo [53] [54]. Apple ha inoltre lanciato Apple Watch Series 11 (oltre a Ultra 3 e Watch SE 3), concentrandosi su nuove funzionalità per la salute come il monitoraggio dell’ipertensione e il coaching del sonno [55]. L’azienda prevede che gli avvisi di pressione sanguigna dell’orologio potrebbero aiutare “almeno 1 milione di persone” a individuare precocemente l’ipertensione [56].
Una sottotrama che ha oscurato gli annunci di Apple è il clima geopolitico. The Guardian ha osservato che i dazi doganali sull’import cinese imposti dall’ex presidente USA Trump minacciano di aumentare drasticamente i costi di produzione dell’iPhone [57]. Apple si è mossa per attenuare l’impatto – spostando parte della produzione in India e persino trasportando per via aerea “centinaia di tonnellate” di iPhone negli Stati Uniti prima di eventuali scadenze sui dazi [58]. Grazie a queste manovre, Cook ha “finora evitato le previsioni catastrofiche di un iPhone da 2.000 dollari” diversificando la catena di approvvigionamento [59]. È un chiaro segnale di come le mosse normative (e le tensioni USA–Cina) stiano influenzando direttamente la strategia dell’industria mobile nel 2025.
Dal lato software, i nuovi telefoni Apple vengono forniti con iOS 26 – un salto di numerazione piuttosto sorprendente. Questo aggiornamento (presentato in anteprima alla WWDC 2025) offre il “più ampio aggiornamento di design di sempre” di Apple insieme a maggiori funzionalità di intelligenza artificiale on-device. L’interfaccia utente presenta un aspetto “Liquid Glass” più fluido e focalizzato sui contenuti [60]. Apple sta inoltre promuovendo fortemente le nuove funzionalità “Apple Intelligence” in iOS 26, tra cui Live Translation (trascrizione e traduzione della voce in tempo reale all’interno di Telefono, FaceTime e Messaggi) [61]. Un Visual Lookup migliorato consente agli utenti di fare uno screenshot di qualsiasi cosa sullo schermo – un prodotto, un testo, ecc. – e poi cercare o agire su di esso istantaneamente [62]. Sotto il cofano, Apple afferma che iOS 26 contiene un modello di base on-device disponibile per gli sviluppatori per creare esperienze basate sull’IA che funzionano privatamente su iPhone [63]. In particolare, queste funzionalità di IA possono funzionare anche offline, sfruttando le capacità del neural engine.
Tuttavia, gli osservatori del settore hanno notato che Apple ha minimizzato l’intelligenza artificiale generativa durante l’evento iPhone [64]. Questo è stato inaspettato poiché lo scorso anno Apple aveva anticipato un’ambiziosa iniziativa “Apple Intelligence” (con discorsi su un Siri rinnovato) per tenere il passo con il boom degli assistenti IA. Quella revisione – come rendere Siri un vero assistente alimentato da LLM – “non si è mai concretizzata” nel 2024 [65]. Tim Cook ha dichiarato durante la call sugli utili di luglio che un “Siri più personalizzato” sta “facendo buoni progressi” con una promessa per il prossimo anno [66]. Ma al lancio di questa settimana, i riferimenti all’IA generativa sono stati scarsi. Apple sembra adottare un approccio cauto, aggiungendo utili funzioni di IA (come Live Translation e un visual lookup più intelligente) senza però promuovere ancora un chatbot completo o un compagno IA in iOS. L’attenzione dell’azienda è rimasta sulle funzionalità concrete per l’utente e sulla sua tipica integrazione hardware-software, piuttosto che unirsi all’ondata di entusiasmo sull’IA che alcuni concorrenti (ad es. Google) stanno cavalcando.
Samsung: Nuovi dispositivi, One UI 8 e mosse XR
Mentre Apple attirava l’attenzione dei media, Samsung era impegnata con la propria serie di annunci e aggiornamenti. Il 4 settembre, Samsung ha tenuto un lancio Galaxy al mattino presto che ha fatto seguito al grande evento Unpacked di luglio [67]. Questa volta l’attenzione era rivolta a rendere le funzionalità all’avanguardia più accessibili e a diffondere l’AI nella sua gamma di dispositivi [68]. Il momento clou è stato la presentazione ufficiale del Galaxy S25 FE – un ritorno della “Fan Edition” pensato per offrire specifiche da top di gamma a un prezzo più basso. Con un prezzo a partire da $649, il S25 FE offre un ampio display AMOLED da 6,7″ a 120 Hz, un chipset Exynos 2400 (4 nm), 8 GB di RAM e persino un sistema di raffreddamento a camera di vapore per prestazioni sostenute [69] [70]. Il suo sistema a tripla fotocamera (50 MP principale + 12 MP ultragrandangolare + 8 MP tele con zoom 3×) è supportato dal nuovo ProVisual Engine di Samsung, che abilita funzioni AI come “Generative Edit” (per rimuovere oggetti indesiderati dalle foto) e un Audio Eraser che filtra i rumori di fondo nei video [71]. Il S25 FE racchiude sostanzialmente molte delle funzionalità del Galaxy S25 in un pacchetto più economico – realizzando la strategia di Samsung di un “lancio anticipato” per la serie FE quest’anno [72] (il S24 FE dello scorso anno è arrivato solo a ottobre).Samsung ha anche presentato i Galaxy Tab S11 e Tab S11 Ultra, mettendo in evidenza la produttività e la sottigliezza. Il Tab S11 Ultra è ora il tablet Samsung più sottile di sempre con soli 5,1 mm [73], eppure integra un nuovo processore da 3 nm e vanta una NPU più veloce del 33% (elaborazione AI), oltre a un aumento di circa il 25% di CPU/GPU rispetto alla generazione precedente [74]. Samsung ha mostrato le funzionalità DeX aggiornate sulla serie Tab S11: puoi utilizzare modalità doppio schermo estese, trascinare app tra il tablet e un monitor esterno, e persino creare fino a quattro spazi di lavoro personalizzati [75]. Una S Pen ridisegnata per questi tablet ha una punta più simile a una matita e un’impugnatura esagonale per il comfort [76]. Da notare che Samsung sta integrando anche strumenti AI nei flussi di lavoro dei tablet – Drawing Assist può rendere automaticamente più ordinati gli schizzi, mentre Writing Assist suggerisce miglioramenti di tono e stile per i tuoi documenti o email [77]. Queste funzionalità sottolineano il messaggio di Samsung che l’AI sarà al centro dell’esperienza Galaxy su tutti i dispositivi [78].
Nel reparto audio, Samsung ha lanciato i Galaxy Buds 3 FE, che adottano il design premium dei Buds 3 Pro ma a un costo inferiore (a partire da circa 149 $). Nonostante il prezzo, offrono driver più grandi (11 mm), ANC migliorato, audio a 360°, e la maggiore autonomia mai vista nei Galaxy Buds (fino a 30 ore con custodia) [79]. Sorprendentemente, i Buds 3 FE integrano anche funzioni di traduzione: grazie a Galaxy AI + Google Gemini, supportano la traduzione linguistica in tempo reale direttamente nell’orecchio (simile alla funzione dei Pixel Buds di Google) [80]. Offrono inoltre cambio dispositivo senza interruzioni e qualità delle chiamate “Crystal Clear” tramite un array di 6 microfoni [81].
Forse il tema più importante dell’evento Samsung di settembre è stato One UI 8 – la più recente interfaccia Android che verrà distribuita con questi nuovi dispositivi. Samsung ha presentato One UI 8 come “più di un semplice aggiornamento dell’interfaccia; è il cervello AI che alimenta tutto.” [82] Consente interazioni multimodali: ad esempio, puoi letteralmente cerchiare un oggetto sullo schermo e fare una domanda all’AI su di esso (combinando tocco + voce + visione) [83]. Le demo di Samsung hanno mostrato scenari come puntare la fotocamera su due outfit e chiedere, “Quale è meglio per il meteo di Londra questa settimana?” – l’AI (usando dati in tempo reale e input visivo) analizzerà entrambi e darà un consiglio [84]. Un’altra nuova funzione di One UI 8, Now Bar e Now Brief, mira a mostrare in modo proattivo informazioni utili: Now Bar si trova sulla schermata di blocco con controlli/shortcut contestuali, mentre Now Brief offre ogni mattina una panoramica personalizzata della giornata (traffico, calendario, statistiche fitness, ecc.) [85]. Samsung punta anche molto su privacy on-device in questa era AI – One UI 8 introduce Knox KEEP, che crea dei vault di dati criptati per ogni app, così che i dati AI di ciascuna app restino isolati e sicuri [86].
Oltre ai lanci di nuovi prodotti, i dirigenti Samsung hanno lasciato intendere cosa ci aspetta – in particolare nel campo dei foldable e della XR (realtà estesa). In un incontro con gli investitori a inizio agosto, il VP di Samsung MX (Mobile eXperience) Daniel Araujo ha confermato che il Galaxy S25 FE sarebbe stato anticipato a una uscita a settembre (rispetto alla tempistica di ottobre dello scorso anno) [87]. Nello stesso briefing, Araujo ha anche “confermato che il Project Moohan era in linea per il lancio quest’anno,” e ha menzionato esplicitamente un telefono tri-folding in fase di sviluppo – facendo eco a precedenti dichiarazioni del responsabile mobile TM Roh secondo cui un dispositivo Galaxy tri-fold “potrebbe arrivare prima della fine del 2025.” [88] Questo suggerisce che Samsung potrebbe presentare un Galaxy tri-fold (forse una nuova serie Fold o addirittura un ibrido Tab/Fold) in un evento successivo. In effetti, il leaker Ice Universe ha affermato che Samsung sta pianificando un altro evento a fine settembre o ottobre in Corea, incentrato sul Galaxy Z tri‑fold e possibilmente su occhiali AR [89]. Mentre la corsa ai foldable si fa più intensa (vedi il tri-fold di Huawei nella prossima sezione), Samsung sembra intenzionata a non cedere terreno in termini di innovazione. Sul fronte XR, Samsung si sta preparando al lancio del suo visore Android XR (Project Moohan). Per costruire un ecosistema di contenuti per esso, Samsung ha appena rilasciato un interessante aggiornamento per i telefoni Galaxy: una nuova modalità “3D Capture” nell’app Camera Assistant consente agli utenti di scattare foto e video spaziali che possono essere visualizzati in 3D sul prossimo visore [90] [91]. La funzione, individuata da SamMobile l’11 settembre, aggiunge un pulsante di scatto speciale (a forma di visore Project Moohan) nell’interfaccia della fotocamera quando abilitata [92]. Attualmente è attiva solo su Galaxy S25 Ultra (con il modulo Camera Assistant v4.0), suggerendo che l’hardware della fotocamera di quel telefono sia necessario per generare i dati di profondità [93]. Questo rispecchia quanto fatto da Apple con il suo Vision Pro – permettendo agli iPhone di creare “foto spaziali” – e indica che Samsung si sta assicurando che i possessori di Galaxy avranno contenuti 3D fatti in casa da godersi sul suo dispositivo di realtà mista. È un’interessante unione tra mobile e XR: usare la vasta base di fotocamere degli smartphone per dare slancio all’engagement su un visore di fascia alta. La rapidità di Samsung in questa mossa rafforza il fatto che il telefono resta il fulcro del suo ecosistema, anche mentre nuove categorie di dispositivi come gli occhiali XR si profilano all’orizzonte.Google: Pixel 10, Android 16 e altro
Mentre Apple e Samsung si sfidavano, anche Google è stata molto attiva – lanciando nuovi hardware prima del solito. L’annuale showcase “Made by Google” si è tenuto il 20 agosto 2025 (insolitamente presto, probabilmente per anticipare i concorrenti autunnali). Il pezzo forte è stata la serie Pixel 10, che ha portato alcuni dei più grandi aggiornamenti ai telefoni Google degli ultimi anni [94].
Per la prima volta, il Pixel 10 standard include ora una fotocamera teleobiettivo, offrendo così una configurazione a tripla lente (in precedenza Google riservava lo zoom teleobiettivo ai modelli Pro) [95]. I render trapelati prima del lancio mostravano effettivamente una terza lente sul retro del Pixel 10, confermando che Google sta livellando il campo di gioco con i concorrenti nella fascia dei ~$700 come il Galaxy S25 di Samsung (che offre anch’esso una lente zoom) [96]. Il teleobiettivo del Pixel 10 non è ad alta risoluzione come il modulo da 48 MP dei Pro, ma offre comunque una capacità di zoom ottico che mancava al Pixel 9 [97]. La fotocamera ultragrandangolare del Pixel 10 sarebbe leggermente inferiore rispetto a quella del Pixel 9 dell’anno scorso come compromesso [98], ma la maggior parte dei recensori ritiene che il teleobiettivo aggiuntivo compensi ampiamente.Salendo di livello, Google ha presentato due telefoni premium: il Pixel 10 Pro e un più grande Pixel 10 Pro XL [99]. (La denominazione è nuova – una variante XL suggerisce un Pro a grande schermo per chi desidera un phablet, simile al Pro Max di Apple.) Entrambi i modelli Pro sono dotati del chip personalizzato di Google Tensor G5, realizzato con un avanzato processo a 3 nm. Invece di puntare solo ai benchmark, Google afferma che Tensor G5, combinato con 16 GB di RAM, offre “le migliori prestazioni” per ciò che i Pixel privilegiano – ovvero AI e multitasking efficiente [100]. Google dichiara che il nuovo chip garantisce “la navigazione web e l’avvio delle app più veloci” mai visti su Pixel [101], e alimenta una serie di esperienze basate sull’AI nella gamma Pixel 10. Ad esempio, i telefoni introducono la funzione “Magic Cue” (parte di Android 16) che può anticipare le esigenze dell’utente e proporre in modo proattivo informazioni o azioni rilevanti – resa possibile dai modelli AI on-device che girano su Tensor G5 [102].
Forse l’aggiunta più intrigante alla gamma di Google: un Pixel 10 Pro Fold è stato accennato nel marketing e poi confermato. Sembra che Google abbia lanciato un successore del Pixel Fold 2023 e lo abbia inserito nella famiglia Pixel 10 (il liveblog di Tom’s Guide fa esplicito riferimento a “Pixel 10 Pro Fold” durante l’evento) [103]. I dettagli sono scarsi, ma questo suggerisce che il secondo pieghevole di Google sia stato presentato insieme ai Pixel tradizionali, con lo stesso Tensor G5 e probabilmente aggiornamenti della fotocamera simili al modello Pro. Unificando la denominazione, Google segnala che i pieghevoli stanno diventando una parte regolare della sua gamma Pixel, piuttosto che un esperimento.
Oltre agli smartphone, Google ha annunciato il Pixel Watch 4 durante l’evento. Pur non essendo un telefono, fa parte dell’ecosistema Pixel e merita attenzione: il Watch 4 introduce nuovi sensori per la salute e una migliore integrazione con i servizi Fitbit (che Google sta gradualmente eliminando a favore dei dispositivi indossabili Pixel) [104]. Le indiscrezioni suggeriscono che autonomia e prestazioni siano state migliorate, e possiamo aspettarci nuove funzioni di monitoraggio fitness pensate per soddisfare gli ex utenti Fitbit [105] [106]. Google ha anche anticipato il lancio degli auricolari economici Pixel Buds 2A, proseguendo la sua tendenza a offrire accessori a prezzi accessibili [107].
Tutti i dispositivi Pixel 10 eseguono Android 16 appena estratti dalla confezione, che Google ha rilasciato ufficialmente ad agosto. Android 16 include la vasta Material You redesign di Google (chiamata Material 3 Expressive), che rinnova significativamente l’aspetto dei dispositivi Pixel [108] [109]. Questo aggiornamento dell’interfaccia utente enfatizza uno stile più personale – tematizzazione dinamica con AI-generated wallpapers, nuova iconografia giocosa e persino un orologio always-on “Expressive”. In particolare, Google ha portato questo nuovo design su molti older Pixels immediatamente tramite il September 2025 Pixel Feature Drop [110]. A partire dal 4 settembre, i telefoni Pixel 6 e successivi (e il Pixel Tablet) hanno ricevuto un aggiornamento OTA che “transforms” la loro interfaccia con Material 3 Expressive [111] [112]. Si tratta essenzialmente di un Android 16 visual overhaul per i dispositivi precedenti, a dimostrazione dell’impegno di Google per un supporto a lungo termine. Oltre agli aspetti estetici, il Pixel Drop di settembre ha aggiunto altre novità: presumibilmente nuovi miglioramenti a Live Translate, aggiornamenti alle app Recorder e Call Screen, e un aumento della velocità di navigazione web sui vecchi chip Tensor (sfruttando alcuni miglioramenti AI sotto il cofano di Android 16) [113] [114]. Anche il Pixel Watch ha ricevuto nuovi quadranti e funzionalità in questo aggiornamento [115].Una delle caratteristiche principali di Android 16 (come si vede sui Pixel e su HyperOS 3 di Xiaomi) è il sistema di notifiche “Super Island” – la versione di Google della Dynamic Island di Apple. Mostra notifiche in tempo reale (musica, timer, servizi di ride-sharing, ecc.) in una capsula nella parte superiore dello schermo per facilitare il multitasking [116] [117]. Google sta inoltre integrando più IA contestuale in Android 16: i Pixel possono, ad esempio, riassumere la pagina web che stai visualizzando o suggerire una serie di modifiche automatiche alle foto, grazie a modelli migliorati sul dispositivo. La privacy rimane una priorità – Android 16 esegue queste funzioni di IA localmente quando possibile ed espande gli indicatori per mostrare quando il microfono/la fotocamera vengono utilizzati dall’intelligenza di sistema.
Sul fronte delle politiche, i dispositivi Google hanno visto una crescita nel mercato indiano di recente, poiché quel paese sta diventando una base produttiva. Un’analisi di settore degna di nota di Counterpoint nel Q2 2025 ha rivelato che l’India ha superato la Cina come principale fornitore di smartphone agli Stati Uniti (per volume) [118]. Questo cambiamento è dovuto in gran parte a società come Google (e Apple) che stanno accelerando la produzione in India. Infatti, Google produce telefoni Pixel in India per l’esportazione – una mossa strategica mentre le catene di approvvigionamento globali si diversificano. Questa tendenza ha risvolti geopolitici (tensioni commerciali USA–Cina), ma per Google significa probabilmente una fornitura più stabile e vantaggi sui costi a lungo termine. Si allinea anche con la spinta dell’India a diventare un polo della produzione elettronica. In breve, i telefoni Made in India sono ormai mainstream, anche per i marchi premium, segnando un traguardo importante per il settore nel 2025 [119].
Xiaomi: Rumor sui flagship ed evoluzione di HyperOS
Xiaomi ha tenuto occupati gli appassionati questa settimana sia con annunci ufficiali che con succose indiscrezioni. Il 9 settembre, Xiaomi ha confermato tramite i canali social che terrà un evento di lancio globale il 24 settembre 2025 a Monaco per la nuova serie Xiaomi 15T [120]. La serie “T” è l’aggiornamento di punta di metà ciclo di Xiaomi (spesso soprannominata “flagship killers” per l’abbinamento di specifiche di fascia alta a prezzi più bassi) [121]. Sebbene Xiaomi non abbia ancora rivelato tutte le specifiche, ha anticipato che la gamma 15T sarà dotata di fotocamere migliorate da Leica con un teleobiettivo “5× Pro” [122]. Questo si adatta allo slogan dell’evento “Far Closer” – probabilmente un riferimento a capacità di zoom migliorate. Se la storia insegna, i 15T e 15T Pro potrebbero avere schermi OLED ad alto refresh, batterie capienti e forse chipset di punta MediaTek Dimensity (come il 13T Pro dello scorso anno) [123]. Il post ufficiale di Xiaomi lascia intendere fortemente una nuova presenza di MediaTek [124]. L’azienda ha confermato che l’evento sarà trasmesso in diretta streaming alle 20:00 CET e includerà lanci locali in mercati come la Malesia subito dopo [125].
Anche mentre il 15T è in attesa di essere lanciato, l’attenzione è già rivolta ai prossimi veri flagship di Xiaomi: la serie Xiaomi 16. Secondo un affidabile leaker (Yogesh Brar), il Xiaomi 16 dovrebbe debuttare a fine settembre 2025 – prima rispetto agli anni passati (lo Xiaomi 15 è stato lanciato a ottobre 2024) [126] [127]. La scheda tecnica trapelata suggerisce che Xiaomi stia puntando molto in alto. Secondo le indiscrezioni, lo Xiaomi 16 sarà dotato di un display LTPO OLED da 6,3″ (risoluzione 1.5K) con refresh rate a 120 Hz [128]. Sotto la scocca, dovrebbe essere uno dei primi telefoni alimentati dal prossimo Snapdragon 8 di Qualcomm (probabilmente chiamato Gen 5 o 8 Elite 2) [129]. Se confermato, ciò significherebbe che Xiaomi potrebbe ancora una volta essere la prima sul mercato con il nuovo chip di Qualcomm (un primato precedentemente ambito da Vivo o Motorola). Il comparto fotografico dovrebbe essere composto da tre sensori da 50 MP – un principale (OmniVision), un ultra-grandangolare e un teleobiettivo periscopico da 50 MP (Samsung JN5) per zoom a lunga distanza [130]. Si tratta di una configurazione solida, in linea con il meglio del settore. Xiaomi sembra inoltre voler spingere ancora oltre la tecnologia delle batterie: il Xiaomi 16 potrebbe integrare una batteria enorme da 7.000 mAh con supporto alla ricarica 100W cablata / 50W wireless [131]. Per dare un’idea, 7.000 mAh sarebbe una delle batterie più grandi mai viste su un flagship mainstream (la maggior parte dei concorrenti si ferma a circa 5.000 mAh). Nonostante ciò, Xiaomi punta a una certificazione IP68 o IP69 (resistenza a polvere e acqua) per il dispositivo, andando così a colmare una precedente debolezza di alcuni suoi telefoni [132].La serie Xiaomi 16 dovrebbe includere almeno un 16 e un 16 Pro, e possibilmente una nuova variante compatta 16 Pro Mini [133]. Se dovesse essere lanciato un Mini, rievocherebbe l’idea dell’iPhone mini di Apple – offrendo specifiche di alto livello in un formato più piccolo – il che potrebbe essere interessante per chi preferisce telefoni compatti. Tutti i modelli Xiaomi 16 avranno preinstallato il nuovo software HyperOS 3 [134].
Parlando di HyperOS 3, Xiaomi sta promuovendo il suo nuovo aggiornamento del sistema operativo basato su Android 16. Introdotto per la prima volta a fine agosto in Cina, HyperOS 3 rappresenta la continua separazione di Xiaomi da MIUI verso un sistema unificato per telefoni, tablet e IoT. L’aggiornamento porta una grande rivisitazione visiva: sfondi dinamici generati dall’IA che si animano delicatamente, icone e widget ridisegnati, e un layout raffinato con maggiore flessibilità nelle schermate home [135] [136]. Una delle novità principali è il sistema di notifiche “Super Island” (chiaramente ispirato alla Dynamic Island di Apple), che raggruppa le notifiche in una pillola animata per musica, aggiornamenti di corse, ecc. [137]. Xiaomi sottolinea anche una maggiore interconnettività con i dispositivi Apple – ad esempio, Tap-to-Share consente uno scambio rapido di dati tra un iPhone e un dispositivo Xiaomi, e la sincronizzazione tra dispositivi ora si estende anche all’ecosistema Apple (foto, promemoria, ecc.) [138] [139]. Queste funzioni mostrano come Xiaomi stia posizionando HyperOS come una piattaforma davvero universale.
All’inizio di settembre, Xiaomi ha aperto le iscrizioni alla beta globale per HyperOS 3 [140] [141]. Gli utenti internazionali (con dispositivi Xiaomi/Redmi/Poco recenti) possono candidarsi tramite l’app Xiaomi Community per testare HyperOS 3 prima del rilascio stabile [142]. L’azienda ha lasciato intendere che il lancio globale di HyperOS 3 è probabilmente il 24 settembre (lo stesso giorno dell’evento Xiaomi 15T) [143]. Questo suggerisce che Xiaomi potrebbe presentare la versione globale di HyperOS 3 durante quell’evento, insieme all’hardware. I primi report della beta indicano che HyperOS 3 è più veloce del 30% rispetto alla versione 2, grazie alle ottimizzazioni del middleware HyperCore di Xiaomi [144] [145]. Sembra inoltre che riduca il carico della CPU di circa il 4% e migliori l’efficienza energetica del 10% [146] – miglioramenti incrementali ma benvenuti. Xiaomi sta anche puntando molto sugli assistenti AI: HyperOS 3 aggiunge un assistente AI a livello di sistema che ha una “consapevolezza dello schermo” (probabilmente un’IA che può vedere cosa c’è sul display per offrire aiuto pertinente), ricerca visiva e comandi in linguaggio naturale più avanzati [147]. Da notare che Xiaomi sta integrando funzionalità cross-device con Mac e iPhone – ad esempio puoi usare alcune app del telefono Xiaomi su un Mac, o sincronizzare la galleria Xiaomi con l’iPhone in modo fluido [148]. È una mossa interessante per conquistare utenti che vivono in ecosistemi misti.
Un’altra curiosità su Xiaomi: il loro sub-brand Redmi ha lanciato la serie Note 15 in Cina il mese scorso (agosto 2025) [149], continuando la tendenza di batterie enormi e fotocamere ad alta risoluzione nei telefoni di fascia media. È degno di nota perché la spinta aggressiva di Xiaomi nella fascia media (Redmi e Poco) l’ha aiutata a guadagnare quote di mercato in paesi come India e America Latina. Infatti, Canalys ha riportato che il mercato degli smartphone in America Latina è cresciuto del 2% nel Q2 2025, con Xiaomi e Honor in forte crescita in termini di quota [150]. La crescita di Xiaomi è attribuita a dispositivi come questi Redmi Note che offrono un ottimo rapporto qualità-prezzo. Questa pressione competitiva nella fascia media ha costretto Samsung e altri a rispondere (ad esempio, il nuovo Galaxy F17 di Samsung lanciato in India con una batteria da 5.000 mAh [151], probabilmente rivolto al pubblico di Redmi). La conclusione: Xiaomi sta lavorando a pieno ritmo – preparando flagship all’avanguardia con specifiche top e migliorando il suo software, mentre spinge anche dispositivi economici molto validi che erodono la quota di mercato dei concorrenti.Oppo, Vivo & OnePlus: Lanci di fascia media e grandi batterie
La famiglia BBK Electronics (Oppo, Vivo, OnePlus, Realme) ha fatto notizia anche in questo periodo:
Oppo ha annunciato che lancerà la serie Oppo F31 in India il 15 settembre [152] [153]. La serie F è la popolare linea di fascia media di Oppo, spesso incentrata sulla fotocamera e dallo stile ricercato. Grazie a un microsito di Oppo India, conosciamo già le principali specifiche dell’F31. Sarà alimentato dal chip Snapdragon 7 Gen 3 di Qualcomm – un solido SoC di fascia medio-alta – e vanta una enorme batteria da 7.000 mAh con ricarica rapida 80W SuperVOOC [154] [155]. Questa batteria è enorme per la sua categoria (la maggior parte dei concorrenti ha circa 5.000 mAh), evidenziando come la “batteria war” stia crescendo anche oltre i top di gamma. Oppo ha persino pubblicato un punteggio AnTuTu di circa 890.000 per l’F31, mostrando che il 7 Gen 3 può offrire buone prestazioni (e probabilmente indicando anche una buona gestione termica dato quel punteggio) [156]. Per gestire il calore da ricarica e gaming, la serie F31 include un grande sistema di raffreddamento a camera di vapore da 5.219 mm² – Oppo lo chiama “SuperCool VC” [157]. Sul design, i telefoni F31 hanno un layout fotocamera distintivo: un modello mostra un’isola circolare a tripla fotocamera (in color oro), un altro ha un modulo quasi quadrato (colore blu) [158]. Questo suggerisce che la gamma possa includere più versioni (come suggeriscono i leak: una base F31 5G, F31 Pro 5G e F31 Pro+ 5G) [159]. Tutti sono confermati con tripla fotocamera posteriore guidata da un sensore principale da 50 MP (probabilmente accompagnato da un sensore di profondità e uno macro) [160]. Curiosamente, Oppo pubblicizza una combinazione insolita di certificazioni “IP69 + IP68 + IP66” [161], implicando che diversi componenti o versioni abbiano una protezione contro acqua/polvere differente – possibilmente un modello è completamente impermeabile (IP68) mentre un altro è resistente agli spruzzi. Oppo inoltre vanta un design “Damage-proof 360° Armor”, suggerendo una protezione extra contro le cadute (forse vetro più spesso o una cornice robusta) [162]. Le voci sui prezzi collocano il modello base F31 sotto i ₹20.000 (~$240), il Pro sotto i ₹30.000 e il Pro+ sotto i ₹35.000 in India [163], il che, se accurato, è aggressivo per quelle specifiche.
Nel frattempo, Oppo si sta silenziosamente preparando per i suoi prossimi flagship. Il 10 settembre, il Product Manager di Oppo Find Zhou Yibao ha anticipato su Weibo alcuni dettagli dei prossimi Oppo Find X9 e X9 Pro [164] [165]. In particolare, ha confermato le capacità delle batterie: il Find X9 avrà una batteria “Glacier” da 7.025 mAh e l’X9 Pro una batteria da 7.500 mAh [166]. Questi valori sembrano quasi incredibili – sono ben al di sopra dei flagship tipici (che arrivano a circa 5.000 mAh). È possibile che si riferiscano a capacità combinate multi-cella o a un dato di marketing, ma in ogni caso indica che Oppo sta puntando molto sull’autonomia per la serie X9. Entrambi i modelli X9 supporteranno la ricarica rapida a 80W, secondo le anticipazioni di Zhou [167] [168]. Ha anche menzionato una nuova tecnologia di “cold carving” nel design del telefono e una elegante opzione colore titanio [169]. Le indiscrezioni suggeriscono che il Find X9 avrà un display LTPO OLED piatto da 6,59″ a risoluzione 1.5K, forse uno scanner di impronte digitali a ultrasuoni, e potrebbe utilizzare il prossimo chipset di punta di MediaTek (Dimensity 9500) per la versione non-Pro [170] [171]. La versione Pro probabilmente avrà lo Snapdragon 8 Gen 3. La serie Find X9 dovrebbe essere lanciata in Cina entro ottobre 2025, con uscite globali/India poco dopo [172]. Considerando la storia di Oppo, possiamo aspettarci fotocamere di altissimo livello (probabilmente co-sviluppate con Hasselblad) e innovazioni nella ricarica rapida oltre al semplice wattaggio (forse tecnologie per la longevità della batteria, visto che la capacità è enorme).
Vivo ha fatto scalpore nella nicchia della corsa alle ultra-batterie. Come riportato a fine agosto, Vivo sta lanciando il Vivo Y500 5G – uno smartphone di fascia media con un’inedita batteria da 8.200 mAh [173] [174]. Questo “mostro di batteria” sfata l’idea che una batteria così grande debba per forza significare un telefono ingombrante. I teaser di Vivo mostrano che lo Y500 ha un form-factor piuttosto standard: display AMOLED micro-curvo da 6,77″ (FHD+ 120 Hz) e solo ~8,23 mm di spessore, con un peso di ~213 g [175] [176]. Sono dimensioni normali per uno smartphone, il che rende la batteria da 8.200 mAh ancora più impressionante. Sembra che Vivo abbia raggiunto questo risultato grazie a una nuova chimica delle batterie o a una tecnologia di impilamento. Lo Y500 vanta anche credenziali rugged – con IP68/69 per la resistenza all’acqua e persino una certificazione IP69K per getti d’acqua ad alta pressione (resiste a spruzzi da 10.000 kPa) [177]. È promosso come il telefono “più resistente di sempre” di Vivo, in grado di sopravvivere a 62.000 cadute e a temperature estreme [178]. Chiaramente, Vivo punta a utenti amanti dell’outdoor e attenti all’autonomia (pensate a escursioni di più giorni senza caricabatterie). Lo Y500 era previsto per il lancio in Cina il 1° settembre 2025 [179], e un modello correlato (Vivo T4 Pro) con batteria da 6.500 mAh e fotocamera periscopica è stato appena lanciato [180]. Queste uscite sottolineano una tendenza del 2025: la capacità della batteria sta diventando un punto chiave di vendita, anche se ciò significa che i telefoni di fascia media durano molto più dei top di gamma. Realme, ad esempio, ha presentato uno smartphone con una batteria da 15.000 mAh (praticamente un ibrido tra powerbank e telefono) pensato per utenti di nicchia [181]. Sul fronte OnePlus, l’azienda (che è il marchio gemello di Oppo) è stata relativamente silenziosa a settembre. Tuttavia, circolano voci sul prossimo OnePlus 13 (previsto per il Q1 2026) e forse su un pieghevole di seconda generazione. OnePlus ha debuttato nel segmento dei pieghevoli con il OnePlus Open a fine 2024, quindi nel 2025 potrebbero anticipare un modello aggiornato. Inoltre, dato i concept tri-fold di Oppo e il lavoro di Samsung, non sarebbe sorprendente se anche OnePlus sperimentasse nuovi form factor (il loro concept al MWC 2025 era uno smartphone con display arrotolabile). Per ora, i fan di OnePlus possono attendere l’aggiornamento stabile OxygenOS 14 basato su Android 14, che ha iniziato a raggiungere i modelli OnePlus 11 e Nord a inizio settembre.Realme, un altro marchio BBK, ha lanciato il Realme 15T in India a inizio settembre, dotato di un MediaTek Dimensity 6400 e una batteria da 7.000 mAh [182] – specifiche notevolmente simili a quelle dell’Oppo F31. Realme ha anche mostrato un prototipo di smartphone con una sorprendente batteria da 15.000 mAh (in pratica due celle da 7.500 mAh sovrapposte) che, secondo quanto riferito, può garantire 30 ore di gaming con una sola carica [183]. Sebbene sia più una dimostrazione tecnologica, evidenzia come gli OEM cinesi stiano esplorando batterie di dimensioni estreme come elemento distintivo.
In sintesi, i produttori cinesi (Oppo/Vivo/Xiaomi e affini) stanno spingendo i limiti nella tecnologia delle batterie, nella ricarica rapida e nei nuovi form factor. Stanno inoltre lanciando con attenzione modelli specifici per l’India (come Oppo F31, Realme 15T) per sfruttare la crescita in quel mercato. Le loro ambizioni di fascia alta (Xiaomi 16, Find X9, Vivo X100 previsti più avanti quest’anno) non mostrano segni di rallentamento nonostante le difficoltà sui componenti. Tuttavia, con il ritorno di Huawei sul mercato interno e le sfide geopolitiche, il panorama per questi marchi è competitivo e complesso.
Huawei: innovazione nei pieghevoli nonostante le sanzioni
Huawei, un tempo leader globale degli smartphone, sta lottando per riconquistare il suo posto nell’arena dei telefoni 5G, e all’inizio di settembre ha fatto una mossa audace: la presentazione del Huawei Mate XTs, uno smartphone tri-pieghevole che riporta Huawei al centro dell’innovazione [184]. Il Mate XTs è stato presentato in Cina il 4 settembre – con un tempismo deliberato “proprio un giorno prima dell’IFA… e pochi giorni prima dell’evento di Apple…” [185]. Questo tempismo, come ha sottolineato India Today, è strategico: lanciando per prima il suo dispositivo appariscente, Huawei puntava a catturare l’attenzione dei media prima che Apple e Samsung dominassero i titoli [186]. È una mossa astuta, considerando la necessità di Huawei di generare interesse al di fuori dell’ecosistema Google.
Il Mate XTs è il successore del Mate XT del 2024, che è stato il primo “Z-fold” pieghevole a triplo schermo [187]. A differenza del Galaxy Z Fold di Samsung (piegatura a libro) o dello Z Flip (a conchiglia), il tri-fold di Huawei utilizza due cerniere, permettendo a un unico grande OLED flessibile di piegarsi in due punti – un po’ come un dépliant. Completamente aperto, offre un ampio display quasi da tablet, più rettangolare (senza rapporto d’aspetto quadrato) [188]. Piegato due volte, si compatta fino a raggiungere le dimensioni di un telefono normale. Questo concetto di piegatura in tre parti non era stato ampiamente commercializzato al di fuori degli sforzi di Huawei, quindi il Mate XTs continua a distinguere Huawei dal punto di vista tecnologico.
Un grande upgrade in questa generazione è il supporto per lo stilo. Il CEO di Huawei Richard Yu ha persino mostrato il Mate XTs con lo stilo M-Pencil su Weibo, scrivendo sullo schermo aperto [189]. Questo trasforma di fatto il Mate XTs in un mini tablet su cui puoi disegnare o prendere appunti, rivolgendosi a professionisti creativi e utenti orientati alla produttività. L’inclusione di una penna potrebbe aiutare a giustificare il Mate XTs non solo come un gadget, ma come una vera alternativa a laptop/tablet per alcune attività [190].
Dal punto di vista del design, i leak mostrano che il Mate XTs mantiene i pannelli pieghevoli verso l’esterno con un robusto meccanismo a cerniera. Il sistema Z-fold significa che può essere utilizzato in più modalità – ad esempio, parzialmente piegato a forma di tenda, o aperto per un terzo come schermo di un mini-laptop [191]. Si prevede un unico grande OLED di circa 8+ pollici quando completamente aperto. Secondo quanto riferito, Huawei offrirà un nuovo colore viola oltre ai più classici nero o argento, forse per sottolineare il suo stile [192].
Sull’hardware, i dettagli sono ancora riservati, ma alcune informazioni sono emerse. Il Mate XTs probabilmente monta una batteria da oltre 6.000 mAh (comprensibile dato che deve alimentare un display enorme) [193]. Eseguirà HarmonyOS 5.1, il sistema operativo compatibile con Android di Huawei [194]. È importante notare che, a causa delle sanzioni statunitensi, Huawei non può utilizzare i più recenti chip 5G di Qualcomm o MediaTek – quindi si prevede che il Mate XTs utilizzi un chipset Kirin proprietario, prodotto dalla cinese SMIC, probabilmente con un processo a 7 nm o simile [195]. Questo segue il sorprendente Kirin 9000s che Huawei ha lanciato nel suo Mate 60 un anno prima, riuscendo a riportare il 5G nonostante le sanzioni. Il Mate XTs presumibilmente utilizzerà una versione di quel chip o un nuovo Kirin, abilitando la connettività 5G senza componenti statunitensi. Questa autosufficienza è motivo di grande orgoglio nazionale in Cina e una sfida al regime delle sanzioni.Le specifiche della fotocamera del telefono non sono state ancora completamente rivelate, ma Huawei di solito inserisce fotocamere di punta nei suoi dispositivi di fascia alta. Il Mate XTs potrebbe avere una configurazione simile a quella del Mate X3 o della serie Mate 60 – ad esempio un sensore principale da 50 MP, ultra-grandangolare e forse un teleobiettivo. Tuttavia, la forma del dispositivo potrebbe influenzare il posizionamento delle fotocamere e la scelta dei sensori (il Mate XT aveva più lenti distribuite su diverse sezioni).
Un aspetto da tenere d’occhio è il prezzo. Il primo Mate XT costava circa $2.700–$3.000, limitandone l’adozione ai primissimi utenti [196]. Secondo alcune fonti, Huawei potrebbe abbassare il prezzo del Mate XTs a circa $2.000 (≈¥14.000) [197]. È ancora alto, ma rappresenta una riduzione significativa che potrebbe ampliarne l’attrattiva tra appassionati di tecnologia e professionisti. Indica che Huawei vuole che il Mate XTs venda in volumi maggiori come prodotto di punta, e non solo come una dimostrazione tecnologica.
Oltre ai Mate XTs, Huawei avrà un autunno impegnato. Il 19 settembre terrà un evento di lancio globale a Parigi intitolato “Ride the Wind”, dove si prevede che svelerà nuovi wearable, tablet e forse telefoni per i mercati internazionali [198]. Ottobre/novembre potrebbe poi portare la prossima serie di punta Mate 80 (come suggerito dai leak) e una nuova serie Nova 15 per la fascia media [199]. È notevole considerando che due anni fa la gamma di telefoni Huawei era stata drasticamente ridotta; ora sta lanciando flagship e persino pieghevoli di nicchia con regolarità.La rinascita di Huawei avviene principalmente in Cina – a livello nazionale, le vendite del Mate 60 e di altri nuovi modelli 5G sono state robuste. Ci sono prove aneddotiche di fervore nazionalistico, con i consumatori cinesi che sostengono Huawei mentre sfida le restrizioni statunitensi. Ad esempio, quando il presidente del Venezuela Maduro ha visitato la Cina questo mese, gli è stato regalato un Huawei Mate X6 (un altro pieghevole) e lo ha definito “impossibile da hackerare dalla NSA”, sottolineando il valore simbolico politico di Huawei [200]. Tuttavia, a livello internazionale, i telefoni Huawei mancano ancora dei Google Mobile Services, il che ne limita l’appeal (tranne forse per gli utenti più esperti che possono installarli manualmente o usare l’AppGallery di Huawei). I Mate XTs probabilmente non cambieranno questa situazione all’estero, ma mantengono Huawei nella conversazione globale sull’innovazione.
Un altro aspetto: Competizione nei pieghevoli e proprietà intellettuale. Il tri-fold di Huawei arriva proprio mentre si vocifera che Samsung e altri siano vicini ai propri concept di tri-fold. Il possibile dispositivo tri-fold di Samsung (forse anticipato entro fine anno, come discusso) sarebbe ovviamente un concorrente. Ma Huawei ha effettivamente depositato brevetti e sviluppato competenze nel folding multi-cerniera già da tempo. Se Samsung dovesse presentare un tri-fold, sarà interessante vedere se ci saranno dispute sui brevetti o se il vantaggio di Huawei come first mover le darà un vantaggio nel design. Il mercato dei pieghevoli in generale dovrebbe crescere significativamente; Canalys prevede che i pieghevoli potrebbero rappresentare circa il 5% delle vendite di telefoni di fascia alta in Cina nel 2025, e ancora di più nel 2026 con la diminuzione dei prezzi. Huawei vuole chiaramente riconquistare il titolo di innovatore e distinguersi dalla massa, e i Mate XTs sono una dichiarazione in tal senso.
Infine, gli sforzi di Huawei stanno avvenendo sotto l’ombra delle continue tensioni tecnologiche tra Stati Uniti e Cina. Proprio questa settimana, è stato riportato che il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sta indagando su come Huawei abbia ottenuto chip avanzati a 7 nm per i suoi telefoni nonostante i controlli sulle esportazioni. Si parla di inasprire ulteriormente le sanzioni per tagliare a Huawei l’accesso non solo ai chip, ma anche agli strumenti di produzione dei chip. Qualsiasi mossa di questo tipo potrebbe influenzare i piani a lungo termine di Huawei per gli smartphone. Ma per ora, Huawei sta dimostrando ingegnosità sfruttando le catene di approvvigionamento locali e forse facendo scorte di componenti. L’industria mobile osserva con attenzione: se Huawei riuscisse a realizzare un telefono 5G competitivo senza tecnologia occidentale, potrebbe cambiare le carte in tavola nell’equilibrio tecnologico globale. E, quantomeno, aggiunge più concorrenza e scelta nel segmento premium, il che alla fine avvantaggia i consumatori e stimola l’innovazione in tutto il settore.
Tendenze e prospettive del settore
Il susseguirsi di lanci e annunci di dispositivi all’inizio di settembre 2025 riflette diverse tendenze del settore più ampie:
- Integrazione dell’AI negli smartphone: Quasi tutti i principali attori stanno puntando sulle funzionalità AI. La One UI 8 di Samsung introduce l’AI in tutta l’esperienza utente (comandi multimodali voce/visione, informazioni predittive tramite Now Brief) [201] [202]. Apple, con iOS 26, sfrutta il machine learning on-device per traduzione, ricerca immagini e sta lavorando silenziosamente a una Siri di nuova generazione [203] [204]. Android 16 di Google e Tensor G5 mettono l’AI in primo piano per Pixel (assistenza chiamate, riepiloghi di contenuti, ecc.) [205]. Anche HyperOS 3 di Xiaomi aggiunge un assistente AI e sfondi dinamici AI [206]. Chiaramente, i telefoni stanno diventando più intelligenti, più consapevoli del contesto e più personalizzati. La tendenza è di eseguire questi processi AI sul dispositivo quando possibile, per privacy e velocità. Vediamo anche l’uso dell’AI per migliorare i sistemi fotografici (ad esempio, l’editing generativo delle foto di Samsung, il Magic Editor di Google, ecc.) e persino la gestione della batteria (ottimizzazioni della ricarica guidate dall’AI). Con l’intensificarsi di questa corsa all’AI, partnership come Samsung con Google Gemini mostrano che anche le aziende hardware si affidano ai grandi laboratori AI per alimentare le loro funzionalità [207] [208]. Aspettatevi che l’AI sia un punto di forza per i telefoni (“fotocamera AI”, “suggerimenti tastiera AI”, “coach personale AI” e così via) fino al 2025 e oltre.
- Pieghevoli e Nuovi Form Factor: Il 2025 si preannuncia come l’anno in cui i pieghevoli sono diventati più diversi. Non solo abbiamo i consolidati pieghevoli a libro e a conchiglia (Samsung Z Fold/Flip5, Moto Razr+, ecc.), ma stanno emergendo pieghevoli più grandi e complessi. Il tri-fold Mate XTs di Huawei è un esempio lampante di innovazione [209]. Le voci su tri-fold di Samsung e forse arrotolabili di altri marchi fanno pensare che vedremo probabilmente nuovi design entro la fine dell’anno [210] [211]. Anche l’ingresso di Google nel mercato dei pieghevoli con il Pixel Fold indica un impegno più ampio. Un’altra tendenza è quella dei pieghevoli con stilo (Huawei ha aggiunto M-Pencil, Samsung starebbe valutando il supporto S-Pen nei futuri pieghevoli). Questo suggerisce che i pieghevoli stanno cercando di invadere sempre più gli ambiti d’uso di tablet e laptop. L’accessibilità economica è ancora un ostacolo (la maggior parte costa oltre 1.500$), ma Huawei ha ridotto il prezzo del Mate XTs a circa 2.000$ [212] e le voci su un pieghevole Samsung più economico o un “Tri-Fold Tab” potrebbero col tempo abbassare il costo d’ingresso. Gli analisti prevedono che i pieghevoli continueranno a crescere a doppia cifra; la concorrenza (Huawei vs Samsung vs altri) dovrebbe stimolare una migliore durata e forse leggere riduzioni di prezzo nel 2026. Abbiamo visto anche concept unici come il Pura X di Vivo – un pieghevole con un formato ultra-wide lanciato quest’anno come telefono “widescreen” [213]. Si tratta di un design sperimentale (un telefono che si apre in un display cinema 21:9) che mostra come le aziende stiano testando nuove possibilità d’uso (forse produttività mobile o fruizione di contenuti). In definitiva, l’innovazione nei form factor è viva e vegeta – uno sviluppo necessario mentre gli smartphone tradizionali maturano.
- Corsa agli armamenti per batteria e ricarica: Un tema sorprendente nel 2025 sono gli smartphone che infrangono i record di batteria. Abbiamo 7.000 mAh che stanno diventando quasi comuni nei leak dei top di gamma (Xiaomi 16, Oppo Find X9 Pro) [214] [215]. I medi di gamma stanno saltando a 8.000+ mAh (Vivo Y500) [216], e i dispositivi concept arrivano a 15.000 mAh [217]. Questo è probabilmente dovuto ai progressi nella densità delle batterie (nuovi materiali per anodi, tecnologia di impilamento) e al fatto che l’industria riconosce l’autonomia come un elemento chiave di differenziazione ora che le prestazioni sono “abbastanza buone” per la maggior parte degli utenti. La ricarica rapida rimane un fronte parallelo: 80–100W è lo standard sui top di gamma cinesi, e OnePlus/Realme sperimentano addirittura i 150W+ (alcuni hanno raggiunto i 240W già all’inizio del 2023). Tuttavia, i regolatori (soprattutto nell’UE) stanno osservando con attenzione la durata e sicurezza delle batterie; le nuove regole UE richiederanno che le batterie mantengano un’elevata capacità dopo molti cicli e siano persino sostituibili entro il 2027. Quindi le aziende stanno bilanciando la ricarica ultra-rapida con funzioni come le modalità salute batteria (Ricarica ottimizzata di Apple, modalità longevità di Xiaomi che limita la carica massima all’80% ecc.). In sintesi, le specifiche della batteria (capacità e ricarica) sono ora un elemento di primo piano nel marketing dei telefoni, non più un ripensamento.
- Ripresa e cambiamenti del mercato: Dopo un paio di anni difficili, il mercato globale degli smartphone mostra segnali di stabilizzazione. IDC ha riportato che le spedizioni globali sono aumentate di circa l’1% su base annua nel Q2 2025, raggiungendo circa 295 milioni di unità [218]. L’analisi di TechInsights prevede che Apple possa superare Samsung nelle spedizioni annuali entro la fine del 2025 [219] – cosa che non accade da oltre un decennio. Questo è dovuto in parte al forte ciclo di aggiornamento di Apple con iPhone 17/Air che attira acquirenti, mentre Samsung affronta una concorrenza più dura in vari mercati. Ad esempio, il ritorno di Huawei in Cina ha danneggiato le vendite di fascia alta di Apple e Samsung lì, e la crescita di Xiaomi/Transsion nei mercati emergenti erode il dominio di Samsung nella fascia media/bassa. Stiamo anche assistendo a cambiamenti regionali: l’India sta diventando un importante polo produttivo (ed è anche un enorme mercato con oltre 170 milioni di smartphone spediti ogni anno). MobileWorldLive ha osservato che nel Q2 2025, l’India ha effettivamente esportato più smartphone negli Stati Uniti rispetto alla Cina [220] – un cambiamento epocale che riflette lo spostamento della produzione fuori dalla Cina. Questo non ha solo implicazioni economiche, ma potrebbe anche influenzare il design (ad esempio, più varianti dual-SIM di serie, ecc., dato che sono popolari in India).
- Sviluppi normativi: I governi stanno influenzando sempre più l’industria mobile. Oltre a dazi e restrizioni commerciali (come la guerra tecnologica USA–Cina che colpisce Huawei, Apple che affronta divieti sugli iPhone nelle agenzie cinesi [221], ecc.), ci sono iniziative su privacy e sicurezza. Il DMA/DSA dell’UE imporrà l’interoperabilità della messaggistica (che coinvolge iMessage, WhatsApp) e regole più rigide sugli app store, il che potrebbe aprire iOS e Android a store di terze parti nei prossimi anni. Inoltre, antitrust: le autorità stanno monitorando il dominio di Apple e Google (ad esempio, il Regno Unito sta indagando sulla concorrenza tra browser mobili). Sul fronte della catena di approvvigionamento, i controlli sulle esportazioni di chip (come le GPU NVIDIA, SoC avanzati per telefoni) continuano a influenzare chi può accedere al silicio più avanzato. Questo potrebbe portare a più sviluppi regionali di chipset (come sta facendo la Cina con SMIC e i Kirin di Huawei). Per i consumatori, una vittoria normativa è il diritto alla riparazione che sta guadagnando terreno – negli Stati Uniti, la legge di New York è entrata in vigore e l’indice di riparabilità della Francia sta influenzando i design (le aziende rendono i telefoni più facili da riparare o offrono un supporto più lungo per i pezzi di ricambio). Potremmo presto vedere telefoni pubblicizzati per la loro riparabilità o sostenibilità come punto di forza.
- Commento esecutivo: Vale la pena notare il tono dei leader del settore. L’enfasi di Tim Cook sul design e sul non promettere troppo riguardo all’IA mostra che Apple si concentra sui suoi punti di forza [222] [223]. TM Roh di Samsung che esalta i nuovi pieghevoli mostra fiducia nel fatto che l’innovazione hardware possa differenziarli [224]. Nel frattempo, osservazioni come l’elogio di Maduro a Huawei o il governo cinese che spinge la tecnologia locale evidenziano come gli smartphone siano anche parte della geopolitica. La carenza di chip del 2021–2022 è in gran parte risolta entro il 2025, ma ha insegnato ai CEO a diversificare le catene di approvvigionamento (da qui la mossa di Apple in India e l’espansione di Samsung in Vietnam/India). Quindi, aspettatevi altri cambiamenti strategici simili nelle sedi produttive – probabilmente anche Vietnam, Brasile, Messico guadagneranno quote.
Guardando avanti, il resto del 2025 porterà ancora più novità: la linea iPhone 17 di Apple arriverà nei negozi e vedremo i numeri di vendita (l’iPhone Air creerà un nuovo segmento di tendenza per i telefoni ultra-sottili?). Il Pixel 10 di Google sarà confrontato direttamente con iPhone 17 e Galaxy S25 nelle recensioni – con particolare interesse su quali funzionalità IA aggiungano davvero valore. Samsung potrebbe sorprendere con quel tri-fold o un nuovo visore XR entro dicembre. Xiaomi e Oppo lanceranno i loro flagship di nuova generazione, probabilmente rivendicando primati in ambito fotocamera o ricarica. E con l’avvicinarsi del 2026, il settore guarderà a ricerca sul 6G, nuovi telefoni tipo laptop basati su ARM e ulteriore convergenza degli assistenti IA.
Per ora, la settimana dell’11–12 settembre 2025 ha mostrato l’industria mobile al massimo regime – da design hardware rivoluzionari a salti nel software e un mercato globale estremamente competitivo. I veri vincitori sono i consumatori, che hanno un menu sempre più ampio di dispositivi tra cui scegliere, che si dia priorità a un design elegante, a un’esperienza potenziata dall’IA, a una batteria che dura tutto il giorno o a un pieghevole all’avanguardia. È un momento entusiasmante per seguire la tecnologia mobile, con giganti affermati e sfidanti rinati che cercano tutti di definire il futuro dello smartphone.
Fonti:
- Dara Kerr & Blake Montgomery, The Guardian – “Apple debuts thinner, $999 iPhone Air at ‘awe-dropping’ event” (9 set 2025) [225] [226]
- Apple Newsroom – “Apple presenta iPhone 17 Pro e iPhone 17 Pro Max” (Comunicato stampa, set 2025) [227] [228]
- 9to5Google (Ben Schoon) – “Samsung permetterà ai telefoni Galaxy di scattare foto e video spaziali per il visore Android XR” (11 set 2025) [229] [230]
- Techloy – “Evento Samsung Galaxy settembre 2025: Tutto ciò che è stato annunciato” (Aggiornato 8 set 2025) [231] [232]
- Tom’s Guide (copertura live di Philip Michaels) – Punti salienti dell’evento Samsung Galaxy di settembre e dell’evento Pixel 10 (ago–set 2025) [233] [234]
- Gadgets360/NDTV – Vari articoli su leak di Xiaomi 16, teaser di Oppo F31 e Find X9, beta di Xiaomi HyperOS 3 (set 2025) [235] [236] [237] [238]
- NotebookCheck (Deirdre O’Donnell) – “Vivo annuncia il lancio imminente dello smartphone da 8.200 mAh” (25 ago 2025) [239] [240]
- India Today (Aman Rashid) – “Huawei presenterà il Mate XTs tri-fold con stilo il 4 settembre” (28 ago 2025) [241] [242]
- TechInsights e IDC – Previsioni di quota di mercato e dati di spedizione degli smartphone (Q2 2025) [243] [244] [245]
References
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